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Messaggi di Gennaio 2014
Post n°7840 pubblicato il 31 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Che sia proprio il Veneto considerato bigotto e "confessionale" ad abbattere il muro del pudore e ad approvare in Consiglio regionale la legge sul "Naturismo" pochi se lo aspettavano. E con due soli contrari. Del resto già nel luglio del 2011 l’associazione naturista Anaa-Sfkk aveva ottenuto dal Comune di Jesolo l’autorizzazione all’utilizzo di una parte di spiaggia del Mort con un successo mai visto prima ... Tutti nudi in spiaggia. Il Veneto dice sì al naturismo Sarà una estate nuda a Jesolo. Si prevede un vero e proprio assalto ai luoghi dove si può (legalmente) praticare il naturismo. E questo perchè il sogno di molti europei (e non solo) è quello di " vivere nudi all'aria aperta". Tintarella integrale quindi sulle spiagge venete. La prossima estate il bikini non sarà più necessario. La giunta regionale veneta ha deciso il via libera al nudismo. Il motivo della scelta? In tempi di crisi certamente più di ordine economico che ideologico. Così la proposta di legge “Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista” è stata un successone. I comuni veneti potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici.
Post n°7839 pubblicato il 31 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Yahoo! Mail è uno dei servizi di posta elettronica più diffusi al mondo insieme a Gmail e Hotmail. Secondo dati comScore riferiti a fine 2012 conta circa 280 milioni di utenti. STORIE DI CRIMINI E TRUFFE
Yahoo! Mail, il servizio di posta elettronica della compagnia di Sunnyvale, è sotto attacco degli hacker. Lo ammette la stessa società tramite comunicazione su Tumblr non specificando però quanti account sono stati compromessi. Gli utenti sono stati invitati a modificare le proprie password. Gli internauti spesso utilizzano le stesse parole chiave per accedere a servizi diversi, quindi gli hacker tentano di utilizzare le password rubate su una piattaforma per violare altri account.
Post n°7838 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da psicologiaforense
TUTTI COLPEVOLI per l'omicidio di Meredith Kercher, noto anche come il delitto di Perugia. Un caso di cronaca nera che ha interessato il mondo. Meredith, studentessa inglese in Italia nell'ambito del progetto Erasmus presso l'Università di Perugia, venne ritrovata priva di vita con la gola tagliata nella sua camera da letto, nella casa che condivideva con altri studenti. La causa della morte fu un'emorragia dovuta alla perdita di sangue da una ferita al collo, provocata da un oggetto acuminato usato come arma... IL GIORNO DEL GIUDIZIO Amanda e Raffaele sono colpevoli. Condannati a 28 anni e sei mesi lei e 25 lui. L’ interminabile attesa per la sentenza del nuovo appello nel processo per l’omicidio di Meredith Kercher è finita proprio in questi attimi. Ci sono in aula più di 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo. Adesso, e sono esattamente le 22, abbiamo finalmente la sentenza ma è un verdetto che lascia dubbi e perplessità. Il tribunale, ED È LA QUARTA VOLTA, si è pronunciato su RAFFAELE SOLLECITO E AMANDA KNOX. Questa volta il verdetto ribadisce che I DUE RAGAZZI SONO COLPEVOLI del delitto di Meredith Kercher, uccisa la sera dell'1 novembre 2007 nell'appartamento di via della Pergola, a Perugia. Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25. Le misure cautelari sono il divieto di espatrio per il giovane e nessuna misura cautelare per Knox al sicuro in America. Nè lei nè lui hanno rilasciato dichiarazioni. Sembra che i Sollecito siano già partiti da Firenze. Come si ricorderà Raffaele ed Amanda furono arrestati dalla polizia il 6 novembre del 2007, e condannati in primo grado a Perugia. Assolti in secondo grado, sono stati scarcerati dopo quattro anni in cella. Quindi a marzo la Cassazione ha annullato quella sentenza disponendo un nuovo dibattimento di secondo grado.
