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L’amicizia morbosa con l’altro sesso comporta l’addebito della separazione

Post n°34 pubblicato il 06 Novembre 2012 da RiscattoAnticipato
 
Foto di RiscattoAnticipato

Attenzione cari coniugi! La tipica affermazione “è soltanto un’amica/o” è cosa ormai nota.

Ma se questo “amichevole vincolo” dovesse divenire troppo stretto, potrebbe soffocare la vita coniugale, portando ad una richiesta di separazione con addebito.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione in una recente sentenza. Nello specifico, la Suprema Corte era stata chiamata ad esprimere il proprio giudizio circa la decisione presa dalla Corte d’Appello di Cagliari.

La sentenza d’Appello, infatti, aveva definito legittimo l’addebito della separazione coniugale al marito sessantenne. Tale decisione era stata raggiunta dopo aver ascoltato le parti ed aver scoperto che l’uomo aveva in piedi un rapporto di “amicizia” molto forte con un’altra donna.

L’affetto -amichevole s’intende- per la donna, era talmente forte da spingere l’uomo a non accettare di festeggiare nemmeno le feste familiari (come il Santo Natale) se non era contemplata la presenza “dell’altra”.

Ebbene tale comportamento esasperato è stato giudicato dalla Corte d’Appello come valido motivo per richiedere l’addebito della separazione. Questa affermazione è stata confermata anche dagli Ermellini, che hanno rilevato nel comportamento del coniuge le basi di un adulterio apparente.

L’unione coniugale, infatti, è stata compromessa dall’intromissione constante e reiterata della donna nella quotidianità familiare e, così come confermato da molti testimoni, questo rapporto morboso aveva portato il marito a cambiare atteggiamento nei confronti della moglie.

Per giunta, nel momento in cui la moglie ha fatto presente all’uomo il suo disaccordo circa questa frequentazione, chiedendogli di porre fine al rapporto di amicizia, egli ha soddisfatto la legittima richiesta, ma soltanto all’apparenza.  La dura realtà emersa in seguito, infatti, ha dimostrato che l’uomo ha invece continuato a mantenere vivo il rapporto con l’altra donna, perseverando a godere della sua compagnia in modo segreto.

Su queste fondamenta quindi si sono basate le riflessioni della Corte di Cassazione, che hanno ravvisato le peculiarità di un adulterio apparente.

In effetti, quale rapporto d’amicizia può essere talmente forte da giustificare anche l’accettazione della separazione dalla propria moglie? Come si può scegliere di mettere a repentaglio una vita coniugale, fondata magari su molti anni di convivenza, sulla nascita di figli, sulla condivisione di gioie e dolori, tutto per una semplice amica?

Per quanto l’amicizia possa essere un sentimento dalle nobili radici e, nonostante se ne riconosca la fondamentale importanza nella vita sociale di ogni essere umano, non si può non concordare con la decisione della Corte di Cassazione. Il rapporto con la propria famiglia è assolutamente prioritario e un tale vincolo di amicizia ha tutte le caratteristiche per far pensare ad un adulterio, seppur apparente.

Fonte: www.tgcom.mediaset.it

 

 
 
 

Quali sono i nemici dell'erezione?

Post n°33 pubblicato il 31 Ottobre 2012 da RiscattoAnticipato
 
Foto di RiscattoAnticipato

Gli esperti riuniti in un congresso sulla sessuologia clinica hanno stilato una "lista nera"

A sorpresa, anche un'abitudine all'apparenza salutare come una pedalata, può essere un'insidia per l'erezione e ostacolare la normale attività sessuale maschile. Gli esperti, riuniti nel congresso sulla sessuologia clinica "Nuove prospettive, attualità della clinica medica, enigmi della società contemporanea" all'Ordine dei medici di Roma, hanno stilato un elenco dei nemici dell'erezione.

La lista nera:
La cocaina 
Molti giovani infatti ne fanno uso per migliorare le prestazioni sessuali, senza sapere che l'abuso di questa sostanza può portare a fibrosi muscolare che, nella più grave delle ipotesi, sfocia in impotenza.

Il ciclismo
Causa disturbi di erezione e a livelli agonistici aumenta esponenzialmente il rischio di infertilità. La bicicletta olandese, con sellino alto, è l'unico modello "consentito". 

Alcool, fumo e obesità
Noto, ma conviene ribadirlo, mettono a rischio la funzione erettile.

Diabete
Fino al 75 per cento dei diabetici, va incontro a disturbi di erezione.

Ipertensione

Il 70 per cento degli ipertesi subisce la stessa "sorte".

Patologie cardiovascolari
Il 54 per cento degli uomini colpiti da questo tipo di malattie ha difficoltà sotto le lenzuola.

