Una favola...dal mare
Dal sapore del mare nel sale evaporato,
un delfino, scostando melodico il velluto tra le onde,
venne al sole curioso a porre un quesito.
Scherzoso, estrasse dai fluidi la pinna dorsale
e in uno squalo si volle trasformare.
Minaccioso scorreva,
sbiancando divertito onde increspate al vento,
che ondeggiando, scapparono impaurite.
Al primo slancio, quando il cielo si mischiò riflesso,
l'argento della pelle tradì il segreto
e il mare d'incanto, si quietò.
"Mio piccolo delfino", disse il sole,
"che vuoi sapere che io possa dire?"
Il delfino, fattosi serio,
abbassò la pinna e fischiando un poco, pronunciò:
" luminescente sole, vorrei avere ben chiaro
perché nel profondo del mare, dove la luce non giunge,
non si possa creare un sole
che brillando rischiari ogni angolo,
rendendo il fondo, un cielo illuminato."
Il sole, un poco perplesso,
folgorò un istante e infine enunciò, sorridendo:
"giovane delfino, i raggi del sole che viaggiano in cielo,
quando incontrano il mare, se osservi bene,
trasformano l'abisso in uno scrigno,
colmo di gioielli."
"Di stelle seminano la sabbia, di rossi coralli le rocce
e di scintillanti meduse, le correnti marine."
"Dove lo scrigno si fa più cupo
e la luce non arriva, li, di nascosto,
sfumano sogni colorati
che di bolla in bolla trasformano ogni cosa."
"Il delfino muta in una vezzosa sirena,
le stelle marine in sfavillanti tizzoni ardenti
e le scintillanti meduse, in vagabonde comete.
"Ogni sogno trova il sole,
rendendo il mare ricco d'amore."
Un guizzo e in cielo eccitato,
il delfino salutò il sole calandosi veloce,
nell'abisso più cupo.
S'avvolse nello scrigno da ogni lato,
socchiuse gli occhi e addormentandosi felice
sognò del sole il raggio colorato,
illuminando d'incanto, l'intero creato.
Inviato da: tonyrasa
il 20/01/2011 alle 22:30
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il 05/07/2009 alle 09:10
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