Read my mind
"Non ho mai creduto che sia possibile distinguere gli uomini in due categorie, angeli e diavoli. Siamo tutti medi peccatori"
SCRUTINIO SPRINT - Nulla a che vedere con gli intoppi di tante precedenti consultazioni. Per non dire delle più recenti, quelle del 2006, con la lunga notte elettorale contrassegnata da improvvisi rovesciamenti di fronte sull'esito del voto. Lo scrutino delle schede è stato questa volta di una rapidità che non è sfuggita a molti osservatori. Alle 22,30, quindi ad appena sette ore e mezzo dall'apertura delle urne, sono state scrutinate 56.259 sezioni su un totale di 60.048, grazie al flusso continuo di dati dal Viminale.
DIMISSIONI DI BERTINOTTI E BOSELLI- "La competizione per la governabilità", il voto utile "ha prodotto uno svuotamento a sinistra senza che si producesse una crisi della destra che permettesse al Pd di compensarla e quindi di accedere al governo". E' uno dei passaggi dell'analisi di Fausto Bertinotti, commentando a caldo il voto all'Hard Rock Cafè, prima di raggiungere gli studi di "Porta a Porta". La conclusione è che: "E' finita male in tutti i modi", cosa che per Bertinotti dovrà comportare "una discussione nel campo del centro e della sinistra"."La mia vicenda di direzione politica termina qui, purtroppo con una sconfitta. Non cambio la mia decisione di continuare perchè la mia vita è impegnata nella politica". Fausto Bertinotti, come promesso, conferma che abbandona la prima linea di battaglia politica pur non ritirandosi a vita privata. "Proseguirò da militante, nei ruoli che mi saranno dati", ha aggiunto commentando i risultati elettorali. Anche Boselli ha annunciato che lascia la guida del Partito Socialista. Attacca però Walter Veltroni: "Ha spalancato del governo le porte a Berlusconi e gli ha consegnato il Paese per 10 anni". Boselli, commentando i risultati delle elezioni, sottolinea che siamo di fronte "alla più grande sconfitta dal '48 ad oggi. (fonte La Repubblica.it) |
Oggi finalmente si vota. Nella quotidiana rassegna stampa vi propongo un editoriale di oggi di Eugenio Scalfari, fondatore de La Repubblica, dal titolo OGGI POSSIAMO CAMBIARE IL PAESE. Sole e nuvole si alternano nei cieli d'Italia in questi giorni di un aprile che trattiene ancora una coda d'inverno ma preannuncia col verde dei prati e il profumo dei fiori la più dolce stagione dell'anno. Così ci auguriamo che sia anche per la società italiana, appesantita dai tanti fardelli del passato ma desiderosa di riprendere slancio e di lavorare per un futuro meno avaro di speranze e di risultati. Questo diffuso sentimento di delegittimazione che provoca inevitabilmente un'analoga reazione, condizionerà la fase politica successiva al voto? Renderà ancora più arduo governare? Spingerà il vincitore a esercitare vendette e discriminazioni contro i perdenti? Trasformerà l'autorevolezza in autoritarismo seguendo uno schema purtroppo frequente nella nostra storia? La maggior parte degli osservatori indipendenti riconosce a Walter Veltroni d'aver condotto una campagna elettorale misurata e responsabile, senza toni di rissa, senza attacchi scomposti all'avversario, innovativa ed equilibrata sugli impegni assunti con gli elettori. Il timore che si fa strada in queste ore di pausa e di attesa, anche di fronte alle frequenti incontinenze del leader di centrodestra, è che questo clima possa radicalmente cambiare. |
