Post n°254 pubblicato il 14 Maggio 2010 da ginolozar
Ci eravamo lasciati in procinto di partire per l'Andalusia, destinazione Siviglia. Noto pero' che l'assenza di una parte del gruppo ha spento la vivacità che dovrebbe contraddistinguere questo blog. Non pensate solo e sempre a pedalare, tanto il tempo (atmosferico) non vi aiuta. Dicevamo di Siviglia. Gita "carnevalesca" al caldo e sole estivo di una bella città della Spagna. Potete capire che non è stata una gita ciclistica anche se diversi componenti di quelli del sabato erano presenti. E' stata una gita all'insegna del divertimento in compagnia, nel segno del buon cibo, sole, caldo, movida e qualche bicchiere di buona cerveza e tinto de verano. Un pensiero alla bici non poteva mancare ed ecco che due del gruppo del sabato hanno inforcato una bici comunale da passeggio per godersi una pedalata lungo le rive del Guadalquivir e scoprire luoghi della città da una prospettiva diversa. E l'indole ciclistica è venuto fuori anche nell'ascesa della Giralda, 34 tornanti per godersi poi, dalla sua vetta, uno spettacolo mozzafiato della città. Stiamo parlando però della salita sulla torre della cattedrale fatta, naturalmente, a piedi. Adelante, ma con juicio....... |
Post n°253 pubblicato il 30 Aprile 2010 da caffeine4
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Post n°252 pubblicato il 25 Aprile 2010 da ginolozar
In un gruppo che si rispetti è sempre così. Ci sono quelli che per spirito di competizione fanno finta di nulla ma controllano sempre chi è davanti pronti a tener testa a chiunque tenti un allungo, ci sono quelli che si disinteressano della bagarre tanto il percorso lo conoscono e ci sono quelli che solo a completare il giro è già una vittoria. In sintesi questo è stato lo spirito dominante del giro di sabato. Giro deciso dai gregari perchè il capitano questa volta non aveva pensato al percorso. E allora partenza in direzione Collefertile con i primi allunghi sulla salita di S. Quirico da parte della testa del gruppo. Non chiedetemi chi perchè io sono stato in coda per tutta la salita. In cima S. Quirico pensavamo ad un ricompattamento, invece i primi erano già ad ingarellarsi su per la salita di Collefertile. I secondi hanno atteso i terzi per un riposino, quattro chiacchere in compagnia e foto di rito. E poi via su per Collefertile. Purtroppo anche questa volta il maltempo ha scombussolato i piani iniziali. Infatti, arrivati in cima (con non poca fatica da parte di qualcuno, ma complimenti per avercela fatta - mi riferisco a Pietro Bagiardi e a Beppe Barletti al debutto con il gruppo) un cielo molto più grigio che in partenza e alcune gocce portate dal vento, convincono ad una marcia indietro il gruppo che nel frattempo si era ricompattato. I primi, infreddoliti per l'attesa, avevano aspettato gli ultimi. Finalmente. E allora giù in direzione Menghino. Bellissimo mangia e bevi tra single track nel bosco e più di un piede a terra nelle discese più impegnative e tecniche. Sembra che solo l'intrepido Cima abbia cavalcato la sua Specialized anche nella discesa più ripida e tecnica mentre tutti gli altri hanno messe piede a terra. Complimenti alla grande bici e al biker. Prima di arrivare a San Cresci, ultimo imprevisto di giornata con foratura di Beppe. E mentre tutti chiaccherano e si riposano, ecco che è solo il capitano ad aiutare ad effettuare la riparazione. E poi si dice che i gregari vengono sempre in aiuto del capitano. Mi sembra che mancava solo un bel panino al prosciutto e del buon vino e poi sarebbe stata una bella merenda in compagnia! Rientro con discesa di Madonna della Febbre e poi ciclabile da Rabatta a Borgo (che è migliorata). La prossima settimana gruppo non al completo per la mancanza del sottoscritto, Borg, Cima, Gigio, Tommi che con altri amici vanno in gita a Siviglia. A Carlo, unico consigliere sul campo, l'onore e l'onere di guidare l'allegra brigata.
