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Post n°8896 pubblicato il 23 Dicembre 2016 da psicologiaforense
La donna italiana, rappresentata come una dea mediterranea della fecondità probabilmente non è esistita mai, ma sicuramente non esiste più. É cambiata la cultura della procreazione e noi, come è noto, siamo uno dei popoli meno prolifici del mondo. Con buona pace di tutti i luoghi comuni. E a proposito di luoghi comuni, ce n' é uno che vuole la “parità” nella cura dei figli. Invece il 63% delle donne italiane, non riceve alcun sostegno significativo dal marito nel crescere i figli. Infine, tutti conosciamo la retorica della maternità con tutte le immagini sdolcinate e le frasi fatte ma a tutto ciò fa da contraltare non solo la conclamata mancanza di servizi ma direi di più una cultura ostile ai bambini: non sono graditi nei condomini, nei locali pubblici dove possano disturbare, e nemmeno nelle chiese. Figuriamoci.
Post n°8895 pubblicato il 23 Dicembre 2016 da psicologiaforense
IL rapporto di coppia oggi è caratterizzato da una netta distinzione tra il piano dell'ideale in cui prevalgono nettamente le aspettative della fase iniziale del rapporto, ed il piano della realtà, su cui interferiscono le abitudini ed i vincoli esterni. Sul piano dell'ideale le aspettative sono molto elevate ed includono la soddisfazione di bisogni sia emotivi sia materiali.... PER LA RAGAZZA SONO VIVE LE ESIGENZE DI PROTEZIONE, DI SICUREZZA, DI STIMA, DI FIDUCIA, a cui si aggiungono la condivisione del progetto di vita, il bisogno di arricchirsi con nuovi stimoli, la voglia di divertirsi insieme. Ma il partner deve essere anche stimolante fisicamente, avere fascino, esprimere virilità, suscitare ATTRAZIONE SESSUALE, provocare «scintille». PER L'UOMO, INVECE, SONO MENO DEFINITE LE ASPETTATIVE IN TERMINI PSICOLOGICI NEI CONFRONTI DELLA «DONNA IDEALE», MA SONO MOLTO CHIARE LE PULSIONI LEGATE ALL'ATTRATTIVA SESSUALE, AL GIOCO DELLA SENSUALITÀ E DEL DESIDERIO. La prima sintonia è di tipo fisico, «a pelle ci si accorge subito del feeling». Sul piano della realtà, quando il rapporto si concretizza ed inizia una relazione, ci si accorge delle difficoltà della vita di coppia: nascono conflittualità, competizione e vincoli che suscitano riserve e generano ansie sul futuro. La limitazione della libertà individuale, la carenza di dialogo, gli impegni di lavoro, i ritmi accelerati di vita, gli egoismi emergenti, problematiche sessuali non risolte minano la coppia. NOTA INTEGRATIVA
Post n°8891 pubblicato il 21 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Ogni epoca ha avuto il suo modello di donna sola, la rivendicazione di un'identità personale rifugge da un'analisi critica e dallo stereotipo. La donna sola trova la forza necessaria per attraversare i momenti difficili grazie alle amiche.... Quando -ritornando single - si punisce il nostro io individuale, una parte di noi resta ferma a quel preciso momento e, a meno di non regredire fino a quel punto e riconoscere l'accaduto, non possiamo compensare una carenza del genere. Durante questo compito di identificazione possiamo soffrire; di fatto la sofferenza sta alla base dell'identità individuale e il senso di mancanza è il fulcro della vicenda umana. Regredendo localizziamo ferite antiche, passaggi angoscianti, traumi repressi, ed in molti casi dobbiamo ricorrere ad un aiuto, ossia superare il dolore. Come dice E. Hemingway in Farewell to arms: «il mondo ci ferisce tutti, ma alcuni prendono forza dalle loro ferite».
Post n°8889 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Molti americani stanno lottando ancora per accettare i risultati delle elezioni presidenziali. Una studentessa ha dato libero sfogo alla sua rabbia dipingendo le frasi misogine di Trump sul corpo di alcune donne. Il suo progetto è diventato virale. La ragazza Aria Watson ha spiegato: «Ho paura che il suo atteggiamento diventi la norma, che abbia una brutta influenza sulle donne degli Stati Uniti». La studentessa ha così realizzato il progetto #SignedByTrump. Le frasi dipinte su questi corpi sono state fotografate e diffuse per far capire che queste parole sono più che semplici frasi. Un esempio? «Devi trattarle come delle merde». Gli scatti della giovane hanno colpito centinaia di migliaia di persone su Instagram. La nudità è contro le regole della piattaforma, le foto sono regolarmente cancellate, nonostante questo, le sue immagini sono così richieste che sono state stampate anche su t-shirt e felpe.
