si caro lenin. io ho praticamente scoperto di avere una cultura radicale, senza aver mai avuto a che fare con il partito radicale. speriamo si riesca a fare un vero partito radicale, che rivoluzionin la politica italiana. ci spero. spero che i radicali di sinistra riescano a compiere il ...miracolo! :P

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lenin1986 il 15/12/06 alle 18:51 via WEB

i spero che sia la sinistra intera a rivoluzionare tutto e ritornare il baluardo di un tempo...

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rigitans il 15/12/06 alle 18:55 via WEB

anch io ovviamente spero che sia la sinistra intera a cambiare, e in parte ti ho espresso la mia opinione. basta clientelismi, basta la muffa marcia della politica di oggi, dobbiamo pretendere, esigere, e mandare via a calci nel culo questa gentaglia, ordine di un oligarchia partitico-gerontocratica.

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NeverInMyName il 16/12/06 alle 13:10 via WEB

Sono d'accordo con te... ma li apprezzo molto per la battaglia che stanno portando avanti con e per Welby. Baci e a presto. Anto

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rigitans il 16/12/06 alle 13:26 via WEB

anch io, apprezzo molte delle loro battaglie. ma si sono geneticamente modificati in generale, e questo che mi da fastidio e mi dispiace. io rivoglio il vecchio partito radicale, e i radicali di sinistra si possono identificare come gli eredi di quella politica, abbandonata in buona parte dai radicali italiani.

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xamax18 il 17/12/06 alle 20:49 via WEB

I radicali sono ondivaghi ultimamente, ma rispetto al passato dove erano pronti a rimanere fuori dal potere pur di rimanere fedeli ai propri ideali, ora cercano il potere. Cercano i 10 milioni di euro stanziati dal governo per radio radicale, cercano la poltrona per la bonino (riducendola alla controfigura di quella che era). La gente si ricordi i radicali, magari come gente scomoda e noiosa nel ripetere le proprie battaglie, ma si ricorda onestà coerenza ed ideali. Ora è soltanto un'altro partito che cerca posticini

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rigitans il 17/12/06 alle 22:09 via WEB

per questo che ci sono i radicali di sinistra caro xamax, per riprendere la vecchia tradizione del partito radicale. anche in questo.

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xamax18 il 18/12/06 alle 13:43 via WEB

Solo il fatto che di definiscono di sinistra snaturano la loro natura.. sabbiamo che i radicali veri sono filo occidentali, sono liberali e cosi via. I radicali sono ultimamente a sinistra in un loro governo, però del sapore vero che erano è rimasto poco. Per alcuni è un bene per alcuni è un male. Forse ci si è resi conto che non si può far politica solo essendo radicali ma bisogna anche calarsi in coalizioni (sinistra o destra) cercando di far passare in qualche modo i propri valori. Tu vedi i radicali bene a sinistra io li vedo bene a destra.. questione di punti di vista

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rigitans il 18/12/06 alle 14:19 via WEB

no xamax, evidentemente non conosci la storia del partito radicale. ti consiglio di andare su un motore di ricerca e scrivere"partito radicale", e leggiti soprattutto ciò che riguarda il periodo 11955-1989(anno dello scioglimento). I RADICALI ERANO DI SINISTRA. i radicali nacquero per una forte scissione dai liberali(alla deriva sempre piu' a destra), chiamandosi inizialmente partito radicale dei liberali democratici italiani(piu o meno). poi semplicemente partito radicale. e ti ho messo questo manifesto( e ce ne sono tanti altri) che dimostrano ESATTAMENTE quanto dico. i radicali ITALIANI(che evidentemente non sono i radicali di sinistra) sono un gruppetto di persone che per cercare soldi e opportunità, oltre a qualche riforma di tanto in tanto, fanno la mignotta del momento. tutto ruota intornoa pannela,e piu' recentemente alla bonino(che mediamente stimo). questi di radicale non hanno piu nulla, sono molto piu vicini alle posizioni dei liberali che 50 anni or sono abbandonarono per una politica di SINISTRA.infatti i radicali italiani si definiscono "liberali, LIBERISTI, libertari". e sappiamo che chi è liberista non può essere di sinistra. i liberisti stanno a destra. i radicali stavano a sinistra, perchè erano liberl-libertari, e volevano l unità della sinistra, per UNA NUOVA SINISTRA. quindi come vedi la storia mi da ragione. i riformatori liberali( che casualmente contengono la parola liberali ma non radicali) sono un partito liberali-liberista, quindi di destra. idem per il pli. i radicali di sinistra invece vogliono riprendere esattamente quella tradizione radicale degna della miglior sinistra, che oggi potrebbe prendere un 10% se non di piu.

