la creativita'spazio di riflessione sul mondo interiore creativo e spirituale delle persone e la relazione con la societa' ed i problemi della vita |
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Il blog dell'autore Luca Pittioni segnala e valuta alcuni problemi di vita che le persone possono affrontare al meglio attraverso l'attivazione delle proprie risorse interiori creative, intuitive, emotive e spirituali.
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Messaggi di Settembre 2015
Post n°146 pubblicato il 21 Settembre 2015 da relavita
Nelle aziende od istituzioni il manager disonesto scambia i sintomi di disagio del dipendente per una malattia. Il manager può essere interessato a dimostrare l'inefficienza del dipendente capace e di talento per mascherare una gestione mediocre delle risorse umane ed anche illeciti commessi nell'organizzazione del lavoro. Il dipendente sano può infatti sentirsi a disagio senza conoscerne il motivo nelle organizzazioni particolarmente abili nell'occultare le azioni disoneste commesse nel proprio operato con clienti e fornitori. Il manager definisce inefficienti le persone sane e creative che vuole discriminare anche con provvedimenti disciplinari per mascherare i problemi nascosti nell'organizzazione del lavoro. Il dipendente creativo e sano viene opportunamente trasformato dal manager in un soggetto sempre a disagio a causa di una presunta malattia o disturbo psichico. Ogni lavoratore sensibile che sente malessere operando nell'ambiente di lavoro potrebbe aver percepito qualche disonestà della dirigenza o dei preposti anche senza disporre di prove, documenti o fatti. Il manager disonesto spesso riesce a cogliere il disagio e l'onestà del collaboratore e quindi per tutelare i propri interessi può trasformarlo in un soggetto disturbato attraverso dati e documenti falsati o testimonianze di persone con tratti psicopatici. Il manager costruisce la malattia psichica del dipendente per diminuirne la credibilità ed allontanarlo da documenti o persone disoneste dell'organizzazione. La trasformazione di un lavoratore sano ed onesto in malato giova al manager anche per mantenere il potere sul personale aziendale. Il manager in grado di distinguere un dipendente sano da uno malato può apparire competente ed ottenere il consenso anche inconsapevole dei collaboratori. Questa tipologia di comportamento del manager è spesso accettato tra i dipendenti perchè sono sottomessi alle parole dei superiori e la loro coscienza fatica a distinguere le mistificazioni. Il manager capace di mentire e mistificare può riuscire ad isolare il personale di talento nell'ambiente di lavoro e facilitare la carriera a persone prive di scrupoli. L'azienda pubblica o privata ha bisogno di esperti in grado di svelare la disonestà della dirigenza aziendale se vuole evitare i danni anche economici prodotti da manager capaci di mentire e mistificare. I dipendenti possono contribuire a svelare le mistificazioni dei manager se mantengono un comportamento retto in ogni attività e rapporto di lavoro. |
Post n°145 pubblicato il 04 Settembre 2015 da relavita
Nell'essere umano la costituzione bio-psicospirituale permette un'evoluzione che può raggiungere il livello personale, transpersonale o spirituale. L'area personale o di ciò che l'individuo pensa di essere è la sede dei bisogni primari dell'essere umano collegati alla sopravvivenza ed agli aspetti materiali e relazionali di una normale e razionale vita quotidiana. L'area transpersonale è invece la sede delle aspirazioni profonde, creative ed umane di ciascuna persona. L'area personale è collegata allo sviluppo della personalità nel periodo dell'infanzia ed adolescenza. Nell'età adulta e quindi dopo i 20-25 anni nella persona equilibrata ed aperta al proprio mondo interiore dovrebbero emergere alla coscienza le aspirazioni tipiche dell'area transpersonale che trascendono i bisogni di base e razionali dell'individuo. La persona adulta priva di aspirazioni transpersonali ha infatti deciso inconsciamente o consapevolmente di permanere nell'ambito del proprio Io personale, dell'egocentrismo ed egoismo e della vita razionale ed obbiettiva perchè spesso rifiuta i sacrifici necessari alla propria evoluzione transpersonale. La persona che permane ad un livello evolutivo personale può comunque sperare di ricevere qualche idea creativa od intuizione sino all'invecchiamento spirituale. La persona che chiude la comunicazione e relazione con il proprio transpersonale purtroppo può giungere rapidamente all'invecchiamento spirituale dopo i 40-45 anni. L'area transpersonale dell'essere umano possiamo definirla anche come un bacino di qualità umane o virtù a cui attingere per progettare in modo originale od anticonformista una vita saggia, sapiente, umana e ricca di idee creative. L'area personale od Io della psicoanalisi limita la capacità di crescita interiore dell'essere umano nella direzione delle aspirazioni transpersonali e spirituali. L'Io personale limita anche la visione futura all'essere umano e spesso lo costringe ad omologare la propria vita secondo regole mediocri diffuse nella società. Il transpersonale dell'essere umano opera invece in modo autonomo rispetto al livello personale ed è indipendente dalle influenze della psiche collettiva. Il transpersonale ha la funzione di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone ed agisce per tutelare l'individuo dagli eccessi di materialismo. Le persone che subiscono una temporanea riduzione delle proprie risorse materiali, del lavoro e delle relazioni sociali e familiari potrebbero trovarsi in una fase di crescita interiore verso il transpersonale. Questa tipologia di sacrifici spesso è propedeutica ad una crescita della libertà interiore di una persona che sfocia successivamente in una vita creativa ed umana. |
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