Post n°7837 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da psicologiaforense
RAGIONEVOLI DUBBI... E GIUSTIZIA INFINE SARA' FATTA? TRA LE 20 E LE 22 IL VERDETTO Tra Tra 90 minuti ed esattamente alle ore 20.00 di oggi, 30 gennaio 2014, verrà letto il dispositivo della sentenza del processo Meredith Kercher, la giovane uccisa quasi sette anni fa a Perugia con una coltellata alla gola. Sul banco degli imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito dopo che lo scorso 26 marzo, la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado e rinviato alla Corte d'appello di Firenze per un nuovo processo, che si è aperto il 30 settembre. LA CAMERA DI CONSIGLIO - Dalle 10 e 15 di questa la corte è riunita in camera di consiglio. Una vicenda giudiziaria che dura da troppi anni. Da quando il corpo senza vita di Meredith, studentessa inglese di 22 anni, fu trovato senza vita nella camera da letto del suo appartamento di via della Pergola a Perugia, il 2 novembre 2007. Gli imputati sono Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni per l'omicidio. I due vengono poi assolti in appello nell'ottobre 2011.
Post n°7836 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da psicologiaforense
mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva (Bibbia, Cantico 7)
GRANDE SENO, FIANCHI LARGHI...
Grande o piccolo, naturale o al silicone, c'è poco da fare: quando l'occhio casca lì distogliere lo sguardo diventa un problema. Stiamo parlando del seno, strumento di seduzione, laboratorio biochimico e... grande business. Ma perchè piace così tanto, soprattutto agli uomini?
L'ingegneria della seduzione inizia da qui perchè.... "Senza tette non c'è paradiso"
Post n°7835 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da psicologiaforense
La “Generazione Y “rischia di non generare più nulla, mangia troppo e non fa più sesso. Il quadro apocalittico della caduta verticale del desiderio dei (oramai ex) ragazzi nati tra gli anni 80 e i primi 2000 è in un pezzo uscito su Elite Daily, il web magazine che si proclama essere la voce di quella generazione di americani che fu frutto dei lombi prolifici dei baby boomers. LA GENERAZIONE Y NON FA SESSO E MANGIA SCHIFEZZE
Osserva Gianluca Nicoletti che nella patinata rassegna Internet di tendenze e stili di vita è apparsa una lista dei dieci cibi da evitare durante la settimana, al solo fine d’avere buone speranze di consumare sesso soddisfacente per il week end. A questo è ridotta quella generazione su cui tante speranze erano riposte, dovevano portarci per mano verso il futuro, ma invece che essere faro per l’umanità del secondo millennio s’inzeppano di zuccheri e grassi come mai prima nella storia. Di conseguenza il loro sangue è invaso dal glucosio e quindi hanno sempre meno voglie di sollazzo carnale. I consigli per rimediare al tracollo del desiderio, in quelli che paradossalmente avrebbero dovuto essere i super tonici e competitivi Trophy Kids, sono propinati da Zach Schleien, un famoso nutrizionista, naturalmente di scuola olistica, pluri patentato in istituti e università per occuparsi di diete personalizzate per studenti. Nel suo sito proclama la sua missione di aiutare i ragazzi a prendere come un divertimento curare una sana alimentazione. In questo caso però pare che il punto dolente, della popolazione dei preziosi figli del post guerra fredda, sia quello di recuperare sprazzi di mandrillaggine per la fine settimana. Impegno che tristemente sa tanto di routine familiar impiegatizia, se proprio vogliamo essere spietati. Questi ragazzi, cresciuti a MTV, web, manga e Harry Potter, per sopravvivere e moltiplicarsi, devono evitare proprio quelle abitudini alimentari su cui è fondata una parte essenziale dell’iconografia che classicamente li ha sempre rappresentati. E’ triste pensare che l’estinzione generativa della prima umanità multi task potrebbe essere addebitata all’abuso di grassi e carboidrati. Quanta poca gloria si può scorgere in tale scelta di derive tossiche. I cibi che indurrebbero alla castità, che il nutrizionista della Generazione Y proclama come dannati, poi altro non sono che i pilastri dell’alimentazione veloce degli ultimi decenni. Niente hamburger, niente wurstel, niente patatine fritte, niente gelati. Guai avvicinarsi alle merendine e agli snack distribuiti dalle macchinette d’ufficio, alle bevande dietetiche e dolcificate, ai beveroni alcolici. Ci prepariamo a una crisi generazionale determinata da ingozzamento di schifezze alimentari, non servono letture profonde e riflessioni sociologiche; una qualsiasi casalinga di Voghera, oramai quasi bisnonna, predicherebbe alla Net Generation le stesse salutari astensioni. Nessuno davvero avrebbe previsto una così nefasta interpretazione di quel celebre invito “siate affamati”, che rivolse Steve Jobs ai laureandi di Stanford poco meno di una decina d’ anni fa.
