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Messaggi di Marzo 2014
Post n°7865 pubblicato il 31 Marzo 2014 da psicologiaforense
Molti blogger lamentano di aver subito, nel corso della propria vita in community, piccole o grandi ferite. Molti si sono sentiti vulnerabili, insicuri, vittime delle circostanze.... Altri si dolgono di essere entrati in un circolo vizioso ferita-depressione-aggressività...
LIMITI
Grande parte delle tensioni e delle difficoltà di relazione in community nasce dall'insana pretesa di essere gli unici depositari della Verità, o di piccole verità che si reputano preferibili rispetto a quelle degli altri. Così si riduce presuntuosamente la Verità alle nostre conclusioni o al frutto delle nostre arbitrarie opinioni. Troppo spesso non si è sfiorati dal dubbio che possano esserci aspetti di realtà che ci sono sfuggiti o che i nostri teoremi siano legati a pregiudizi e/o stereotipi. "Verità limitata" si dovrebbe sempre ricordare, quando, certi delle proprie intuizioni e deduzioni si tende a rifiutare l'esistenza della verità o delle ragioni altrui. E' inquietante che chi riconosce di essere limitato (in quanto persona) possa presumere tranquillamente di avere sempre ragione.
Post n°7864 pubblicato il 29 Marzo 2014 da psicologiaforense
L’amore per gli animali, la protezione degli animali minacciati, la cura per gli animali che soffrono, suscita nell'uomo mirabili condizioni di amore e cura per il proprio prossimo... TUTELA DEGLI ANIMALI NON UMANI Il Veneto vieta catene e corde per gli animali, ammessi solo recinti
Al fine di fronteggiare il dilagante fenomeno relativo a maltrattamenti di ANIMALI NON UMANI già nel 2004 è stata varata la legge n. 189. Però, se da un lato si è contribuito a rendere immediatamente disponibili validi strumenti di tutela degli animali, dall'altro, si sono lasciati ancora degli “spazi d’ombra” che la REGIONE VENETO ha tentato di illuminare con il primo sì alla proposta di legge che prevede: MAI PIÙ ANIMALI DA AFFEZIONE RIDOTTI IN CATENE NEL VENETO. La nuova norma (due articoli) rappresenta una legge di civiltà, destinata a superare vecchie mentalità e a creare una cultura di rispetto del benessere animale: In quest’ottica verranno impartite disposizioni per consentire la realizzazione di recinti da parte dei proprietari, anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
Post n°7863 pubblicato il 28 Marzo 2014 da psicologiaforense
Della serie, "non si può mai stare tranquilli". Ci eravamo appena abituati al riccing (lo scatto che immortala il lato B incuneato in uno oblò di una lavatrice), ed ecco subito il sideboob. Foto che ritraggono seni da diverse angolature, in pose sexy e particolarmente ammiccanti. Un "vedo e non vedo" dove esplode tutto l'eros delle protagoniste... VEDO, NON VEDO... VEDO PIÙ IN LÀ SI SA, E’ SELFIE-MANIA! La nuova febbre del web che ha contagiato famosi e non, intenti ad immortalare il proprio autoritratto per la sua diffusione in rete. L’ 'autoscatto, così concepito, è una pratica soprattutto degli internauti di genere femminile. E il corpo, o parti di esso, è "solitario" perché tale tecnica è eseguita in solitudine o al massimo con l'ausilio di un amico. Definita dall’Oxford Dictionary la parola dell’anno, “selfie” è stata declinata in diversi termini in base allo scopo dello scatto: HELFIE se si vuole mettere in risalto i capelli, BELFIE se è il lato B a far da padrone, WELFIE se lo scatto è tra le mura dell’ufficio e ancora DRELFIE se, complice un bicchiere di troppo, si vuole condividere con gli amici il proprio stato di ebbrezza. Ora spopola incontrastato il SIDEBOOB, letteralmente lato esterno del seno. Sui social network si impongono le foto di donne che immortalano il loro seno con un effetto vedo-non vedo. I sexy selfie hanno conquistato una grande popolarità sui social tanto da ottenere anche un hastag: Sideboob.Le immagini sono quasi tutte di seni velati e appena coperti da maglie o da capelli in pose che stuzziacano, e non poco, la curiosità e l'eros degli internauti.
