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« I quadri in castagno can...90° Latitudine nord »

Effetà...

Post n°3 pubblicato il 04 Marzo 2008 da WebOrange

Non è la prima volta. Nè, immagino, sarà l'ultima. Ma se ogni uomo dotato di coscienza viva porta dentro di sè una piccola maledizione ciclica, beh, la mia è senz'altro quella, tutte le volte, di svegliarmi in un mondo diverso da come i miei occhi lo percepiscono.

Oggi, quella che io chiamo irrazionalità lucida, si è impadronita di me. Mi piacciono gli ossimori, è vero, ma in realtà ci giro intorno con una certa vigliaccheria, perchè il termine 'rabbia' è odioso, cacofonico, lontano dai miei valori.

Ho visto in pochi giorni, forse in qualche settimana, i veri contorni delle cose. Sveglia sveglia. Ho tentato di restaurare, ponendo attenzione ai minimi particolari, una splendida opera d'arte. Attendo ai colori, alle sagome, ai panneggi vibranti, da vicino, da molto vicino, da troppo vicino, ho cominciato un paziente lavoro di recupero. Dove, teoricamente, la mano dell'artigiano interviene, il dettaglio riaffiora, il colore acquisisce nuova vita. E un restauro attento non può prescindere dall'analisi del particolare, certo, ma dovrebbe sempre tener conto anche della visione d'insieme del lavoro. Credo, invece, che nel mio caso io sono stato troppo (e per troppo tempo) vicino al dettaglio, alla ruvida essenza di una superficie stanca e segnata. E succede, a volte, che quando ti protrai troppo in avanti, nel nobile intento di arrivare ad intervenire nei punti più difficili, puoi cadere all'indietro. A me è successo. Sono rotolato come un carciofo svariati metri più in giù. E quando ho alzato gli occhi, per la prima volta ho visto, nel suo insieme, su cosa stavo lavorando. Ho visto le porzioni sulle quali era vagamente distinguibile il mio intervento. Poi ho visto il resto. Ancora dolorante per la botta, in quel mare di polvere, effetà, i miei occhi si sono aperti...

Il resto, pazienti frequentatori di questo blog visionario, lo lascio immaginare a voi.

Ogni tanto, il server del mio studio si blocca. Dopo l'inevitabile riavvio, al lancio del sistema un messaggio mi chiede, sinteticamente, qual'è stato il motivo dell'interruzione, e del successivo riavvio. Tra le tante ipotesi, alcune prevedono arresti improvvisi, interruzioni nell'alimentazione, accadimenti, diciamo, non di ordinaria amministrazione. Ed è possibile spuntare una voce nella quale si precisa se l'evento era pianificato o meno.

Il mio server, cari amici, è molto più saggio di me. Lui ha già capito che, nella vita, una brusca interruzione, un evento improvviso, può cambiare lo stato delle cose. E, quasi sempre, a tutto è possibile dare una spiegazione.

Tranne, forse, a quel senso di vuoto. A questo senso di vuoto.
Alla prossima, amici (e non).

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/03/08 alle 17:08 via WEB
Caro WebOrange mi accosto alle tue parole e soprattutto alla poeticità che esse contengono, con molta umiltà, la stessa che mi spinge a capire e ad apprezzare le cose belle della vita e che in altri periodi mi hanno avvicinato alla scrittura, che ora per svariati motivi e in parte per quelli che forse già sai, ho lasciato fluttuare davanti a me o dentro di me, non lo so più... La stessa reverenza che mi appartiene e molto spesso mi spinge a chiedermi chi sono, cosa sto facendo e... tanto altro; non so se conosco a pieno i miei limiti, ma la vita mi ha presto insegnato che superato uno ne rimangono tanti! Mi piacciono le tue parole perchè so che vengono dal cuore, anche se mi piace tanto anche come le scrivi, perchè attestano un particolare momento della tua vita e la voglia di superare determinati limiti. Vorrei dirti che non sei solo, ma solo tu e pochi consapevoli (come li chiama Anthony De Mello) riuscite a vedere determinate cose in un mondo che troppo spesso è fatto di apparenza e superficialità e non c'è tempo per guardarsi dentro, un pò per vigliaccheria, per paura di porsi deerminate domande e soprattutto di scoprire le risposte o semplicemente incapacità delle persone di andare oltre!!! Forse è proprio questo il vuoto che vedi accanto a te, non tutti sanno vedere al di là del proprio naso e dei propri interessi... Caro WebOrange la vita come ben sai è in salita e bisogna imparare a godere di pochi momenti e delle piccole gioie quotidiane che essa ci regala, “perché del doman non c'è certezza”
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/03/08 alle 21:39 via WEB
Caro Web Orange, il lavoro di restauro può essere, a volte, infimo, perchè il buon restauratore sa che che deve solo e soltanto cercare di riprendere l'originale senza nulla aggiungere di suo. Spesso la tentazione di intervenire anche solo nei particolari è forte, e la presunzione ci fa commettere l'errore di pensare che, modellando le cose a modo nostro, diventino migliori... Ma il restauro non è questo. E' un lavoro che richiede l'umiltà di rimanere fedeli anche all'imperfezione più grave, per non correre il rischio di trovarsi fra le mani un'opera che non è più se stessa.
 
 
WebOrange
WebOrange il 04/03/08 alle 22:07 via WEB
Caro Anonimo, si vede che sei una lettrice un pò distratta e superficiale. Nella mia vita non ho mai pensato di modellare alcunchè, ne a modo mio, nè pensando di aggiungere niente di mio. Un restauro, se non lo sai, è una carezza, un atto di fiducia, è un dono d'amore gratuito. E' la speranza di vedere riaffiorare ciò che il tempo e l'incuria ha deteriorato. E' ciò che solo il tempo e la cura possono riportare ad antichi splendori. Sperando, proprio per farti capire, che quella visione d'insieme non perda il suo aspetto originale. Non te la cavi bene con le metafore, temo. O magari hai solo sbagliato blog.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/03/08 alle 22:33 via WEB
o magari, semplicemente, non hai sempre ragione tu!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/03/08 alle 22:38 via WEB
...non ti scaldare, mia cara. L'unica cosa che ti sfugge è che in questo blog non si organizzano cene; qui si parla di emozioni, di dubbi, di dolori, di incertezze e di coraggio; talvolta, di bruschi risvegli. Cioè, di cose vere. Avere ragione, o non averla, non è importante qui. Avere cuore, o non averlo, invece sì. Ecco da dove viene il tuo malcelato disagio. Saluti...
 
 
WebOrange
WebOrange il 04/03/08 alle 22:41 via WEB
Ah, per un errore non ero loggato. ma il messaggio qui sopra è il mio. Non ho certo bisogno dell'anonimato. Io... eh eh.
 
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Data di creazione: 03/03/2008
 

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