Post n°7834 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Dall’entrata in vigore dell’euro in poi, il livello di indebitamento in Italia ha conosciuto tassi di crescita record, mai visti prima. Da popolo di risparmiatori ci stiamo velocemente trasformando in popolo di consumatori insolventi... DA HOMO SAPIENS a... HOMO DEBITOR Cosa non si fa per non pagare i debiti.... Mosca 27 gennaio 2014 - Una donna russa in fuga dai creditori ha cambiato sesso nell’apparente tentativo di evitare di ripagarli, me resta comunque debitrice. Un comunicato del servizio degli ufficiali giudiziari della regione di Astrakhan, nel sud della Russia, afferma che “il debitore ha cambiato sesso per tentare di sfuggire ai suoi obblighi”. La 38enne di cui è stato reso noto solo il nome di battesimo di Natalya, ha cambiato sesso, diventando un uomo di nome Andrian dopo aver accumulato debiti per 130mila rubli, circa 2.750 euro.
Post n°7833 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da psicologiaforense
... VI SIETE MAI CHIESTI CHE COSA FARESTE SE IL VOSTRO QUOZIENTE INTELLETTIVO FOSSE COME QUELLO DI ALBERT EINSTEIN? DOMENICO PESSOTTO, 50 ANNI, DI GAIARINE, NEL TREVIGIANO, HA UN Q.I. DI 160, PROPRIO COME QUELLO DI EINSTEIN, DI STEPHEN HAWKING E BILL GATES, TANTO PER FARE ESEMPI ILLUSTRI. E FA IL MAGAZZINIERE. NON IMPORTA SE È "TROPPO" INTELLIGENTE, UN POSTO DA MAGAZZINIERE, DA QUALCHE PARTE, LO TROVA LO STESSO...
Oggi avere un lavoro è una fortuna che va coltivata con intelligenza e metodo. Quindi, ad esempio, “è opportuno” essere considerati dal datore di lavoro indispensabili al buon andamento dell'attività. Così si corrono meno rischi in questi terribili momenti di crisi e di tagli del personale. Ed è quello che fa, faticosamente, giorno dopo giorno, il signor DOMENICO PESSOTTO, che nel gestire il magazzino della sua ditta si industria ad essere “visibile” e accomodante perché sa che quando il capo dovrà scegliere fra una persona con cui è facile lavorare e una "difficile", sceglierà senz'altro la prima. Cerca anche, umilmente, di rendersi utile, di scopare, pulire, sostituire i colleghi assenti…. Certo che una domanda sorge spontanea: DOMENICO PESSOTTO, 160 di Q.I., se fosse nato in America o in un altro Paese (germania, Giappone, Australia, ecc…) avrebbe potuto investire sul suo capitale intellettivo oppure incontrare sulla sua strada persone in grado di riconoscere il suo talento? Forse sì. Fatto si è che, invece, qui nel Nord Est, già nella scuola dell’obbligo è stato mortificato e punito ( troppo creativo, troppo veloce nel concludere i compiti di matematica, poco propenso ad adeguarsi ad un ritmo scolastico appiattito verso il basso, spesso annoiato nel sentire ripetere sempre le stesse cose, ecc….). E cosa gli è stato detto alla fine della terza media ? Che non era adatto allo studio e che un buon istituto professionale, o imparare velocemente un mestiere, poteva essere la sua unica salvezza.