Post n°7862 pubblicato il 27 Marzo 2014 da psicologiaforense
AMORE IN FIORE
Un mondo fantastico, stupefacente che fa dire a Jonathan Silvertown: “c'è più varietà sessuale nelle modalità in cui le piante producono i semi, di quanta se ne possa trovare nelle posizioni del Kamasutra”. Infatti le piante lo fanno nei modi più strani: con sottili stratagemmi seduttivi, irresistibili richiami inebrianti e ingannevoli messaggi aerei. E poi, sempre e comunque, organi sessuali continuamente ostentati senza pudore nelle loro parti più belle e vistose: i fiori. Ed è proprio all' intensissima vita sessuale delle piante che è dedicata la nuova mostra con la quale riapriranno, martedì prossimo 1 aprile, i Giardini di Sissi, nel Castel Trauttmansdorff a Merano (Giardino Internazionale dell’Anno 2013). S’intitola “Amore in Fiore - L’Eros nel Mondo Vegetale” e promette agli ospiti di svelare i segreti più intimi del ciclo di vita delle piante.
NOTA INTEGRATIVA La curiosa esposizione si snoda attraverso un percorso tra forme e profumi utilizzati dal mondo vegetale per procreare, approfondendo i temi della sessualità delle piante e indagando, così, sulle interferenze umane nelle strategie riproduttive delle piante, che possono compromettere la variabilità genetica e la biodiversità. E non mancheranno sorprese vagamente “piccanti”, che ricordano le radici comuni tra mondo animale e mondo vegetale, e come l’uno esista in funzione dell’altro. Sorprese non semplici da accettare anche storicamente, perché non è stato facile cominciare a considerare il fiore, per secoli immagine dell’assoluto, come un mero pertugio sensoriale. Infatti, nonostante già Teofrasto, nel 372 a.C., avesse intuito l’esistenza del sesso delle piante (e fu lui a denominare “orchis” quella che oggi chiamiamo orchidea, perché “possiede, in effetti, due testicoli”) solo nel Rinascimento, grazie al botanico e anatomista toscano Andrea Cisalpino (nel 1580), fu abbandonata la classificazione delle piante fondata sulla radice del loro nome, per sostituirla con una nuova distinzione, basata sulle funzioni fondamentali della vita vegetativa. Bisognò, però, aspettare il 1676 affinché l’inglese Nehemiah Grew individuasse negli stami il corrispettivo dell’organo sessuale maschile e aprisse, così, la strada a Linneo, che nel 1729 propose una classificazione del regno vegetale basata proprio sugli organi sessuali dei fiori. Il celebre naturalista svedese si spinse anche oltre, paragonando la sessualità delle piante a quelle di due sposi sul letto nuziale, guadagnandosi il dileggio dei colleghi e le accuse di blasfemia della chiesa, che ne proibì l’introduzione in Vaticano fino al 1774. I moderni strumenti di ricerca, poi, hanno anche permesso di svelare che le piante, oltre che adattarsi alle pressioni dell’ambiente come già ci aveva svelato Darwin, mentono ai predatori, comunicano fra loro, emettono segnali luminosi. E ci spiegano che in Natura l’intelligenza è un concetto molto più elastico di quanto siamo pronti a capire. Nei dodici ettari dei Giardino di Sissi, a ogni primavera si schiudono oltre 200 mila fiori, che si possono ammirare passeggiando in oltre sette chilometri di sentieri. E sarà difficile guardarli come prima, dopo aver visitato la mostra che spiega come le piante, costrette all’immobilità dalle radici, devono saper attirare il partner ingegnandosi in veri e propri giochi della seduzione. Lo sapevate, ad esempio, che la lavanda è una “femmina generosa”, che accoglie tutti gli insetti senza distinzione, attirandoli con il suo profumo? O che il garofano - che si offre solo alla farfalla - è piuttosto suscettibile e manifesta la sua delusione di non essere stato visitato attraverso un odore di decomposizione? Forse non vi sembrerà più immacolato, il candore del mughetto, quando scoprirete che i piccoli insetti che fecondano le sue minuscole campanule sono ricompensati con un alcol leggero di cui s’inebriano a loro piacere. E magari guarderete con occhi diversi anche la viola, che ha una doppia vita che si manifesta nelle sue due fioriture: una aperta al mondo e visibile ogni primavera, l’altra più clandestina e nascosta, sotto le foglie, durante l’estate. Chissà cosa penserete del caprifoglio, la cui danza erotica finisce quando viene fecondato, e nello stesso momento cessa anche l’esalazione dei suoi aromi. O se annusare una rosa (ermafrodita), vi farà pensare che si tratta di un insieme di organi sessuali maschili e femminili, e che quel soave profumo non è altro che il mezzo per attrarre api e altri insetti impollinatori, che poi vengono remunerati con nettare zuccherino e altre delizie
Post n°7861 pubblicato il 25 Marzo 2014 da psicologiaforense
In Ucraina monta la protesta per l'annessione della Crimea alla Russia. Un gruppo di donne su Facebook ha fondato la pagina "Don't Give It to a Russian". Letteralmente, "non datela ai russi". Lo slogan della campagna di sciopero recita "combattere il nemico con ogni mezzo" e riprende il verso di una poesia dell'umanista ucraino Taras Shevchenko....
