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Segnaletica verticale

Post n°27 pubblicato il 30 Agosto 2008 da netdaiwork
 

Segnaletica verticale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


La segnaletica verticale è composta da tutti quei cartelli stradali che circondano le strade.


Dopo pochi anni dall'apparizione dei primi veicoli a motore lungo le strade, sono apparsi ai lati della carreggiata anche i primi segnali stradali,
le cui forme, grandezze e colori erano lasciati inizialmente in mano ad
iniziative locali se non addirittura al mecenatismo di singoli. Tra i
primi cartelli che si vollero installare c'erano quelli relativi al
pericolo più sentito dell'epoca: il passaggio a livello, seguiti a poca distanza di tempo dai primi cartelli indicatori le direzioni per le varie località, soprattutto turistiche.


In Italia si deve soprattutto al Touring Club Italiano
la messa in opera e il censimento della cartellonistica stradale, dai
loro testi storiografici si trovano le prime indicazioni pratiche in
merito: Un palo indicatore era formato da un’asta di ferro molto
robusta a forma di Y, alta circa 3 metri, sulla quale era attaccato un
cartello di ghisa fusa, sul quale si trovava in alto la legenda:
T.C.C.I. e sotto: Dono del signor…., oppure: Dono del V.C. di….,
oppure: Dono di Soci di…. e così via. Nella parte centrale del cartello
c’erano le indicazioni: Attenzione! Discesa pericolosa; A X km… e
simili. Il palo era verniciato con minio di piombo, mentre il cartello
aveva uno sfondo turchino oltremare e le lettere in bianco.


Dai dati storici risulta che fino agli anni quaranta
erano stati installati in Italia circa 335.000 cartelli stradali che
risultarono però in gran parte danneggiati dalla Seconda Guerra
Mondiale, vista anche l'abitudine dei belligeranti di asportare ogni
cartello in grado di dare indicazione o beneficio all'avversario.


Solo dopo la seconda guerra mondiale
cominciò una seria opera di armonizzazione della cartellonistica,
perlomeno per la parte relativa ai pericoli e agli obblighi, con
l'utilizzo, dagli anni cinquanta, dei primi materiali rifrangenti nella loro costruzione.












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Segnaletica Italiana [modifica]


Esempi di segnali di pericolo


Esempi di segnali di pericolo




Segnale di stop


Segnale di stop




Diritto di precedenza


Diritto di precedenza




Limite di velocità


Limite di velocità



I segnali stradali (del Codice della strada) odierni sono riconducibili, pur con qualche eccezione, a 3 categorie principali:





  • segnali di prescrizione
    • relativi a precedenze con forme varie (triangolare rovesciata, ottagonali, quadrata)
    • relativi a divieti, di forma rotonda con bordo rosso e sfondo bianco
    • relativi a obblighi, di forma rotonda e solitamente sfondo azzurro




  • segnali di indicazione, quelli che forniscono informazioni utili o necessarie per la guida, suddivisi a loro volta in:
    • segnali di preavviso;
    • segnali di direzione;
    • segnali di conferma;
    • segnali di identificazione strade;
    • segnali di itinerario;
    • segnali di località e centro abitato;
    • segnali di nome strada;
    • segnali turistici e di territorio;
    • altri segnali che danno informazioni necessarie per la guida dei veicoli (es. il segnale di coda);
    • altri segnali che indicano installazioni o servizi.


I cartelli che si possono incontrare ai lati delle strade italiane per indicare la direzione per una località sono su sfondo blu se raggiungibili attraverso strada, su verde se tramite percorso autostradale.
Vengono invece segnalate con scritte bianche su sfondo marrone le
indicazioni turistiche e con carattere giallo su sfondo nero le
indicazioni relative alle attività commerciali ed industriali.


Anche le indicazioni che comunicano il raggiungimento di una
località sono di vario tipo; scritta bianca su sfondo blu o verde (a
seconda del tipo di itinerario in cui è istallata, rispettivamente
strada extraurbana o autostrada) per indicare il confine della
provincia o della regione amministrativa, scritta nera su fondo bianco
per indicare il centro abitato di un comune o di una frazione, scritta
bianca su sfondo marrone per indicare il comune o la frazione
(utilizzato nei tratti di strada fuori dal centro abitato).



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