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Post n°251 pubblicato il 18 Aprile 2010 da ginolozar
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Post n°250 pubblicato il 18 Aprile 2010 da ginolozar
... E questa crea molta indecisione nel gruppo dei partenti ridotto a dimensioni invernali (10 unità, quelli in foto più Gigio, Giampa e Tommi). L'indecisione porta il gruppo in direzione Luco ma una violenta acquata in località Le Pergole ci fa ripiegare in direzione opposta. Valdastra. Arrivati in prossimità del bivio, inizia a far capolino un tiepido sole. Ascesa impegnativa verso la Tassaia e qui, dopo aver reso omaggio ai calzini vintage (?!? teribbbili !!!) di Gigio, lui abbandona il gruppo mentre il resto procede impavido in direzione Montesenario. Bella ascesa e arrivo al Santuario dopo non poca fatica. A quel punto il freddo inizia a farsi sentire e allora, giù subito in discesa verso il Mulinaccio imboccando un nuovo sentiero conosciuto da Piero. Conosciuto? All'inizio non direi proprio. Abbiamo provato diverse direzioni al primo bivio e finalmente, su indicazione sicura di Tommi, abbiamo imboccato la strada giusta. Ma onore a Piero per il suggerimento. Arrivo al Mulinaccio e deviazione per le Salaiole con rientro a Borgo sotto un cielo sempre più plumbeo. Ma, per fortuna, senza acquata finale. Ci è bastata quella iniziale! |
Post n°249 pubblicato il 18 Aprile 2010 da caffeine4
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Post n°248 pubblicato il 14 Aprile 2010 da ginolozar
Era tutto l'inverno che Rolando premeva per andare a Legri ma dovevamo attendere perché è sempre un giro da 3 ore che non può essere fatto nei pomeriggi invernali. Devo dire che è un bel giro. Anche se con troppo "asfalto". Infatti bisogna arrivare al bivio del Carlone e poi iniziare la salita che porta in cima al crinale alle 4 strade. Da lì, giù in picchiata verso Legri per una discesa sconnessa che si fa sempre più stretta e ingombrata da varie frane. Alla fine, in vista del fiume, arrivo a Legri. Rifocillamento alla fontana del paese e poi direzione lago. Subito prima del lago, svolta a sinistra e inizio del tormento. Infatti è qui che inizia una salita con pendenze molto impegnative (qualcuno ha detto tipo Frassineta ma credo abbia esagerato); quasi 5 km di ascesa, all'inizio in mezzo agli olivi per poi salire sempre più verso la sommità del bosco. Fondo stradale abbastanza agevole e, finalmente, arrivo sul crinale in prossimità di Paterno. Rapida discesa verso Paterno e poi ancora "asfalto" attraverso Vaglia, San Piero, Cardetole, Borgo. Gruppo numerosissimo con record di partecipanti (16) nonostante la cena abbastanza pesante della sera prima. Il nostro Giampa aveva preparato un ottimo bollito con quantità industriale di lampredotto. Non ci siamo fatti mancare i tortellini e sul finale ottima degustazione di formaggi offerta da Gigio. Il tutto bagnato da ottimo vino! Ultima annotazione: giornata splendida di sole con temperature molto gradevoli. Prima uscita in completo estivo con relativa abbronzatura "ciclistica". Anche se qualcuno sembrava essere ancora in pieno inverno (Tommi e Pietro Bagiardi). Ragazzi l'inverno è finito, potete scoprirvi altrimenti rischiate di essere gli ultimi anche nell'abbronzatura!!!