SESSO, SCIOPERO DELLE DONNE UCRAINE: «NON DIAMOLA AI RUSSI» LO SLOGAN SPOPOLA SUL WEB. BOOM DI REAZIONI. I russi rischiano di subire inedite "sanzioni" da Kiev per l'annessione della Crimea: le donne ucraine hanno lanciato un «embargo sessuale» contro gli uomini del Paese «aggressore». Così hanno preso in prestito un verso del poeta Taras Shevchenko, che in uno scritto del 1838 esortava una ragazza di nome Kateryna: "Fall in love, o dark-browed maidens, but not with the Moskaly" (cedi all'amore, o vergine bruna, ma non con i russi). L'obiettivo dichiarato del movimento è quindi quello di boicottare la Russia con qualsiasi mezzo, anche con il (non) sesso. E lo scrivono, anche, sulle magliette. Il neonato gruppo Facebook dedicato all'embargo sessuale spopola nella blogosfera russa, dove cominciano ad arrivare le prime reazioni: non senza colpi bassi o volgarità. Sullo sfondo della 'guerra del sessò anche la rivalità tra le donne ucraine e quelle russe: con le prime che presumono di essere ancor più belle delle seconde (nella foto: miss Ucraina 2013)
Post n°7860 pubblicato il 24 Marzo 2014 da psicologiaforense
MASSIMO GRAMELLINI: Anche lo Stato ha finalmente deciso di ridurre le spese. Le aziende lo fanno da anni. Come le famiglie, compresi i single. Si può dire che non ci sia oggi in Italia un solo individuo che non dedichi una parte consistente del proprio tempo a escogitare sistemi per peggiorare il suo precedente tenore di vita..... TAGLI & RITAGLI
TAGLIARE LE SPESE è un’attività intellettuale formidabile, che richiede un altrettanto formidabile dispendio di energie psichiche e morali. I tagli producono mortificazioni in chi li subisce, ma alla lunga anche in chi li fa. Ognuno sforbicia a modo suo, spesso nei posti e nei modi sbagliati.... Furbi raccomandati e corrotti continuano il loro slalom tra le rovine, però i revisori della spesa lo hanno messo nel conto: si taglia dove è più facile, non riuscendo a farlo dove sarebbe più utile. Legioni di tagliatori curvano il capo sulle ricevute e sugli scontrini, distillano e liftano bilanci per spremervi le sacche superflue... Eppure, osservando milioni di persone che ogni giorno si occupano e si preoccupano esclusivamente di ridurre le spese, viene naturale chiedersi perché nessuno si sia ancora dedicato a un’attività più difficile ma molto più urgente: aumentare le entrate. Tutti pensano a spulciare fatture e scontrini, e fanno benissimo, anche se potrebbero farlo meglio. Ma c’è ancora qualcuno che pensa a inventare nuovi prodotti e soddisfare nuovi bisogni da cui potrebbero derivare nuove fonti di reddito? (...) E lo Stato, che è l’azienda e la famiglia di tutti necessita di un Provetto Innovatore che indichi nella scuola e nella formazione i suoi traguardi, concentrandovi le poche risorse disponibili. Renzi si è cucito addosso quel ruolo, per ora a parole. Per quanto anche le parole aiutino a dissolvere questo clima plumbeo da fine del mondo che aleggia nei discorsi e nei pensieri nostalgici e conservatori di tutti. Siamo circondati da becchini, quando invece mai come adesso avremmo bisogno di ostetriche.
Post n°7859 pubblicato il 23 Marzo 2014 da psicologiaforense
Mancano 8 anni ai Campionati del Mondo in Qatar: e in uno degli Stati più ricchi del mondo si costruiscono i templi del pallone. Uno, l'Al Wakrah Stadium, che ospiterà le gare principali ha una forma curiosa. Che fa discutere... UN FATTO ARCHITETTONICO E CULTURALE
Il Qatar si prepara ai Campionati del Mondo del 2022 costruendo stadi. E uno, in particolare sta facendo discutere il web. È quello di Al Wakrah, destinato a ospitare i top match: secondo voi, che forma ha? Secondo i comunicati ufficiali ha le forme delle vele della imbarcazione tradizionale qatarina destinata alla pesca delle perle. I più maliziosi pensano ai genitali esterni femminili. Malizia? O forse uno scherzo del nostro cervello, che non è nuovo a questo genere di inganni? Sarà. Ma pare proprio che i progettisti della Aecom, l'azienda che si è aggiudicata la realizzazione, si siano ispirati alle donne. Zaha Hadid, l'architetto che lo ha disegnato, dice che è «...un omaggio alla tradizione del Qatar, proiettata nel futuro».