Francesco Sasso, urologo dell'Università Cattolica di Roma dichiara: "E' molto importante la prevenzione. Per esempio per il tumore alla prostata, in forte aumento tra i giovani, a causa del quale un paziente può subire un abbassamento del desiderio sessuale del 50 per cento, fino ad arrivare a soffrire di anorgasmia. Anche la tiroide può provocare disturbi di erezione ma curandola in modo adeguato, viene ripristinata una normale attività erettile".
 
 
 

"Telefonini peggio della tavoletta wc". Ecco l'oggetto più sporco del mondo

Post n°32 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da RiscattoAnticipato
 
Foto di RiscattoAnticipato

Tavoletta del water, vasca da bagno, spugna da cucina, lavandino, interruttori della luce, carrello della spesa, soldi. Che cos'hanno in comune tutte queste cose? Sono nella classifica degli oggetti più sporchi. Ma al primo posto della graduatoria c'è un altro oggetto: il telefonino. Secondo i risultati di una ricerca americana nel 95% dei cellulari ci sono batteri, tra cui lo Staffilococco. "E' a contatto con le mani, la bocca e viene spesso tenuto in tasca". Simbolo della tecnologia e della comunicazione, ma anche portatore di sporcizia e infezioni. I maniaci dell'igiene forse cominceranno a inviare sms con i guanti...

Sì, perché i modernissimi cellulari battono perfino la famigerata tavoletta del water. Secondo lo studio pubblicato sul Wall Street Journal, i cellulari nascondono una quantità di batteri superiore alle banconote, interruttori della luce e tastiera del computer. Ecco che cosa scrivono gli studiosi: "Lo stretto contatto con le mani sporche, la vicinanza con la bocca, l'abitudine di tenere il telefonino in tasca, fanno si che il proliferare dei germi sia cosa abbastanza agevole".

Nel 95% degli apparecchi, riporta il Giornale, si sono riscontrati diversi batteri, tra cui il famigerato MRSA (stafilococco aureo), superbatterio, che è causa della maggior parte delle infezioni ospedaliere degli Stati Uniti. Per quanto riguarda i soldi, un team della Ballarat University in Australia ha scoperto che le banconote non sono poi così pericolose. "Probabilmente ci sono più batteri in un panino che nel denaro usato per comprarlo", la conclusione.

Fonte: www.libero.affaritialiani.it

 

 
 
 

Il decalogo del ciclista urbano

Post n°31 pubblicato il 23 Ottobre 2012 da RiscattoAnticipato
 
Foto di RiscattoAnticipato

In movimento, ma sempre con stile.

In bicicletta, ma con stile. Le due ruote non sono solo un mezzo di trasporto ecologico e salubre, ma anche trendy e decisamente modaiolo. A patto di viverlo con lo spirito giusto. Che, secondo alcuni, richiede anche una certa quota di snobismo. Tanto che arriva ora un vero e proprio decalogo per "il bravo ciclista urbano", il quale non può esimersi dal trasmettere agli altri utenti della strada un'immagine di fascino e bellezza, anche a costo di apparire un po' superbo e superiore. 

I "10 comandamenti del bravo ciclista urbano", sono un'iniziativa del  seguitissimo sito specializzato Bicisnob, una sorta di versione italiana del famoso "Bike Snob" di New York. Le biciclette in città, del resto, sono diventate  una specie di mania: si calcola che circa sei milioni di persone in Italia si spostino quotidianamente proprio a pedali. Il decalogo di Bicisnob, che per fortuna ha carattere semi-serio, dunque arriva a proposito: l'importante è ubbidirgli ciecamente. 
 
