Creato da habiba1977 il 29/07/2009
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TRE GRADI DI DIGIUNO

 

  

TRE GRADI DI DIGIUNO

Esistono tre tipologie di digiuno: ordinario, speciale e straordinario.

   Mentre il digiuno ordinario consiste nell’astensione dal cibo, dal bere e dalla soddisfazione sessuale, quello speciale nel tenere le orecchie, gli occhi, la lingua, le mani, i piedi e tutti gli altri organi, liberi dal peccato. Il digiuno straordinario, invece, si compie quando il cuore si allontana dai pensieri indegni e mondani e pensa solo a Dio, Grande ed Eccelso. Questo tipo di Digiuno è rotto, quando si pensa a qualcosa di diverso da Dio, Grande ed Eccelso, e l’altro mondo. È rotto anche, quando ci si concentra su questioni mondane, eccetto quelle che conducono a fini religiosi, dal momento che sono rivolti all’altra vita e non a questo basso mondo.

   Chi ha esperienza della vita spirituale, ritiene che sia un peccato preoccuparsi tutto il giorno dei preparativi per rompere il digiuno, perchè quest’ansia deriva da una mancanza di fiducia in Dio e nella Sua promessa di sostentamento.

   A questo terzo grado appartengono i Profeti, i veri santi e chi vive in intimità con Dio. La loro condotta non può essere esaminata dalle parole, perché la loro vera natura si rivela nell’azione, che consiste nel dedicarsi a Dio, Grande ed Eccelso, trascurando tutto tranne Lui. È questo il significato del seguente versetto del Corano: “Di’ o Dio e poi lasciali al loro vuoto chiacchiericcio” (6:91).

 

 

LETTURA DEL CORANO

 

LETTURA DEL CORANO 

 

 

MOSCHEA DEL PROFETA A MEDINA

 

MOSCHEA MEDINA

 
 

 

 
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AISHAH BINT ABU BAKR TERZA PARTE

Post n°14 pubblicato il 21 Agosto 2009 da habiba1977
 
Foto di habiba1977

Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) infatti fu colto dai stessi sintomi che lo prendevano, quando riceveva l’ispirazione divina. Il sudore gli scendeva per il corpo come delle perle, sebbene fosse un giorno d’inverno. Quando il Profeta (pace e benedizioni su di lui) si riprese, si alzò sorridendo e la prima  parola, che disse, fu: “O Aishah! Allah ha dichiarato la tua innocenza”. Poi mia madre mi disse: “Alzati e vai dal Profeta”, ma io risposi “No, non andrò da lui. Debbo ringraziare solo Allah”. In quell’occasione furono rivelati i seguenti versetti del Corano:  “Invero molti di voi sono stati propagatori della calunnia. Non consideratelo un male, al contrario è stato un bene per voi. A ciascuno di essi spetta il peccato di cui si è caricato, ma colui che se ne è assunto la parte maggiore avrà un castigo immenso. Perché, quando ne sentirono parlare, i credenti e le credenti non pensarono al bene in loro stessi e non dissero: “Questa è una palese calunnia? Perché non produssero quattro testimoni in proposito? Se non portano i quattro testimoni, allora davanti ad Allah sono essi i bugiardi. E se non fosse per la grazia di Allah nei vostri confronti e la Sua misericordia in questa vita e nell’Altra, vi avrebbe colpito un castigo immenso per quello che avete propagato, quando con le vostre lingue riportaste e con le vostre bocche diceste cose di cui non avevate conoscenza alcuna. Pensavate che non fosse importante, mentre era enorme davanti ad Allah. perché quando ne sentiste parlare non diceste: “Perché mai dovremmo parlarne? Gloria a Te! E’ una calunnia immensa”? Allah vi esorta a non fare più una cosa del genere, se siete credenti. Allah vi rende noti i Suoi segni. Allah è sapiente, saggio. In verità coloro che desiderano che si diffonda lo scandalo tra i credenti, avranno un doloroso castigo in questa vita e nell’Altra. Allah sa e voi non sapete. Se non fosse per la grazia di Allah su di voi e per la Sua misericordia! In verità Allah è dolce e misericordioso”[1].

L’incidente relativo all’ifk fu una prova molto dura sia per Aishah (che Allah si compiaccia di lei) sia per il Profeta (pace e benedizioni su di lui), che fu colpito nel suo onore attraverso Aishah, la sposa che più amava, la quale però mostrò un carattere ideale nel sopportare le sofferenze e le afflizioni. I credenti dal canto loro reagirono all’episodio della calunnia con molta indignazione, perché pensavano solo il bene della sposa del Profeta (pace e benedizioni su di lui). Ne è un esempio la risposta che Abu Ayyub diede a sua moglie, quando lei gli chiese se aveva udito le calunnie che le persone facevano circolare contro Aishah (che Allah si compiaccia di lei). Egli infatti assicurò a sua moglie che era solo una bugia e poi le chiese se lei stessa avrebbe fatto qualcosa di simile. Quando lei giurò che non lo avrebbe mai fatto, Abu Ayyub le disse: “Ecco! Aishah è anche migliore di te”.

Aishah (che Allah si compiaccia di lei) eccelse nella conoscenza e nella scienza e, per questo motivo, i compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui) erano soliti chiedere la sua opinione riguardo diverse questioni legali. Aishah (che Allah si compiaccia di lei) era interessata ad imparare dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) e memorizzò così tanti dei suoi insegnamenti da divenire una esperta nella trasmissione degli Hadith . Quindi non c’è da meravigliarsi che ha arricchito la giurisprudenza islamica con un quarto delle regole concernenti diverse materie.

Possiamo citare i detti degli studiosi e dei successori dei compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui) che ci provano la vastità della sua conoscenza. Urwah ibn az-Zubayr ci ha tramandato: “Dissi ad Aishah: “Quando penso alla vastità del tuo sapere, mi chiedo come tu l’abbia acquistato. Sei la migliore autorità in materia di Fiqh. Però poi mi dico: “Non c’è nessuna meraviglia dal momento che lei è la moglie del Profeta (pace e benedizioni su di lui) e la figlia di Abu Bakr, che era l’uomo più colto tra i Quraysh. Ma, quando però penso alle tue conoscenze in materia di medicina, non so come rispondere. Così dimmi come l’hai acquisita!” Allora Aishah mi prese la mano e mi disse: “O Urwah! Ogni volta che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) era malato, i medici sia arabi sia non arabi gli prescrivevano dei trattamenti. Per questo ho memorizzato tutte queste nozioni di medicina”.

L’Imam adh-Dhahaby ha affermato: “Non ho mai visto una donna tra la ummah (comunità) del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) o da qualsiasi altra comunità che fosse più colta di Aishah”.

Una volta, quando domandarono all’Imam Masruq la conoscenza di Aishah delle regole dell’eredità, rispose: “Io ho visto i grandi compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui) chiedere ad Aishah riguardo questi argomenti”.

Aishah (che Allah si compiaccia di lei) aveva una memoria molto potente, che le permise di riportare molti Hadith del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Si stima, infatti, che gli Hadith narrati da Aishah siano 2210, di cui 194 sono stati giudicati sahih da al-Bukhari e Muslim.



[1] Cfr. Il Sacro Corano 24, 11-20.

 
 
 
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