Post n°7858 pubblicato il 23 Marzo 2014 da psicologiaforense
MODELLE PIÙ BELLE E AMMIRATE DELLE SUPERCAR: LE VERE FUORISERIE DEL SALONE DI GINEVRA SONO LORO.... Spesso due gambe, meglio se lunghe e affusolate, attirano l'attenzione più di 4 ruote e di 12 cilindri. Lo sanno perfettamente i costruttori che fanno a gara nell'ingaggiare le modelle più affascinanti ed eleganti, scegliendo con cura non solo le ragazze-copertina, quelle da mettere in posa accanto all'auto per la gioia dei fotografi (e il relativo ritorno mediatico), ma anche le giovani hostess dislocate strategicamente nello stand. Così gli habituées delle rassegne internazionali favoleggiano di un'imperdibile ex miss Svizzera che ha nobilitato diverse presenze espositive di un brand italiano. Si tratta, comunque di una presenza che vuole aggiungere bellezza a bellezza. Come se ci fosse un filo rosso che tiene insieme così tanti ribaltamenti di ruoli e di costumi, all'apparenza tra loro stridenti: dalla minigonna (di 50 anni fa) alle nudità di oggi, dalla rivendicazione femminile dei diritti sul corpo all'esibizione spudorata della sessualità...
Post n°7856 pubblicato il 21 Marzo 2014 da psicologiaforense
Come e perchè ragionare di poesia? Cos'è che rende questa forma d'arte tanto inquietante da determinare reazioni sempre ambivalenti, perlopiù estreme, quasi mai neutrali? Per quale ragione i poeti ci appaiono intriganti e irritanti, suggestivi e talvolta enigmatici, ma mai indifferenti al nostro sentire?
POESIA COME ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE
In questa giornata voglio qui ricordare la straordinaria poesia di Vincenzo Cardarelli dedicata, appunto, alla vita e alla morte:
Post n°7854 pubblicato il 19 Marzo 2014 da psicologiaforense
Conversione: una storia personale. Sempre più pervasiva appare, per Nina Moric, nella sua drammatica urgenza, la domanda sul "chi siamo"? I mutamenti epocali all'interno dei quali si è trovata immersa sembrano, infatti, rendere estremamente problematica la sua identità...
CON GLI UOMINI HO CHIUSO, ORA AMO SOLO GESU' La sexy modella croata dice basta. Dopo i fallimenti con Fabrizio Corona, Matteo Bobbi e Massimiliano Dossi, dice di voler pensare un po' solo a se stessa. «Il mio amore più grande è Gesù, mi basta lui e so che non mi abbandonerà mai. È l’unico grande amore, che ama incondizionatamente, a prescindere da tutto, lui è sempre vicino a te» Nina Moric giura di non voler più sentire parlare di uomini e consiglia a tutti di starle 'alla larga per un po''. In un'intervista a Top, la modella croata rilascia delle dichiarazioni forti, frutto della sua rassegnazione e rabbia verso il mondo maschile, dopo le love story fallite con Fabrizio Corona, Martin Evans, Pasquale Granata e Matteo Bobbi: «Negli uomini non ci credo veramente più. Per me è un discorso chiuso. Ho dato così tanto nella vita agli uomini che adesso ho la nausea. Voglio concentrarmi su me stessa, su mio figlio e sul mio lavoro. Per tutta la vita mi sono concentrata su persone sbagliate e ne ho pagato le conseguenze. Voglio ricominciare. Gli uomini mi stiano alla larga, non li voglio più vedere nemmeno in cartolina». Una domanda sorge spontanea: quanto durerà tutto questo?
Post n°7853 pubblicato il 17 Marzo 2014 da psicologiaforense
SI AVVICINA IL MOMENTO CHE SCONVOLGERA' IL MONDO Le società moderne potrebbero finire nella cenere come alcuni grandi imperi del passato. Il motivo? L'1%, ossia i Paperoni del pianeta, stanno consumando troppe ricchezze. Lo rivela uno studio sponsorizzato dal Goddard Space Flight Center della Nasa, il quale ha evidenziato la prospettiva di un crollo della civiltà industriale nei prossimi decenni a causa dell'insostenibile sfruttamento delle risorse e di una sempre più diseguale distribuzione della ricchezza. Il gruppo di ricercatori, guidati dal matematico Safa Motesharri, dell'Università del Maryland, ritiene infatti che a minare le società moderne sia la crescente differenza tra ricchi e poveri. Le elite consumano troppe risorse, e l'unica via di salvezza è una più equa distribuzione, l'utilizzo delle energie rinnovabili e una riduzione della crescita della popolazione.
