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Post n°1216 pubblicato il 10 Maggio 2006 da rigitans
Il gigante olandese Abn Amro è stato al centro delle proteste di alcune organizzazioni ambientaliste durante l’assemblea annuale degli azionisti, a causa del finanziamento accordato dalla banca al progetto Sakhalin-II in Russia. Si tratta di una delle maggiori operazioni al mondo di sfruttamento di gas e petrolio, nella zona del mar di Ohotsk, in estremo oriente. L’accusa delle associazioni – tra cui Friends of the Earth International, Sakhalin Environment Watch and Pacific Environment e Wwf - è di violare le linee guida sociali e ambientali conosciute come “Equator Principles”, sottoscritti dalla stessa Abn Ambro. Capofila del progetto è la Shell, che detiene il 55% dell’impresa incaricata di realizzare il progetto, la Sakhalin Energy Investment Company Ltd, partecipata con quote di minoranza da Mitsui & Co Ltd (25%) e Mitsubishi Corp. (20%). Uno dei rischi maggiori riguarda le ultime 100 balene in via di estinzione, ma gli effetti dell’ettività di estrazione metteranno in pericolo l’intera fauna marina della zona e la stessa sopravvivenza dei pescatori. |
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