Creato da rkroger il 16/07/2008
So stronzo e me ne vanto

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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da rkroger

Cose della vita.....Anche se succedono tutti a me...

Avete presente quando vai al cinema oppure al teatro oppure in qualche posto che sia spettacolo, incontri sempre un qualcuno che infastidisce il momento..


Io le divido in tipologie...


Quello che non ti fa passare - Persona di rara antipatia, arriva prestissimo e si accomoda al lato estremo della fila, in modo che tutte le altre persone gli debbano chiedere "permesso". Lui sbuffa e sposta il ginocchio creando quel varco di un paio di centrimetri in cui dovresti scivolare. Tu gli domandi scusa per il disturbo ma lui non ti risponde nemmeno - anzi sottovoce ti mormora impercettibili insulti. Per ostacolare il passaggio e incrementare l'altrui senso di colpa, si presenta al cinema con ombrelli, cappotti, valigie, mogli addormentate, gambe ingessate finte o altri oggetti che ogni volta dovrà spostare con malcelato fastidio. I suoi nemici giurati sono seduti al centro della fila: sono quelli che all'intervallo si alzano per andare al cesso e poi - roba da matti - pretendono pure di ritornare al loro posto. Di solito resta seduto fino all'ultimo dei titoli di coda.

Quello che esce - E' un solitario, misterioso signore di mezz'età, aria da cinefilo di lunga data. Il film è iniziato solo da dieci minuti ma lui all'improvviso si alza, raccoglie la giacca e se ne va. Insomma, ha già capito che non gli piace, a lui, e abbandona la sala, nel buio. Un plateale gesto di protesta. Forse una sottile forma di antimarketing. La sua uscita è accompagnata da un leggero brusio e da teste che si voltano.

I due che parlottano - Capitano sempre nelle poltroncine alle tue spalle: sono due tizi ciarlieri, forse due malati di mente, uno di loro ha un cappello a visiera. Trascorrono l'intera serata immersi in una discussione fitta fitta, come se fossero in salotto davanti alla televisione, e aumentano il tono del chiacchericcio nei momenti di maggior suspense. Pur invitati al silenzio dai vicini, continuano a conversare del più e del meno, e smettono solo quando si riaccendono le luci. Del film non gliene importa un accidente, non lo guardano neanche, si limitano a qualche sporadico e casuale commento ad alta voce all'apparizione del tale attore ("Questo alla fine muore, me l'ha detto mio fratello" o della tale attrice ("Minchia che poppe".

Quello che ti si siede davanti - Arriva sempre in ritardo, quando tu oramai pensavi che bellezza il posto davanti a me è libero così vedo tutto lo schermo da dio, che fortuna. E proprio in quel momento, compare lui: il giocatore di pallacanestro.

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 11 Settembre 2008 da rkroger

Ecco, io sono già insopportabile di mio, se poi mi fanno domande retoriche..
Come quando ti vedono entrare in ufficio bagnato fradicio..
 
 
<<Piove?>>
<<No, ma ho comprato un nuovo orologio “water resistant”, che mi assicurano essere totalmente impermeabile.. ma sai, magari è solo pubblicità per venderli, allora ho chiesto ad un paio di bambini giù al parchetto di farmi un gavettone..>>
 
 
Alle domande retoriche non resisto..
Il peggio poi è quando prendo uno spigolo e mi esce un’imprecazione..
 
 
<<Fa male?>>
<<Macché, se ho urlato è solo per spaventare la scrivania, così la prossima volta, quando mi vede arrivare, si sposta..>>

 
 
Acido, saccente, stronzo.. Lo so, ma io le domande retoriche proprio..
Quelle poi in pausa pranzo.. Mentre addento un panino e..
 
 
<<Mangi?>>
<<No, sono l’assaggiatore ufficiale della mensa, non ingerisco niente, poi sputo tutto.. a proposito, se non ti sposti, rischio di sporcarti le scarpe..>>

 
 
Domande retoriche, il festival dell’ovvietà..
E lo ammetto, un po’ mi ci diverto..