Post n°8888 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Il pianeta terra ha una nuova reginetta di bellezza. Nel corso della cerimonia tenutasi ieri sera a Oxon Hill, nei pressi di Washington, lo scettro è andato alla portoricana 19enne Stephanie del Valle, che succede così alla spagnola Mireia Lalaguna. Già detentrice del titolo di ragazza più bella del suo Paese, Stephanie del Valle ha preceduto Yaritza Miguelina Reyes Ramirez della Repubblica Dominicana e Nathasha Mannuela, Miss Indonesia.
Post n°8887 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Questa è la notizia più cliccata in Germania: la fortezza è stata violata! Qualcuno è arrivato fino a Michael Schumacher e gli ha scattato una foto. Una persona vicina alla famiglia dell'ex campione di Formula 1 ha approfittato della fiducia concessagli per rubare uno scatto proibito da 1 milione di euro. Una persona ha superato il cordone di sicurezza allestito da Corinna e, ottenuta l'istantanea di Michael, ha provato a lucrarci. I media tedeschi raccontano infatti che un'inchiesta è stata aperta dal ministero pubblico quando si è saputo che un individuo, la cui identità è sconosciuta, ha provato a vendere per 1'000'000 di euro una foto del 47enne. Lo scatto, che mostra l'ex Benetton, Ferrari e Mercedes nel letto della sua casa e che è stata fatto da qualcuno che gli stava accanto, in piedi, è stato proposto a diversi giornali e siti internet. Nessuno, in Germania, ha però accettato di pubblicarlo. Questo per paura delle azioni legali che la famiglia di Schumi potrebbe intentare nei confronti di chi solleverà il velo della privacy che è stato steso sulla drammatica storia.
Post n°8886 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Clamorosa novità nel caso dell'omicidio di Chiara Poggi che sembrava essersi chiuso con la condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni di carcere. Secondo i risultati dei nuovi esami fatti svolgere dalla difesa il dna trovato sotto le unghie della ragazza porterebbero a una persona che non è Stasi: sarebbe un amico di Chiara.... Da un anno Stasi, oggi 33enne, è rinchiuso nel carcere di Bollate, dopo la condanna definitiva, preceduta da due assoluzioni. Ora la difesa del ragazzo parla di "incredibile errore giudiziario" sulla base della prova del DNA. I risultati di laboratorio condotti da un noto genetista potrebbero portare alla riapertura del caso e la mamma di Alberto Stasi presenterà un esposto per chiedere la revisione del processo. A colpire l'opinione pubblica è sempre stato l'atteggiamento apparentemente passivo di Stasi, quasi impassibile davanti alle telecamere. Intorno a lui invece si sarebbe creato un clima omertoso, chi sapeva non è mai uscito allo scoperto: "Chi sa del delitto ha continuato a non parlare e stare nascosto - ha detto la madre di Alberto - scegliendo il silenzio, un silenzio terribile, asfissiante, un silenzio atroce che ha coperto e depistato. Così facendo non ha reso giustizia a una ragazza morta e, allo stesso tempo, sta uccidendo una seconda persona". NOTA INTEGRATIVA
Post n°8885 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da psicologiaforense
L'ereditiera 35enne dopo aver chiuso la relazione con l'ex Thomas Gross lo scorso aprile dopo un anno di infuocata convivenza, afferma: «Amo essere single. Prima non riuscivo a stare da sola. Avevo sempre bisogno di un fidanzato. Ora mi sento del tutto indipendente e sono felice con me stessa. Non ho bisogno che nessuno convalidi la mia felicità». La bionda è diventata famosa anche grazie al reality 'THE SIMPLE LIFE', di cui è stata protagonista in coppia con Nicole Ritchie, ma ora è disposta a tutto pur di far dimenticare il suo passato da reality star. «Voglio essere conosciuta come una donna in carriera, un'imprenditrice. Non voglio essere conosciuta come una star dei reality», ha dichiarato. «Sono cresciuta molto dai tempi della tv... ero una persona viziata, materialistica e maleducata. Ora sono concentrata sul mio impero e il mio brand, piuttosto che su tutto il resto che ha a che fare con la vita da reality star... », ha concluso la Hilton.
