metafore

DELL' AMICIZIA

"Tutti  amici  di  tutti", equivale  a dire: "Tutti

indifferenti  a  tutti",  perchè  ci  si  illude  che

dell'amicizia  si  possa, per la prima volta nel-

la storia, fare  a meno: molti si  sentono auto-

sufficienti, abbastanza benestanti da non aver

bisogno dell'altro, tanto da usare quella parola

anche per identificare relazioni opportunistiche

o  passeggere. Un  po'  come  avviene  nell'am-

biente dello spettacolo e  in certe realtà "creati-

ve" dove  chiunque  si  ritiene  in  diritto  di chia-

marti "amico" e  darti del tu. Dove una persona

viene  definita  "un amico"  solo  per  il  fatto  di

averla incontrata a una cena o a una festa.

Amicizia  come  surrogato  della visibilità  in  un

mondo in cui tutto deve essere visto. [...]

La necesssità dell'altro da sè, un tempo  elemen-

to coesivo, diventa  relazione imbarazzante: ora

l'uomo  può  pensare   che  non  vi   sia  nulla  di

auspicabile  al di fuori  di ciò  che  può  costruire

per  sè stesso  o  che  è arrivato  ad  acquisire.

Anche  i sentimenti  sono  rimandati  al caso o al

potere.

                     Paolo  Crepet

          ( da: L'Elogio Dell'Amicizia )