 
 
<<Ti sei tagliato i capelli?>>
<<No, è un trattamento speciale: li ho ricacciati giù.. è una nuova tecnica, dovresti provarla: ti prendono capello per capello e te li incarniscono tutti, uno ad uno.. sembrano tagliati, ma sono invece lunghi come prima..>>
<<Ah.. ho capito.. e fa male?>>

 
 
Mavvaffanculo

 
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Queste maledette donne

Post n°1 pubblicato il 16 Luglio 2008 da rkroger

Che le donne siano sceme è risaputo. Non è necessario ribadirlo. In prima linea sulla trincea della scemenza troviamo le culette, le non fighe che hanno ricusato, le sottononfighe, le fighe di legno. Le non fighe invece le adoro, lasciatemele stare.

Che uomo desiderano queste donne d'oggi giorno? Ma certo, vogliono un uomo deciso, sicuro di sè, intraprendente. Uno di quegli uomini tutti d'un pezzo. Che se poi sanno essere dolci e generosi, forti e sensibili. Magari sanno anche volare.

Queste donne hanno un malcelato, anzi spesso evidente, disprezzo per tutti quegli uomini che espongono, mostrano, vivono le proprie insicurezze. Li considerano degli sfigati, dei perdenti. Guai mostrarsi deboli con una di queste donne. Ti calpestano dopo cinque secondi. Trovandoci sadicamente gusto a umiliarti.

Queste donne vogliono un uomo forte, sicuro, deciso. Queste donne sono delle stupide puttane. Nessun uomo è sempre forte, sicuro, deciso. Sono delle recite. Quando vedete un uomo sicuro e deciso sappiatelo. Sta recitando. Certo, per carattere c'è chi è più sicuro e chi meno. Ma nessuno è completo e indistruttibile. Leggevo sul giornale che ad avere attacchi di panico, crisi di nervi, fobie sono proprio questi uomini apparentemente sicuri. Vittime del machismo.


Queste stupide coglione del cazzo che amano il machismo sono la merda della società. Non riescono a capire che è il loro ruolo di donna completare le insicurezze di coloro che amano. E costui farà altrettanto. Il motto "l'uomo deve fare l'uomo" è una stupida e criminale espressione di una tradizione che disegna una maschilità forte, sicura, virile e una femminilità debole, accogliente, materna, fragile.

Ma continuate così. Fate le liberate e poi attaccatevi come cozze a stereotipi immotivati del cazzo. Un uomo non è il vostro distributore automatico di sicurezza liofilizzata. Non è il muro su cui appiccicare i vostri scleri. Sappiate che se state con un uomo sicuro, forte, bello, macho vi fa le corna e andrà a farsi fare le coccole da qualche vostra rivale. Sappiate che non è una persona che sta bene, perchè anche il più virile macho ha bisogno di piangere. Ogni tanto. Di dimostrare la debolezza che non può non avere. I dubbi che se non è uno stupido scimmione sicuramente avrà.

Eppure guardate i peggio buzzurri enormi e microcefalici. Violenti. Stupidi. Maschilisti. Sono tutti fidanzati magari anche con belle fighe. Quelli che picchiano chi osa rivolgere una parola alla propria ragazza. Gente a cui dovrebbe essere vietato di riprodursi. E invece si riproduce.

La donna ama questo genere di uomo. Ama i militari. Il fascino della divisa. La donna ama l'uomo che non pensa, che non soffre, che non dubita, che non piange, che non trema. La donna ama l'uomo deciso, che la porta in palmo di mano. Ha un ruolo passivo. Deve essere protetta, servita, riverita, portata e si rifiuta di ascoltare e consolare paranoie.


Ecco dove la non figa e l'estimatrice di non fighi fanno valere la loro superiorità indiscutibile. La non figa e l'estimatrice amano il loro uomo così com'è. Con le sue insicurezze e tutto. Non sopportano i troppo sicuri. Sono contente di contribuire a costruire l'autostima e la sicurezza del loro uomo. Non pretendono iniziative, intraprendenze, gesti di virilità. Si accontentano di amare e essere amate, proteggere e essere protette. Hanno un ruolo attivo nell'economia dell'amore
.

 
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