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Post n°246 pubblicato il 05 Aprile 2010 da ginolozar
La Pasqua riporta il gruppo ai fasti di un tempo per quanto riguarda il numero dei partenti. La foto ne è un esempio anche se a quel punto avevano già abbandonato in 3 (Gigio e i due Pietri). Dopo una buona parte della ciclabile lungo Sieve, ancora in fase di approntamento, salita verso il lago di Montelleri per arrivare alla Caselle. Da lì direzione le Buche e svolta a destra quando inizia l'impegnativa salita che porta in Castellina. E' dopo il primo Km di salita che si registra l'abbandono dei tre di cui sopra. Arrivati al bivio per la marroneta, discesa ripida e svolta a destra verso l'acquedotto per poi scendere direttamente dentro Gattaia. A quel punto, con qualcuno già provato dalla fatica di un'ennesima pedalata su un terreno reso difficile a causa del fango, svolta a destra e inizio salita della panoramica che porta al bivio per Grezzanello. E, arrivati qui, pochi temerari si inoltrano in questo ultimo strappo. A metà salita il capitano sprona Carlo e Cicci fermi a ricordare i bei tempi passati in vacanza ai Caraibi e, una volta in vetta il gruppo si ricompone soddisfatto per l'ascesa riuscita. Ma è qui che si nota quanto la durezza dello strappo abbia provato Zio B che arriva imprecando. Si scopre poi che le imprecazioni sono dovute al pareggio subito dalla viola in quel di Parma. Discesa nel bosco verso la panoramica e imboccata la discesa delle Ville arrivo a casa in scioltezza (o quasi) dopo 40 km molto movimentati. |
Post n°245 pubblicato il 31 Marzo 2010 da ginolozar
Fiduciosi e pimpanti per la prima uscita di primavera, un improvviso acquazzone poco prima della partenza mette in forse la pedalata degli amici del sabato. Per fortuna, tutto si placa pochi minuti prima del via e, titubanti per il cielo plumbeo, il gruppo si avvia in direzione Monte Calvi. Prima asperità (?) di Fagna, superata la quale notiamo un gruppo di caprioli che ci osserva perplessi come a dire: "siete sicuri di quello che fate?". Continuando sulla via, attraversiamo il Golf, poi lo aggiriamo fino ad imboccare la via di Gabbiano per arrivare a Sant'Agata. Mangia e bevi in direzione Lumena per dirigersi verso Galliano e finalmente imboccare la via di Spazzavento che porta su a Monte Calvi. Arrivati circa a metà della salita ecco le prime defezioni (Gigio e Tommi). Si prosegue su un terreno sconnesso che piano piano diventa sempre più fangoso. Arrivati quasi alla vetta, deviazione a sinistra per discendere verso le Madonnine e Monte Poli. Ed ecco che ci ritroviamo a spingere la bici in mezzo al fango. Consolazione è che proprio tutti la spingono, anche quelli che fino ad allora si erano fatti belli in testa al gruppo. Inizia la discesa ed è a questo punto che l'impavido Cima si butta giù bucando anche il bivio per le Madonnine. Arrivati al bivio, il gruppo tergiversa, aspetta ma del Cima non si ode eco. Quindi, avanti con la foto di rito per poi discendere a Monte Poli. Sosta rifocillatrice alla chiesa e nuovo tentativo di ritrovare il disperso iniziando a ritroso l'altro sentiero che riportava al bivio precedente. Ma del disperso nessuna traccia. Solo più tardi si viene a sapere che la velocità della discesa lo aveva portato direttamente a casa. A quel punto il gruppo riprende il percorso dell'andata per raggiungere la meritata sosta caffé in quel di Borgo. Da notare la notevole andatura tenuta al rientro che fa sfilacciare il gruppo. Ma, a questo punto, sorge spontanea una domanda: perché i primi Km sono fatti sempre ad una andatura da "merenda" e gli ultimi Km a tutta? Non sarebbe meglio partire un po' più "sostenuti" (visto che c'è sempre chi ha fretta di rientrare) e tornare un po' più tranquilli (pregustando già la merenda)?