Post n°8884 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da psicologiaforense
E’ vero che sono proprie dell' adolescenza e della gioventù estasi più trascinanti, percezioni più acute e brividi più appassionati: ma la mente piomba più facilmente nello scoraggiamento, nella tristezza, nella disperazione. Nella mezza età la vita non è più così esaltante, ma offre un interesse più vasto e più profondo... Ai giovani gli sbagli sembrano irreparabili, le disgrazie intollerabili, le delusioni insopportabili. A questa età invece si impara che spesso si possono rimediare gli errori: che le disgrazie hanno talvolta qualche compenso; che una delusione può essere, di per sé, un forte incentivo a tentare di nuovo. Si sperimenta che la speranza è più forte del dolore; e che molti dolori della vita esistono soltanto nell'immaginazione.
Post n°8883 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da psicologiaforense
Molte coppie confondono l'amore con la fusione. L'erotismo invece richiede separatezza: prospera nello spazio fra sè e l'altro. Per un erotismo domestico, ma non addomesticato, meglio non esportare la “parità dei sessi” anche sotto le lenzuola. Così, la sensualità non va neutralizzata seguendo principi che non le appartengono, come quelli della democrazia, del politicamente corretto, dell'egualitarismo. Le regole che valgono in cucina, o in salotto non valgono nell'alcova, a meno di non volerla trasformare in una cella, tanto penitenziaria quanto monastica. L'enfasi su un sesso paritario e rispettoso, purgato di ogni espressione di potere, aggressione e trasgressione è antitetico al desiderio erotico tanto per le donne quanto per gli uomini.
Post n°8882 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da psicologiaforense
L' ARTE DELL' APPROCCIO E DELLA SEDUZIONE: UN' OCCHIATA ALL' APPARENZA CASUALE, UN BICCHIERE TOCCATO IN UN CERTO MODO, LE PUPILLE PIÙ DILATATE DEL SOLITO. PICCOLI GESTI, SPESSO INVOLONTARI, CHE PERÒ COLPISCONO NEL SEGNO. MECCANISMI DI CONQUISTA, INCONSAPEVOLI STRATEGIE DI SEDUZIONE … Da un lato donne sempre più provocanti nei modi e nell' abbigliamento. Donne che sanno comunicare il proprio pensiero, l' interesse verso un' altra persona e anche sedurre in maniera disinvolta, senza forzature; dall’altro uomini sempre più fragili, insicuri e spaventati. Spesso esposti ad uno smacco plateale e quindi doloroso. Così in quella che sarà ricordata come l' era della seduzione, il desiderio nella coppia cala.
Post n°8881 pubblicato il 16 Dicembre 2016 da psicologiaforense
E allora, quando si cade nell'abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Sì è possibile. Una conoscenza di sé serena ed equilibrata è fonte di felicità e contribuisce alla serenità degli altri… Raggiungere questo obiettivo non è sempre facile; le difficoltà e le delusioni che si affacciano lungo il cammino possono intaccare l'ottimismo, la fiducia e si può cadere nella tentazione che tutto sia troppo precario per essere preso sul serio….. In questi ultimissimi anni nulla è più come prima. La rivoluzione informatica, il dominio della finanza e dell'economia globalizzata, la ridefinizione dei generi, il finto benessere prima e la terribile crisi globale poi, la diminuzione delle risorse del pianeta hanno trasformato gli stili di vita e i ruoli, il modo di pensare e di conoscere. Tutto ciò ha prodotto conseguenze psichiche nella coscienza e nell'inconscio -dall'insicurezza all'apatia, dalla violenza senza movente… al panico-. Ci si è dimenticati così che il segreto della felicità è dentro di noi, nel più profondo del nostro essere, nel vissuto dei fatti e degli incontri quotidiani. Il segreto consiste nel saper vivere qui ed ora la vita, nel saper valorizzare tutto quello che si è e si ha, nell'accogliere la realtà che ci si presenta, senza sfuggirla. Così, come suggerisce Puig, si ha finalmente consapevolezza che siamo molto di più di quello che pensiamo di essere, siamo la ghianda che contiene in sé il potenziale per diventare una quercia… Basta smettere di parlare di problemi e incominciare a parlare di opportunità, smettere di sentirci vittime incapaci di far fronte alle circostanze e incominciare ad assumerci una maggiore responsabilità della nostra vita, smettere di rimuginare su ciò che non va e cominciare a focalizzarci e lavorare sulla creazione di ciò che può aprirci nuovi orizzonti nella vita.