Manca un giorno al voto!! Oggi consueto sabato di riflessione. E per riflettere meglio pubblico alcuni passi di articoli della stampa estera dedicati all'imminente tornata elettorale. LE MONDE - LE RETOUR DE BERLUSCONI? (http://www.lemonde.fr/europe/article/2008/04/12/le-retour-de-berlusconi_1033862_3214.html#ens_id=999907) Si assisterà ad un nuovo episodio del film che l'Italia politica gioca dall'inizio degli anni 1990? Il ritorno al potere di Silvio Berlusconi appare agli osservatori molto probabile dopo il mandato interrotto del centro-sinistra, conseguenza della defezione di una delle piccole formazioni che hanno la pratica di vendere le loro voci al miglior offerente. Tuttavia, questo scrutinio potrebbe portare un cambiamento. Anche se la destra si presenta dietro un fantasma, nella persona di Berlusconi rinvigorito dalla prospettiva d' una nuova vittoria, la sfera politica italiana è in cambiamento. Il rifiuto di Walter Veltroni di allearsi con la Sinistra Arcobaleno rischia di costargli il potere, ma può contribuire a fare progredire il bipartitismo in un paese famoso per le sue coalizioni contradittorie e transitorie. Sarebbe un progresso immenso, che dovrebbe essere consolidato da una riforma della legge elettorale. Il governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi non ha agito in maniera riprovevole. Infatti ha saputo avviare riforme coraggiose che la coalizione precedente, guidata da Berlusconi, aveva trascurato. Ma il ritorno agli affari del "Cavaliere" , l' uomo più ricco d'Italia, non è una buona notizia né per l'Italia né per l' Europa. Ogni volta che ha occupato Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi ha fatto vergogna ai suoi concittadini ed ha ostacolato l' integrazione europea. WALTER VELTRONI, "HOMO DEMOCRATICUS" (http://www.lemonde.fr/europe/article/2008/04/11/walter-veltroni-homo-democraticus_1033526_3214.html) Così si intitola il ritratto che il quotidiano francese francese dedica al candidato del Pd che "ha percorso le 110 province d' Italia, in pullman verde, lontano dalle camice aperte e delle battute prive di gusto del suo avversario politico, l'animale da palcoscenico Silvio Berlusconi. Lo stile di Veltroni è modesto: occhiali da intellettuale, voce ferma e pacata, prudente, raramente sorridente (...) Il nuovo eroe che suscita l'infatuazione popolare è un animale politico appartenente ad un genere molto nuovo per l'Italia: un 'Homo Democraticus' che definisce il suo partito come un partito "non di sinistra ma riformista, di centrosinistra", più vicino al modello americano o alla terza via di Blair che al socialismo europeo: "Un partito democratico americano all'italiana". (da Repubblica.it) EL MUNDO - EL SONADOR PRAGMATICO (http://www.elmundo.es) Il ritratto dedicato da 'El Mundo' al leader del Pd si intitola "Il sognatore pragmatico". "Per i suoi sostenitori è un uomo flessibile ed elastico. I suoi detrattori, tuttavia, lo accusano di essere ambiguo e prudente. Ma a 52 anni ...non ci sono dubbi del fatto che Walter Veltroni è uno dei pochi politici ancora in grado di illudere in qualche modo il disgustato elettorato italiano di centrosinistra". Il quotidiano ricorda che Veltroni non è mai stato candidato a guidare il governo. Anche a Silvio Berlusconi il sito del quotidiano spagnolo dedica un breve ritratto. "Più vite di un gatto", è il titolo dell'articolo sul leader del Pdl. "Qualunque altro paese sviluppato sarebbe sotto shock davanti alla prospettiva di veder salire al potere per la terza volta non consecutiva in due decenni lo stesso uomo. Ma l'Italia, un paese che vive al ritmo di quasi un governo l'anno dalla fine della seconda guerra mondiale -osserva El Mundo- non si sorprende più di nulla". (da Repubblica.it) NEW YORK TIMES - BERLUSCONI, RUNNING AGAIN, IS NO LONGER PROMISING "ITALIAN MIRACLE" Il New York Times dedica oggi un ampio articolo alle elezioni italiane, titolando "Berlusconi si presenta ancora, ma non promette più il miracolo italiano". Berlusconi non promette più miracoli per un'Italia sempre più bloccata, scrive oggi il New York Times. Rimangono le "pagliacciate", come quando ha finto di morire dopo aver mangiato una mozzarella, "ma oltre ai denti superbianchi, molti dei tratti distintivi di Silvio Berlusconi sono spariti". "Non vi sono più le grandi promesse, l'Italia, sembra dire, è così malata che nemmeno il potente Berlusconi è sicuro di poterla curare".