I DIECI COMANDAMENTI DEL BRAVO CICLISTA URBANO
 
1) Abbigliamento. Tassativamente bandite gonne e pantaloni multitasche così come le casacche catarifrangenti e altri gadget che fanno tanto dipendente Anas. Gli abiti devono essere informali, ma senza rinunciare all'eleganza. Insomma, scendendo di sella non si deve sfigurare a cena o all'aperitivo in compagnia. Insomma, "siate cool e controfighetti".
2) Relazioni sociali. "La capacità di rimorchiare deve apparire innata e straordinaria. Se vedete uno strafigo/strafiga che cammina per strada puntatelo/a e chiedetegli un'informazione qualsiasi. Quando possibile, inoltre, datevi appuntamento agli incroci più trafficati con un vostro amico/a, facendo sembrare l'incontro fortuito e trasformando l'ingorgo in un drive-in con vista sul bacio più appassionato del secolo".
3) Sudore. E' rigorosamente proibito. La pelle deve essere fresca e rilassata, il viso asciutto e tonico per esprimere la leggerezza della pedalata. Chi soffre di sudorazione eccessiva deve mascherarla. Un espediente può consistere nell'utilizzare capi tecnici con finte macchie di fango in modo da far credere di essere reduci da una maxi escursione nei boschi. "Il sudore diventerà segno di una straordinaria forma fisica". 
4) Respirazione. "Vietato respirare a bocca aperta, mostrare affanno o spossatezza. Anche se vi stanno esplodendo i polmoni è imperativo conservare un certo aplomb. 
5) Espressione. "Sorridete con intelligenza, senza inciampare in sguardi beoti. Il volto deve comunicare serenità, spensieratezza, compiacimento. Dovete incutere invidia".
6) Sorpassi. "Sorpassare un'automobile è la cosa più normale del mondo.  Dimostratelo, compiendo l'operazione con naturalezza". Proibito invece indugiare con sguardo beffardo verso il finestrino delle auto. Tirate avanti dritti e fieri senza curarsi di chi è impantanato nel traffico.
7) Generosità. "La vostra superiorità deve rendervi più generosi e disponibili verso il prossimo. Ad esempio, pur essendo privi del parabrezza, potete dispensare mance ai lavavetri al semaforo".
8) Gentilezza. Fermatevi con ostentazione davanti alle strisce pedonali e sorridete a chi attraversa. Poi manifestate complicità con il pedone e scuotete il capo per redarguire con un cenno l'automobilista arrogante che non dà precedenza sulle zebre.
9) Meteo. "Mostrate di apprezzare, senza esagerare, i repentini cambiamenti meteoclimatici. Utilizzate uno scroscio di pioggia improvviso per lasciar intravedere intriganti trasparenze o per esibire muscoli bestiali sotto pantaloni resi attillati dall'acqua.
10) Rapporti con i motorizzati. "Mai dare confidenza agli automobilisti, mai reagire a provocazioni, a colpi di clacson, a urla e a offese".
 
Infine, imperdibile la morale conclusiva: "L'automobilista non esiste, è solo un componente di una macchina. Esistete solo voi, meravigliosi ciclisti urbani". 
 
 
 

Un genitore su sei non legge la favola della buonanotte ai figli

Post n°30 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da RiscattoAnticipato
 
Foto di RiscattoAnticipato

I piccoli passano il triplo del tempo a guardare la tv rispetto alla lettura. E prima della nanna guardano tv o stanno al pc

Non si legge mai abbastanza durante l’infanzia: né nei pomeriggi, né prima di andare a dormire. Ma nemmeno mamma e papà hanno tempo per farlo. E anzi, secondo una ricerca inglese appena pubblicata, un genitore ogni sei non ha mai avuto un momento per raccontare una favola della buona notte. Questo perché, sempre secondo lo stesso studio commissionato dalla casa editrice britannica Pearson, si è troppo impegnati su altro: per i bambini tra gli interessi compaiono primi tra tutti la tecnologia (intesa come uso del Pc, per navigare in internet o giocarvi), le consolle per i videogame, la televisione, cui si dedica il triplo del tempo rispetto al vecchio libro di carta.

 

IL SONDAGGIO – Lo studio della Pearson ha indagato sui comportamenti prima del sonno di genitori e bambini dai due fino agli 11 anni di età. Un campione composto da duemila genitori e da 400 insegnanti inglesi della scuola dell’obbligo. Rispetto all’età del campione analizzato, si tratta di un momento delicato in cui ancora sono padre e madre, o chi mette a letto i piccoli, a guidare le scelte del figlio, consigliando un’attività, da fare insieme o in solitudine. E il dato più eclatante è che – certo per motivazioni personali diverse, su cui la ricerca non ha indagato – un genitore su sei ha dichiarato di non trovare il tempo, la voglia o l’energia per leggere qualche pagina di un libro o una piccola fiaba ai figli prima della nanna. Un trenta per cento del campione intervistato invece ammette di dedicare alla lettura serale con i pargoli solo un giorno alla settimana. Mentre i piccoli, prima del riposo notturno, passano il loro tempo a giocare con videogame, su consolle o su Pc, e a guardare la tv. Nello specifico, la media dei genitori intervistati ha dichiarato che i loro figli passano circa un’ora e mezza al dì davanti allo schermo del televisore, poco più di 40 minuti con i videogiochi, mezzora circa su internet (su questo dato non è possibile sapere se da soli o con la compagnia di un adulto a sorvegliare).

LIBRO? COSA DA GEEK – Interessante anche il contributo dato dagli insegnanti alla ricerca: le maestre e le professoresse interpellate hanno raccontato come in ambiente scolastico l’ammettere di essere avidi lettori, o uscire da scuola con un romanzo sottobraccio, venga percepito come cosa da geek, “sfigati”, presi in giro dai compagni. Ma al di là della percezione degli studenti, gli stessi docenti rivelano che in concomitanza con lo scarso interesse alla lettura nell’infanzia si registrano cali nella capacità di concentrazione e attenzione all’inizio della scuola media. E come in generale la mancanza di una cultura della lettura per puro piacere tra le mura domestiche stia danneggiando il rendimento scolastico dei piccoli.

Fonte: www.corriere.it

 
 
 
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Un blog di: RiscattoAnticipato
Data di creazione: 28/08/2012
 

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