Read my mind
"Non ho mai creduto che sia possibile distinguere gli uomini in due categorie, angeli e diavoli. Siamo tutti medi peccatori"
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Mercoledì 9 Gennaio
Dopo giorni di lunga attesa ho incontrato di nuovo il ragazzo che stavo conoscendo.
L’ho raggiunto nella sua città dopo un viaggio (circa 100km!) in macchina poco entusiasmante (ero particolarmente stanco e poi ci sono tanti deficienti per la strada che non sanno usare correttamente le luci e questo mi dà terribilmente fastidio).
Dunque questa volta volevo stupire lui ma prima di tutto me stesso, arrivando in largo anticipo ma questo non è accaduto. Anzi sono arrivato un po’ in ritardo!
Nei giorni precedenti al nostro incontro avevo parlato molto su quello che sarebbe potuto accadere nel nostro secondo face to face e io gli avevo anticipato che gli avrei rivolto un importante domanda.
Appena l’ho visto ero nervoso, più nervoso del solito. Il viaggio aveva amplificato la mia tensione ed ero terribilmente in ansia. Dopo un breve giro in macchina, ci siamo fermati e siamo rimasti comodamente seduti in auto, posteggiati in un luogo tranquillo, ma comunque non immuni da eventuali sguardi altrui, poiché il posto era ben illuminato e non isolato!
Comunque la mia tensione in quei momenti sale ai massimi livelli e per fortuna che lui ha iniziato a parlare, salvandomi da un imbarazzante mutismo che mi avrebbe colpito se mi avesse chiesto qualcosa. Infatti non è passato molto tempo e la sua curiosità lo ha condotto a pormi una domanda a cui sarebbe seguita un ulteriore, e alla quale sarebbe seguita a sua volta una risposta. Per farla breve lui mi chiede: E allora, cosa mi dovevi chiedere?
Io entro nel panico totale e comincio a ridere, a bisbigliare qualcosa e a tentare di mettere insieme i pensieri e dire qualcosa di sensato che corrisponda realmente a ciò che voglio. Io però mi trincero dietro un “questo non è il posto adatto, ci vuole un’atmosfera più particolare”, ma lui insiste affinché gli rivolga questa famosa domanda. A quel punto mi faccio coraggio e quasi per scherzo gli sfioro la mano, e poi nel caos più totale, senza un minimo di romanticismo, gli chiedo se posso stringergli la mano! E così accade. Io in quel momento comincio a tranquillizzarmi. E cerco di fissarlo negli occhi, ma non riesco a parlare seriamente e scoppiamo entrambi a ridere, non una volta, ma parecchie volte. Io non riesco ad essere serio, anche se il momento richiede questo, e quindi persisto ancora su questa linea scherzosa. Lui mi confessa che aveva immaginato tutt’altro che questo clima (veramente anche io!). Fino a quando mi decido a svelare quello che voglio finalmente dirgli. E lo faccio improvvisamente, quando lui meno se lo aspetta. Infatti mentre parla, mi avvicino al suo viso e gli chiedo: Vuoi essere il mio ragazzo?
Il dado è tratto. La sua faccia dopo la mia domanda è un misto di emozioni. Ma si fa sempre più cupa. E mi dice: Tu sei il primo ragazzo dopo una storia importante durata molto. So qual è la mia risposta ma voglio prima premetterti una cosa. Sei sicuro di ciò che vuoi? La distanza tra noi non è da trascurare e da sottovalutare, quindi non ci potremo vedere sempre.
Io gli stringo forte la mano e comincio a incupirmi … e lui aggiunge: Poi per me conta soprattutto la sincerità e fedeltà. Se dovessi accorgermi che mancherà una di queste due cose, il nostro rapporto non potrà andare avanti!
Dai miei occhi scendono alcune lacrime, un misto di tristezza e di gioia. Lo rassicuro, dicendogli che sono consapevole di tutto ciò, perché sono davvero innamorato di lui. … Comunque la sua risposta è SI!
E a quel punto come in tutte le favole che si rispettano il principe dovrebbe baciare l’altro principe (è una nuova favola!) ma questo non accade … subito. Infatti siamo in un luogo trafficato e illuminato da super-lampioni, tanto che sembra pieno giorno! E approfittando di una momentanea tranquillità, gli do un veloce bacio sulle labbra. Certo avrei voluto suggellare il momento in maniera diversa. Comunque io desisto e incalzo ancora per baciarlo di nuovo e questo accade, anche se con l’assenza di un caldo abbraccio che avrei desiderato tanto (e ripeto non perché non lo volessimo ma per il luogo in cui eravamo). Allora decidiamo di spostarci da un’altra parte (voi direte: era ora!avete aspettato anche troppo a stare là!).
Ci fermiamo in un altro posto, tanto per cambiare illuminato a giorno e non perché in questa terribile città della luce non ci siano posti bui, ma il mio ragazzo (ora lo posso dire!anzi gridare!) mi ripete che ha saputo che ultimamente ci sono troppe ronde dei carabinieri in giro, che rompono nei posti un po’ fuori mano (e considerata un mio imbarazzante precedente, che racconterò in un altro post, non voglio imbattermi di nuovo in simili situazioni). In questo nuovo posto insisto nel baciarlo, anche se è evidente non ci è concesso abbandonarci alla passione del momento.
Dunque sono passati quasi venti giorni e non ci siamo ancora rivisti .. e temo forse passerà ancora un altro pò di tempo, a causa di un'assenza prolungata dalla sua città per motivi di studio e anche per alcuni suoi problemi di salute (che deve prima risolvere)! E ora mi manca tantissimo...aspetto con ansia di baciarlo e abbracciarlo stretto a me!!
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