(da Repubblica.it) TIMES - SILVIO BERLUSCONI SCORES OWN GOAL BY INSULTING FRANCESCO TOTTI (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article3729646.ece) "Con la vittoria alla sua portata alle elezioni italiane di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti" durante il comizio davanti al Colosseo, scrive oggi il Times di Londra in un articolo sulle elezioni di domani. Berlusconi era partito bene, ottenendo applausi quando aveva detto che il Pd non era altro che il vecchio Pci. Ma poi, nota il quotidiano, il suo annuncio dell'ingresso di Ronaldinho al Milan è stato accolto da fischi e Berlusconi "ha peggiorato le cose attaccando Totti". 'Una vittoria elettorale di Silvio Berlusconi farebbe forse piu' notizia e magari sarebbe più divertente, ma non c'è alcuna garanzia che se lui andasse di nuovo al potere l'Italia vedrebbe i miglioramenti di cui ha bisogno. Il Paese deve perseguire le riforme con ferma determinazione e rinnovato vigore. Gli italiani farebbero bene a votare per Walter Veltroni, il diavolo che non conoscono, piuttosto che per un diavolo che già hanno sperimentato". Si conclude così, con un esplicito appello al voto per il Pd, l'editoriale del Times. (da Repubblica.it). |
Mancano due giorni al voto. Oggi si chiude la campagna elettorale. Ieri è stata la volta dell'alleanza elettorale del PDL al Colosseo a Roma in un'atmosfera imbarazzante, con poca gente (gli organizzatori parlano di 40mila persone), un flop incredibile taciuto dai principali organi di informazione che purtroppo non si sono arresi di fronte all'evidenza di una chiusura di una campagna elettorale di un candidato premier per niente partecipata (il leader de La Destra, Storace, ha parlato di flop clamoroso: "Al massimo 5mila persone"). Questa sera invece toccherà al Partito Democratico a Piazza del Popolo a Roma. Dopo i successi di Napoli, Bologna e Milano (gli organizzatori parlano di 100mila persone) il tour elettorale di Veltroni, che ha toccato 110 provincie italiane ricche di entusiasmo nell'Italia Viva (questo il messaggio sul pullman verde del viaggio elettorale), che si conclude nella capitale dove si attende una sorpresa dall'America (forse un messaggio video di Obama). Ho assistito in prima persona ad un comizio di Veltroni alcuni giorni fa ed è stato davvero entusiasmante ed emozionante. Una piazza gremita che ha ascoltato le parole semplici con cui il leader PD spiegava le proposte per cambiare rotta al nostro Paese. Un discorso durato circa un'ora, in cui solo cinque minuti sono stati dedicati al "leader del principale schieramento avverso" che poi sono stati ripresi dai media ,mentre il restante tempo è stata un'immersione pacata nella realtà italiana e dei suoi tanti problemi che l'affliggono, rivolgendosi soprattutto ai giovani, quei tanti giovani che affollavano la piazza con bandiere e cartelli con lo slogan SI PUO' FARE e sono la vera forza di questo partito su cui il leader ha scommesso tanto. E'dunque tempo di cambiamento. Di un'Italia che ha bisogno di una persona seria al governo, non un barzellettiere che fa gara con se stesso alla battuta