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Post n°244 pubblicato il 21 Marzo 2010 da caffeine4
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Post n°243 pubblicato il 21 Marzo 2010 da caffeine4
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Post n°242 pubblicato il 21 Marzo 2010 da caffeine4
COME AVREBBERO DETTO NELL'ANTICO LA PECORELLA SMARRITA E' TORNATA NEL GREGGE.....e' si finalmente alberto ha riniziato a pedalare in compagnia dei sui compagni, finite le nevi da spalare e' tornato in forma a calpestare le mote dei sentieri mugellani e ieri ce ne erano da scansare, solita partenza da casa borg in direzione sagginale per cominciare subito una intesa salita da san quirico dove avveniva una intesa selezione come al solito capeggiata da rolando un uomo perennemente in forma ,la meta e' quella della bottega di montegiovi e allora una volta giunti all'imbocco della strada per collefertile ci adentravamo in un bellissimo sentiero all'interno del bosco per rientrare sopra la salita della rocca e da li salivamo a casa salvini. Qui iniziavano i primi rientri borg cima l'ospite brunelli gigio cicci e alberto (ROLANDOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) il resto della compagnia proseguiva giungendo dopo varie e faticose arrampicate su sentiero sempre piu motoso e varie ruspe da scansare all'ambita meta caffeino e conseguente sosta di ripiglio. ripartenza con suggerimento del mitico paolo in prestito dai namici dal quale abbiamo sempre qualcosa da imparare per un bellissimo rientro in discesa per ritovarci selle cime di briccina attraverso monte acuto e con il capitano fermato da foratura (ciccio un ci pigliare di pelle mele i liquido nelle toubless e ci va messo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)ripartenza in direzione sagginale e rientro a borgo. uscita direi molto nervosa e particolarmente faticosa, da segnalare la sfida da rabatta lanciata a carlo con traguardo parcheggio nuovo viale kennedi persa dal "ragazzo" o per meglio dire da entrambi con il solito rolando che in solitaria e senza faticare ci superava incitandoci.... ma carlo i che tu dici s'abbatte? Gruppo folto e capitano sempre presente a sabato bucaioli!!!!! |
Post n°241 pubblicato il 16 Marzo 2010 da ginolozar
Questa volta chi c'è c'è! Basta ci sia il padrone di casa! Infatti Giampa ci ha invitato per una cena a casa sua VENERDI' 9 APRILE. Cena a base di lampredotto e bollito vario. Date conferma. Grazie. P.S. Il capitano sente sempre di più la fiducia del gruppo, quindi scordatevi dimissioni o nuove elezioni prima dell'autunno! |
Post n°240 pubblicato il 16 Marzo 2010 da ginolozar
Immagini la vecchia romanica che da Barberino sale a Montecarelli come una di quelle belle strade consolari che conservano il loro antico fascino. Ed invece ti ritrovi su un'erta d'asfalto che sembra il G.R.A. con tanto di traffico annesso. E' così che si presentava il primo chilometro dell'ascesa della vecchia romanica a Barberino sabato scorso. Era da tempo che non la salivamo, ma abbiamo avuto una brutta sorpresa. Per fortuna, l'asfalto è finito presto e ci siamo inerpicati su per il sentiero lambito dalla neve. Il centro era sgombro ma non ci ha lasciato indenne da acqua e fango. Arrivati a Montecarelli avevamo anche cambiato colore alla divisa sociale (causa fango). Già in precedenza, più in basso, tra Galliano e Le Maschere, ci eravamo proprio impantanati! Lì, la mota ti si attaccava ovunque e vi lascio immaginare i commenti all'indirizzo dell'ideatore del percorso (il sottoscritto). Partiti numerosi da Borgo in direzione San Piero, Bosco ai Frati, Galliano, Le Maschere, il gruppo, forte di 12 unità, si disgregava dopo le prime avversità motose. Da segnalare la novità Pietro Bagiardi che, con