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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO

Post n°120 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

Folle

Pane. Chiamami pane,

pane, pane, molte volte

dimmi pane.

Perché tu sia a folle in me

la moltiplicazione

dei pani.

 

Astrologica

Se fossi donna non amerei che me stessa

nell'acqua,

se fossi uomo non amerei che la donna

che si ama nell'acqua,

se fossi acqua sarei l'acqua dlla donna

che si ama.

Ma l'uomo è fuoco e soffre,

non è amare d'acqua il suo che basti,

non è l'Oceano che abbraccia la Terra,

alito delle foglie marcite

che nutre le foglie vive.

La donna saprebbe non morire,

non può compiere la sua volontà

perché l'uomo la vide bagnarsi

con le sue compagne, scherzare,

non aver fretta, non percepire il tempo,

non aver bisogno di niente,

non chiedere altro che quello che ha;

e l'uomo fu sbranato dai cani

per averla vista nuda giocare

un giorno sull'acqua.

Perché l'occhio che guarda e s'interroga?

L'uomo è un intruso,

venne con lui il desiderio,

l'acqua e la terra non lo sapevano

quando venne sul vento il fuoco.

 

 

L'anima

Alcune volte ho pensato all'anima

che trattengo come la sabbia

nel risvolto dei pantaloni,

come la terra che non si stacca

dalla suola delle scarpe,

come una macchia di frutta

di stagione: la fragola

nonva più via, nemmeno le ciliegie,

ma la più terribile è la pesca.

Anche i cachi, le mele e le pere

facevano impazzire mia madre,

ma solo l'erba era come la pesca.

Ci si può macchiare anche di pioggia, rimane l'ombra dell'acqua,

una piccola zona più scura.

Dei colori solo l'acqua

diventa odore di muffa:

le stagioni non laciano odore.

Ho cercato d'immaginare

quale parte fdel viso porteremo,

come sarà ftta l'anima,

se avrà un naso, degli occhi, una bocca.

A che serviranno gli altri sensi,

se restano solo colori?

 

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