più grossa come se partecipasse a LA SAI L'ULTIMA? L'Italia si merita di più di un candidato che loda Vittorio Mangano, definendolo un eroe mentre - Cinque volte arrestato per assegni a vuoto, truffa, traffico di droga, "testa di ponte della Mafia al Nord", come lo definì il giudice Borsellino ucciso dalla mafia (come riporta Giorgio Bocca in un articolo pubblicato oggi su la Repubblica dal titolo Il peccato originale) era tutt'altro che un eroe. L'Italia ha bisogno di un leader che non mette in discussione le istituzione fondamentali del Paese, come il Quirinale, ma che ne abbia profondo rispetto. Nè ha bisogno di un leader alleato a chi si erge portavoce degli interessi del Nord, disprezzando il Sud, pronto a imbracciare i fucili, e che inneggia alla guerra contro Roma Ladrona ma allo stesso tempo in quella Roma Ladrona parcheggia le proprie auto blu e siede su uno scranno del Parlamento o su una poltrona di un Ministero. L'Italia ha bisogno di VOLTARE PAGINA! L'Italia non si merita Silvio Berlusconi ma un leader serio come Walter Veltroni. IO MI FIDO DI TE!! |
Mancano tre giorni al voto. Mentre il Financial Times definisce "Profoundly depressing" (profondamente deprimente) un ritorno alla guida del Paese di un "altro inefficace governo" guidato dal leader Pdl, o il Wall Street Journal scrive "Ovunque i guai legali avrebbero distrutto la carriera di Berlusconi, invece potrebbe essere rieletto", il capo comico (definito così dal quotidiano britannico Telegraph - http://www.telegraph.co.uk/opinion/main.jhtml?xml=/opinion/2008/04/09/do0907.xml) Berlusconi snocciola la futura squadra di governo: infatti dopo aver fatto i nomi dei futuri ministri Tremonti e Prestigiacomo (wow che novità!) , ora annuncia Stanca (altra assoluta novità!), già ministro dell'Innovazione (?) nel precedente governo di centro-destra (se annunciasse in toto l'esecutivo dell'era 2001/06 farebbe prima, tanto è lo stesso!). Piuttosto Berlusconi è alle "COMICHE FINALI", come ha affermato l'ex discepolo Casini e chi ha la memoria lunga ricorderà bene che questa espressione fu già usata dal discepolo prediletto Gianfranco Fini, all'indomani dell'invenzione del cosiddetto "partito del predellino", dove seccamente affermò che "Comportarsi come sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Sia chiaro che non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi" (fonte Il Giornale 10/12/07). Il demiurgo Berlusconi, che vuole ridisegnare a suo piacimento l'arco istituzionale, nonchè la storia della Repubblica Italiana, è in balia di un vero e proprio delirio di onnipotenza. A questo proposito pubblico un illuminante editoriale di oggi del direttore di "la Repubblica", Ezio Mauro. NIENTE PASTICCI CON QUESTA DESTRA di Ezio Mauro L'attacco al Quirinale era previsto, ma non così presto, non con questa violenza impolitica, nemmeno con questa improvvisazione istituzionale e costituzionale. E invece ieri Berlusconi, quasi cedendo al crescendo di frenesia che scambia per politica, ha apertamente ipotizzato che la sua vittoria alle urne possa portare addirittura all'uscita di scena del capo dello Stato Giorgio Napolitano, costretto a dimettersi per conformarsi in fretta e furia al nuovo ordine, anzi alla nuova era. Non sono dunque bastati due cicli da Premier del Paese, la doppia conquista di Palazzo Chigi, per trasformare il Capo della destra italiana in un uomo di Stato. |
Inviato da: baronesandro1973
il 26/05/2015 alle 10:48
Inviato da: portobello8
il 11/01/2009 alle 17:38
Inviato da: Oxumare81
il 22/08/2008 alle 09:27
Inviato da: Anonimo
il 10/05/2008 alle 12:11
Inviato da: shiondgl
il 05/05/2008 alle 18:03