Post n°8880 pubblicato il 16 Dicembre 2016 da psicologiaforense
La felicità di essere invidiati è glamour. Nessun termine rende così bene la condizione contemporanea come la parola glamour: fascino, seduzione, magia. Il motore segreto della pubblicità, e della moda, è proprio la fascinazione prodotta dall’ invidia. Infatti la spettatrice-compratrice deve invidiare se stessa per ciò che diventerà se compra il prodotto. Deve immaginarsi trasformata dal prodotto in oggetto d' invidia per gli altri, un' invidia che quindi giustificherà l'amore che ella prova per se stessa. Per dirla in altre parole: l'immagine pubblicitaria la deruba del suo amore di sè per ciò che lei è, e glielo restituisce al prezzo del prodotto. Neppure i fantasiosi Padri della Chiesa avrebbero previsto che l'INVIDIA sarebbe diventata uno dei motori principali del cambiamento sociale, della trasformazione dell'uomo in oggetto di se stesso.
NOTA INTEGRATIVA
L'invidia, nostra nemica d'ogni giorno, è antica come il mondo. Nella Bibbia è scritto che fu a causa dell' invidia del diavolo che la morte si palesò. Invidioso della benevolenza che godevano presso Dio creature palesemente inferiori a lui, Satana tentò Adamo ed Eva. Molti personaggi biblici cadono vittime dell' invidia: Caino, autore del primo omicidio, Esaù, Saul; per invidia fu venduto Giuseppe e per INVIDIA gli ebrei cedettero Gesù a Pilato. Inclusa nei setti peccati capitali, cos'è esattamente l' invidia? Il dispiacere o la scontentezza per la superiorità o per la felicità altrui. L' invidia è connessa alla maldicenza, all'avidità; come avevano compreso i Padri della Chiesa, discende dalla superbia, che dei sette peccati è il primo.
Post n°8879 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da psicologiaforense
E' molto più facile farsi degli amici che mantenerli. perchè una relazione di amicizia richiede anni, tempo ed attenzione ed anche massicce dosi di rispetto, affetto, lealtà, sincerità, comunicazione, empatia ed altruismo.... L'amicizia non è basata sugli interessi ma sull'affetto; con un amico siamo in grado di essere completamente onesti, totalmente aperti senza paura e senza riserve, in lui abbiamo fiducia, speranza e la certezza di essere capiti. Allo stesso modo, dobbiamo essere disposti a dare senza indugi. In amicizia ci sono due sentimenti fondamentali: la fiducia e l'affetto. Un amico è qualcuno che conosce i nostri punti di forza e di debolezza e, nonostante questo tiene a noi. Non possiamo pretendere che tutti i nostri rapporti abbiano lo stesso grado di profondità e di intimità. Dobbiamo apprezzare ciò che ogni persona può dare di diverso. Con uno ci sentiremo a nostro agio nel parlare, con un altro invece ci troveremo a ridere di gusto come dei bambini. Prestiamo sempre attenzione alle idee troppo rigide ("solo coloro con cui vado totalmente d'accordo sono amici", ecc...) perchè ci possono rendere infelici e condurci alla solitudine.
Post n°8878 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da psicologiaforense
La polizia britannica cambia volto e sceglie la strada dell'educazione accademica: l'obiettivo è quello di avere, a partire dal 2020, solo agenti con diploma di laurea, come informa oggi la Bbc.
Quest'ultima cita un piano redatto dal College of Policing, l'istituzione che sovrintende all'addestramento e al codice di disciplina degli uomini e delle donne della pubblica sicurezza in Inghilterra e Galles.
La riforma riguarderà tutti i neo-assunti e mira a «modernizzare il servizio», ha fatto eco il National Police Chiefs' Council, sottolineando la volontà di migliorare la preparazione anche culturale dei poliziotti, per renderli più adeguati ai tempi e ai compiti del presente e del futuro.
Attualmente, secondo i dati delle autorità britanniche, circa il 38% di agenti e funzionari di polizia del regno possiede una laurea o un diploma superiore.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
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il 01/11/2018 alle 07:57
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Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49