Renne e solitudine

Post N° 35

All'attivo ho dieci ore di sonno in tre giorni, 70 km fatti in macchina nella sola giornata di oggi per duplice percorso casa-università-casa-università-casa, 40 minuti di fila sotto il temporale per percorrere 2.5 km da piazzale Aldo Moro a piazza S.Giovanni, l'intera popolazione della Finlandia, distribuita rigorosamente un abitante per macchina, tutta intorno a me sulla Cristoforo Colombo, una presentazione davanti al Collegio dei Docenti (ma perchè l'ho scritto maiuscolo, mica se lo meritano...) di Chimica domani mattina e una lunga notte di passione alla ricerca del Discorso Perfetto (in effetti qualche funghetto allucinogeno dalle foreste finlandesi me lo potevo anche portare, a pensarci bene). Nonostante questo, ho ancora stampato in faccia un sorriso idiota di beatitudine.

Il mio debutto in società oggi è stato meglio della visita della Regina d'Inghilterra ai reali di Spagna. Mi mancava solo il cappellino viola in testa. Avrò parlato ininterrottamente per 7 ore.
Ho la gola secca, e domani mattina, in effetti, potrei raccontare delle mie triste serate finniche ad appendere chiodi in casa con le gengive... mi sono esercitata di più e sicuramente farei leva sul sentimento di pietà della platea, che non sarà tenera.

Ma, stringendostringendo, la mia mattinata accademica mi interessa molto più del mio pomeriggio-direzione-Firenze?
Probabilmente farò bene a mettere la sveglia all'ora in cui è previsto l'arrivo a S.M.N.... sono talmente stanca che potrei addormentarmi e risvegliarmi a Venezia o Milano come niente...

Basta.

Ora finisco di cincischiare e mi metto a ripetere.
La Scienza mi invoca a gran voce.

E se fingessi di essere sorda?