Post n°7852 pubblicato il 17 Marzo 2014 da psicologiaforense
All'insegna della femme fatale: Belen mozzafiato sulle spiagge brasiliane... BELEN FOREVER Cosa ci fa un'argentina in Brasile? In questo caso alza le temperature già torride del Paese dall'America Latina svelando le sue forme sexy. La soubrette apre ufficialmente la stagione mostrando il suo fisico mozzafiato e incantando i Tropici in bikini.
La showgirl argentina ha pubblicato sul proprio profilo Instagram una serie di scatti che la ritraggono al mare in Brasile, dove è volata per un servizio fotografico che finirà sulla copertina di SportWeek Dreams 2014. Anche senza Stefano De Martino, Belen è apparsa in forma smagliante. NOTA INTEGRATIVA La Rodriguez è la rappresentazione del “femminile” icona per antonomasia della nostra cultura. Anzi, il fenomeno “Belen” è paradigmatico del processo di “reificazione” che connota sempre più il mondo contemporaneo e offre un'occasione di riflessione sul mondo delle immagini e sulla dicotomia realtà-apparenza.
Post n°7850 pubblicato il 16 Marzo 2014 da psicologiaforense
«Furto commesso da un italiano, un serbo e un napoletano»: per il giornale di Padova, quindi, Napoli non è Italia...... RAZZISMO A MEZZO STAMPA Il giornale veneto nel raccontare un furto subito da una ragazza in un pub padovano ha ritenuto di porre una particolare sottolineatura sulla provenienza dei malviventi, scrivendo che gli autori del reato erano «tre ventenni, un italiano, un serbo e un napoletano». Si potrebbe pensare a un refuso... invece la particolare differenziazione si ripete anche all’interno dell’articolo: «I tre giovani responsabili intercettati da una pattuglia di militari sono un italiano e un serbo entrambi di vent'anni e un napoletano 19enne. I carabinieri li hanno sorpresi ancora in possesso della borsa rubata». A questo punto è legittimo credere che per qualcuno Napoli sia un territorio a parte rispetto all’Italia, una sorta di città-Stato come lo sono San Marino e il Vaticano. Ovviamente la vicenda non è sfuggita al web ed è stata ripresa dalla pagina Facebook di satira, «Ah ma non è Lercio», che prende ironicamente di mira la stampa italiana. I gestori della pagina sono andati a pescare l’articolo, pubblicando foto e link. Ovviamente, il post ha suscitato un mare di polemiche.
Post n°7849 pubblicato il 15 Marzo 2014 da psicologiaforense
I deliri di gelosia fanno parte della nostra quotidianità, basta pensare ai femminicidi… La gelosia, i suoi demoni e i sentimenti ad essi contigui (invidia, orgoglio, possessività, spirito di emulazione) non sono l'altra faccia dell'amore. Solo solo la paura di perdere ciò che si ha e il desiderio di possedere ciò che non si ha...
GELOSIA: L'EMOZIONE TRISTE
La gelosia deve essere considerata un sentimento naturale oppure una forma patologica nelle relazioni di coppia? Certo è l’espressione del bisogno di controllare l’altro, ha a che fare con la possessività e con l’egocentrismo. Nella maggior parte dei casi la gelosia rispecchia una paura: quella paura dell’abbandono e della perdita della persona a cui si è uniti, spesso con legami disperanti, e con lo spettro di rimanere soli. Le persone gelose sono insicure e temono di essere meno desiderabili di altre. Nei rapporti normali un po’ di gelosia è naturale, quasi inevitabile: occorre, però, fare attenzione, perché, superata una certa soglia, i dubbi, i sospetti e la costante sfiducia soffocano irrimediabilmente qualunque rapporto.
Post n°7848 pubblicato il 14 Marzo 2014 da psicologiaforense
L'essere umano non ha paura della sua oscurità, ma della sua luce..... VIVERE PER LA VITA O VIVERE PER LA MORTE?
Per rimanere in salute l'essere umano deve avere un obiettivo nella vita, un proposito da rispettare e per il quale si senta orgoglioso di lottare. L'ispirazione offerta da un ideale o da un proposito comune è il modo migliore di aiutare ciascuno a vincere la sofferenza.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49