Post n°7832 pubblicato il 26 Gennaio 2014 da psicologiaforense
La grande maggioranza degli italiani aveva avvertito da subito che nell'euro qualcosa non andava, e oggi sembra che al frastornato cittadino comune non resti altro che rifugiarsi nello stantio ritornello: «Se non ci fosse l'euro, signora mia... » Con il perdurare della crisi, dunque, l'idea che l'euro ci avrebbe protetti sembra essersi sgretolata. Così in Trentino…
TE LO DO IO L'EURO È IL FENOMENO WEB DEL MOMENTO: I BITCOIN, le monete elettroniche che si stanno diffondendo in rete. Fenomeno che preoccupa governi e banchieri, e la gente comune ancora non ha del tutto chiaro di cosa si tratti. La moneta virtuale, I BITCOIN, sono di casa anche dai parrucchieri in Trentino, negli hotel e negli studi di consulenza finanziaria IN ALTO ADIGE. All'inizio considerati moneta di scambio solo per una sorta di mercato nero in Internet e su cui ancora restano dubbi per il possibile uso da parte della criminalità, i bitcoin hanno però, a quanto pare, anche il sapore dell'innovazione, del volersi aprire a chi cerca un'alternativa al “vecchio euro”, ma pure alle carte bancomat e di credito. Una valuta virtuale che i negozianti, come riporta il quotidiano locale 'Corriere del Trentino', spiegano di accettare perché ritengono valida , anche per non piccoli pagamenti, ma che finora non ha visto Fed e Bce pronunciarsi su un'eventuale accettazione. Dietro i Bitcoin c’è il manifesto di un collettivo nascosto sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che promette “scambio di denaro online da un utente all’altro senza passare attraverso un’istituzione finanziaria”, senza intermediari ad appesantire tempi e spese del processo...
Post n°7831 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da psicologiaforense
La peste della community BLOGGER CHE SOFFRONO DEL BENE ALTRUI
Post n°7829 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Vivere bene, vivere a lungo. DIECI regole e consigli per una sana longevità. L’elisir di lunga vita non è stato ancora scoperto dalla scienza, né si può sperare che un farmaco miracoloso modifichi a breve termine l'evoluzione della senescenza umana, riportando la vittoria su ogni malattia. Una sana e corretta condotta di vita, accompagnata da una serie di misure mediche possono comunque conseguire una maggiore durata e una migliore condizione di vita…
IL DECALOGO PER UNA LUNGA VITA
(Decalogo dell’oncologo David Agus tratto dal libro “A Short Guide to a Long Life“)
Post n°7828 pubblicato il 23 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Tag provocatori, ma neppure troppo. Non si tratta solo di una metafora. Il "culo" è ovunque, nel linguaggio e nella cronaca..... Quando gli occhi scivolano giù per posarsi sul fondoschiena, donne e uomini lo fanno per puro piacere, per feticismo o incuriositi dalle dimensioni. Il sedere, insomma, sembra esser modellato proprio per "farsi guardare".... IL LATO B DI VENERE
Post n°7827 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Da una ricerca medica fatta su Italia, Francia, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, è il nostro Paese a vincere la medaglia d'oro per soddisfazione nella vita sessuale. L'indagine ha messo sotto la lente 6mila persone dei Paesi considerati, a partire dall'esame del fenomeno dell'eiaculazione precoce. SESSUALITA' NARRATE: ESPERIENZE DI INTIMITA' A CONFRONTO Di sessualità spesso si parla… a sproposito. Basta pensare al mondo mediatico e alla rete impregnati di discorsi, consigli, divieti, allusioni, metafore, immagini di taglio "sessuale". MENTRE NON SI PARLA CORRETTAMENTE DI ASPETTI FONDAMENTALI. Questa ricerca vuole contribuire alla "rottura del silenzio" in tema di espressione della sessualità, la quale prima di essere un fatto meramente biologico, è soprattutto un canale di comunicazione, un correlato intenzionale di una soggettività conoscente. E, in questa accezione, non può essere concepita se non a partire dall'esperienza vissuta, che va interpretata…. Così si scopre che sono proprio gli italiani quelli che vivono meglio la dimensione di coppia e sessuale. Infatti, circa il 64 per cento dei nostri connazionali si è dichiarato pienamente soddisfatto, mentre tra gli inglesi la percentuale scende intorno al 54 per cento. Gli scozzesi hanno le più basse aspettative sul fronte del sesso, visto che circa uno su dieci si attende che l'erezione duri meno di due minuti. Al contrario, più di un terzo degli italiani pensa che i dieci minuti siano la normalità. L'indagine è stata realizzata per l'azienda farmaceutica Menarini, e sponsorizzata da alcuni importanti giocatori di rugby, Danny Care, Sean Maitland e Dan Biggar, proprio per sensibilizzare tutti a non trascurare i propri problemi sessuali.