una bellissima specialized, si unisce al gruppo del sabato. Benvenuto! Ed è lui che, insieme a Gigio e Tommi, abbandona per primo il gruppo tornando indietro dalle Maschere. Al bivio di Moriano, altro abbandono (Giampa). Ultimo abbandono a Montecarelli (Cima, Piero, Maurizio B.). I 5 impavidi (locomotiva Rolando, Cicci, Carlo, Borg e il sottoscritto) contnuavano su per Santa Lucia, deviazione per Panna e poi Castellana. Salita dura ma mitigata dallo stupendo paesaggio semiinvernale con il bianco della neve ai lati e un cielo terso sopra di noi. Dopo un breve rifocillamento in località Marcoiano, discesa verso S.Agata, poi Gabbiano, S. Piero e infine rientro a casa dopo 52 km. In questa giornata di risveglio dal letargo invernale, spicca l'intraprendenza di Carlo che fin dalle prime battute guida il gruppo con piglio sicuro e autoritario. Sta studiando da capitano! Salvo poi perdersi ad un bivio che più facile non si può: quello di Galliano. Pedala Carlino, pedala..... |
Post n°239 pubblicato il 07 Marzo 2010 da caffeine4
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Post n°238 pubblicato il 07 Marzo 2010 da caffeine4
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Post n°237 pubblicato il 07 Marzo 2010 da caffeine4
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Post n°236 pubblicato il 02 Marzo 2010 da rush1000
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Post n°235 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da ginolozar
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Post n°234 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da ginolozar
Vediamo se parlare di magnare riesce a ridare vitalità a questo blog che ormai è in letargo da tempo. VENERDI' 12 MARZO CENA A CASA DI GIAMPA A BASE DI LAMPREDOTTO. CI SIETE? Vi interessa anche sapere dove siamo andati nell'ultimo giro sabatino? Percorso sconosciuto ai più che grazie a Paolo (quelli della domenica) abbiamo imparato a apprezzare. Direzione Vicchio, poi salita verso Casole. Primi lamenti perchè troppo asfalto e strada bianca. Niente fango? Non è divertente. Intanto Rolando si ferma per rottura della catena. Il retrogruppo continua, tanto la locomotiva ci riprende. Ed infatti, dopo nemmeno 1 km in salita, eccolo più pimpante di prima. Arrivati in cima alla salita di Casole, svolta secca a destra e su per il bosco in direzione Maioli. E puntualmente ecco accontentato chi chiedeva il fango. Ma la bici si sporca poco, al contrario si sporcano molto le scarpe a causa di tratti in salita da fare a piedi spingendo la bici. Colpa del poco allenamento. Arrivati alla sommità, discesa verso Maioli attraverso un single track impegnativo ma divertente. Attraversamento di fitta boscaglia, marruche e pruni e, udite udite, guado con molta acqua corrente. C'è chi si ferma a lavare scarpe e immergere la bici nell'acqua per darle una parvenza di pulito. Arrivati a Maioli, discesa verso Vicchio con gruppo molto sgranato. Una nota di demerito alla testa del gruppo: al bivio dell'Arsella era logico aspettarsi e ricompattarsi. Ma la testa del gruppo ha tirato dritto. Non è che stiate prendendo il puzzo dei domenichini? P.S. Prima della sosta caffè, arrivati a Borgo ecco da una finestra apparire, quasi in versione mistica, l'ex capitano Conte che "benediva" i compagni. La risposta è stata: rimonta in sella!!!! |
CLASSIFICA CRONO COLLA 2010
FOTO DEL MESE
GALLERIA IMMAGINI
AREA PERSONALE
FILM DEL MESE
Il grande Piero Didona all'arrivo
della Decima edizione della
CronoScalata della Colla, 2007
Inviato da: laposcout
il 17/03/2013 alle 21:03
Inviato da: laposcout
il 06/01/2013 alle 20:59
Inviato da: laposcout
il 07/12/2012 alle 19:05
Inviato da: laposcout
il 02/12/2012 alle 22:59
Inviato da: laposcout
il 02/12/2012 alle 22:55