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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO

Post n°97 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

ANCORA SOGNATO DI LEI

Era Angela, certo,

ma non lei,

un viso tutto diverso. Era lei

perché io lo dicevo, e dicevo:

"Ma cos’hai fatto?". Eppure

gioivo, nel sogno,

di aver deciso di ritrovarla, di averla

chiamata, affannato a scoprirle

appena una granulosità

accampata nell’occhio

di quell’altra persona che era lei.

LA CARTINA DI TORNASOLE

"È sapere che ci si abituerà,

che inutile è il lutto

che ti sottrae il domani,

il peggio…". E, allora,

non pensarci, sbrigarsi

con le pratiche del cordoglio. Ma

Angela, ancora dopo cinque lustri,

nel mio fondo? È, lo so, inceppamento

cerebrale, abitudine

priva di una veridica

sostanza. Eppure è vero

che è soltanto con lei che a Trieste

potrei tornare senza

residui, da

nulla rimorso e, su tutto,

l’idea di non essere "con lei"

lì, al confine da tutto.

 

 

 

 

Da "Poesie della pensione"

*

Questa nuova stagione (che "si apre"?)

forse più desolata ma tranquilla,

e mi fa gioco, adesso,

l’idea della città randagia, piatta

fra le nebbiole dei mattini…

L’AMICA

"Con la liquidazione" (che parola)

"imbiancherai la casa,

cambierai almeno le sedie" dicevi. Io,

sapendo i miei guazzabugli,

sorridevo, nicchiavo,

anche, a tratti, angosciandomi. E, adesso

che il gruzzolo è arrivato,

come ti sono grato

che non lo dici più, che hai capito

che non basta la quota di speranza

a quel piccolo sforzo.

 

 

 

Da "Oli e acquarelli"

LA DIRIMPETTAIA

Un’argentina, o una cubana bianca

(non necessariamente io furtivo)

dentro il grande rettangolo

della stanza. Ma poi,

una volta per strada,

non era facilissimo decidere,

a parte il supplemento

di fascino di quei

gesti, per quel loro svolgersi lì,

se così preferirla,

ballerina ingaggiata di lontano,

o invece concittadina, a sorpresa

nel nero antro della fruttivendola

come tutti in attesa

fra gli acri odori delle merci e

le verze a terra buttate. Del resto,

come in una bottega dell’Avana.

E l’enigma continua.

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