Post n°7826 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Lo stile di vita di una donna incinta infuenza, senza dubbio, la mente e il fisico del nascituro. Ma le abitudini di vita della madre, l'inquinamento dell'ambiente dove vive, l'alimentazione, lo stress e le vicissitudini esistenziali sperimentate in gravidanza possono predisporre il bebè persino all'omosessualità? Molti studi ipotizzano che nella genesi dell'omosessualità possano essere coinvolti fattori genetici o biologici, altre ricerche parlano di cause socio-psicologiche. In questi giorni, invece, sono stati resi noti i dati degli studi del Dr. Dock Swaab, professore di neurobiologia all'Università di Amsterdam. Il ricercatore ha sottolineato che fumo e alcol in gravidanza possono rendere il bambino non solo poco sviluppato e carente sul piano cognitivo ed intellettivo ma anche omosessuale. Secondo lo scienziato, quindi, lo stile di vita di una donna incinta infuenza da un lato la crescita psico-fisica del nascituro, dall'altro la sua sessualità. In questo senso, il Dr. Swaab sostiene che bere, prendere droghe o vivere in una zona con alti livelli di inquinamento ha un profondo impatto sullo sviluppo dei feti. Ma la parte dello studio che più suscita clamore è quella che riguarda l'influenza dei fattori esterni sullo sviluppo della sessualità del bebè: l'assunzione di ormoni sintetici e il fumo durante la gravidanza potrebbero aumentare le probabilità per le ragazze di diventare lesbiche o bisessuali, mentre bere e assumere droghe potrebbero abbassare il quoziente intellettivo di un bambino. "Le donne in gravidanza che soffrono di stress hanno anche maggior probabilità di avere figli omosessuali di entrambi i sessi perché il loro livello rialzato di cortisolo - l'ormone dello stress - influenza la produzione di ormoni sessuali fetali", ha dichiarato lo studioso. Detto questo, il dottor Swaab ha riconosciuto che lo stile di vita ha solo una influenza significativa ma non determinante perchè, a suo avviso, la genetica gioca il ruolo più importante nello sviluppo del bambino.
Post n°7825 pubblicato il 19 Gennaio 2014 da psicologiaforense
È un fenomeno in continua crescita: signore o single occidentali, spesso benestanti e di qualsiasi età, scelgono Paesi come Cuba o il Kenya per cercare emozioni erotico-sessuali con i locali. A pagamento... Contrariamente a quanto siamo portati a credere, anche le donne... VIAGGIATRICI ALLA RICERCA DI UNA FAVOLA
Kenya, Giamaica e Capoverde… insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania e Gambia sono le località prime in classifica per le donne in cerca di “turismo sessuale” . Le stime parlano di 600mila donne occidentali (tra cui almeno 30mila italiane) che ogni anno cercano l’avventura con un tuareg, un beach boy che passeggia sulla spiaggia alla ricerca di una donna disposta a pagare, o un big bamboo, come viene chiamato in gergo il gigolò di colore inteso come oggetto sessuale. Ci sono anche coppie di madre e figlia che partono insieme, donne adulte. C’è sempre scambio di soldi. I ragazzi disponibili sono tantissimi . È facile conoscerli sulla spiaggia, al bar, per strada. I dati parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in questo tipo di viaggi. Un uomo disponibile e giovane, unico oggetto del desiderio con infinite declinazioni linguistiche. Si chiama, ad esempio, kamakia in Grecia, shark (squalo) in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali. Oppure Marlboro men in Giordania, bumster in Gambia o jinetero a Cuba. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo. Preferiscono farsi chiamare romance tourists, VIAGGIATRICI ALLA RICERCA DI UNA FAVOLA. In questi ultimi anni il numero di donne che fa turismo sessuale è cresciuto, grazie a voli e pacchetti low-cost in paesi economici. Il primo contatto con il gigolò non avviene attraverso strutture organizzate, ma sulla spiaggia o per strada. Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono”. E la “forma” di pagamento è diversa. Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, poi, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America. Per il gigolò è un modo per acquisire uno status, che lo fa emergere tra i suoi ‘colleghi’. O l’unica via per emigrare in Paesi ricchi”. Difficilmente, però, questi rapporti sfociano in relazioni di lungo periodo. E non si pensi che siano solo donne di mezza età a ritagliarsi qualche settimana all’anno per il turismo sessuale. Ci sono donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni e oltre. Vanno insieme madri e figlie, mogli che lasciano a casa i bambini, separate, divorziate, vedove. C’è chi cerca un’esperienza, chi vuole allontanarsi dall’impegno di una relazione o, al contrario, cerca un compagno. Chi ha più soldi va più spesso, specie le over 40. Ma l’età non è mai una barriera.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49