Creato da raccontiitaliani il 08/02/2011
Racconti Italiani Online - Edizione Virtuale

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
sadurnyLaSuperAletoby50altre_veritamaurizio.saricaLa_Gabrielasuperego82davekunLadyBikerGnusarascrittricecriveronachiaracarboni90brici_asemprepazzales_mots_de_sable
 

Ultimi commenti

 
Bella la poesia su Antiparos!
Inviato da: chiaracarboni90
il 31/05/2011 alle 11:36
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« RACCONTI ITALIANI ONLINE...RACCONTI ITALIANI ONLINE... »

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO

Post n°98 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

VIAGGIO

Anche le biancorosse

ragazzine all’unisono

cromatico e di modi,

che servivano ai tavoli

della CAMST appena fuori

la stazione di Mestre;

i taxisti allineati

nel sole, lungo il marciapiede, i

gomiti ai finestrini; gli

abitués da una vita, coi minimi

riti confidenziali. Non sono

spariti solo perché con Mariella

riprendo il treno. "Anche

qui" diceva l’amico di una volta

"si vive e si ama".

 

 

 

 

Da "La casa di via Saragozza"

TRASLOCO 1958

La mia rivoluzione

copernicana: aprì le cateratte

all’età delle angosce inesprimibili

e senza chiara origine. Ma c’erano,

nel nuovo bagno, le

buchette per il sapone. Così

non mi parve di perderla, perdendola,

la vecchia casa di via Saragozza.

SFOLLAMENTO

Uscivo da un casermone, a Piticchio.

Una macchina ferma, sul portone,

friggeva. Avevo – io o qualcuno – scordati

su i guantini, di lana blu, a gattini.

Mia proprietà. Ma era

il terzo piano e

così raro a quei tempi avere un’auto.

Tutto premeva intorno a me. Partimmo,

io con dentro, però, un’idea, la prima,

di ingiustizia e di perdita.

*

Solo, a Piticchio, un mattino, nel sole,

treenne problematico,

volevo con un temperino svellere,

buttato a ginocchioni tra due

case strette di vicolo in discesa,

le fondamenta della mia. All’intorno

c’erano, si diceva, "i partigiani

della Maiella": una sciccheria,

pensavo, quasi

con questa stessa parola. Poi, altri

tredic’anni sarebbe

stata ancora, la terra,

senza Angela. Ma

era scritto, con certi

pensieri che, prima ancora di nascere,

era persa.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/racontitaliani/trackback.php?msg=9863864

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963