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xamax18 il 18/12/06 alle 17:54 via WEB

Scusa ma come tu dici i radicali si sono scissi dai liberali per cui per quanto in contrapposizione potessero essere erano sicuramente di idee opposte alla sinistra di allora che era il comunismo. Infatti come dice tu il termine liberale è in antitesi col comunismo. Vero poi che molte battaglie sono state condivise dalla sinistra. Tornando ai giorni nostri non so se abbia ancora senso un partito radicale, o meglio non credo che abbia senso con l'attuale sistema bipolare (voluto dai radicali), ma costringa a scegliere uno schieramento. Io sinceramente spero che i radicali ci siano in entrambi i schieramenti soprattutto nei cuori di molti deputati per le ventate di liberismo che possono portare.

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rigitans il 18/12/06 alle 18:12 via WEB

no, il partito radicale si scisse dai liberali perchè si riconosceva nella sinistra. e li andò. c è un altro manifesto che inneggia all unione di tutta la sinistra, compresi i comunisti. è come dico io, fidati. anche i socialisti erano in antitesi ai comunisti se è per questo. il partito radicale a oggi avrebbe un senso eccome. il bipolarismo sta fallendo, perchè ogni coalizione ha troppi problemi nel riconoscersi in sole2 parti così stabilite. essere liberali non significa essere liberisti, confondi abbastanza. a destra non ci sono piu' radicali. i radicali italiani nemmeno sono veri radicali, si sono trasformati tanto che si definiscono liberisti.

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xamax18 il 18/12/06 alle 21:22 via WEB

Il bipolarismo ricordiamo è stata una lotta dei radicali. E' vero che esser liberali non vuol dire esser liberista, ma converrai che un liberista è anche un liberale (almeno se prendiamo il 90% dei casi, poi ognuno ha le sue visioni del mondo). A destra ci sono dei partiti che sono la scissione del partito radicale per cui non mi sento io di dare la patente a chi è radicale veramente e chi no. Posso però con fermezza assicurarti che a destra ci sono tanti liberali-liberisti. Per quanto riguarda il bipolarismo è un dato di fatto odierno che c'è, poi ci sono spinte come Casini, Rutelli, Mastella ecc che tendono a a non volerlo e gente come Berlusconi o D'alema invece che pensano sia meglio. Io ritengo che come democrazia il bipolarismo non sia il miglior sistema, ma è sicuramente quello che garantisce la migliore governabilità. Ritengo però che dopo anni di proporzionale non siamo ancora maturi per il bipolarismo, i cambiamenti culturali hanno bisogno di tempo. Mii scusa mi sto dilungando in sistemi elettorali eheh mi taccio

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rigitans il 18/12/06 alle 21:58 via WEB

il bipolarismo fu soprattutto la lotta di segni. il fatto è che credevano che il problema fosse la dc, che alla fine governava sempre. invece non è così. in un paese onesto, democraticamente compiuto non si proporrebbe il problema del sistema elettorale, uno varrebbe l altro, fatto sta che quando c era il proporzionale puro c erano meno partiti che col maggioritario che doveva garantire la riduzione. chi è liberale spesso è anche un po' liberista. purtroppo non è del tutto chiaro. sicuramente se uno è liberista non è detto che sia liberale. in realtà il liberismo è una disciplina economica, il liberalismo una politica delle libertà, che può includere il liberismo. di veri radicali non ce ne sono piu. quelli a destra sono liberisti, quelli a sinistra liberali(della rosa nel pugno). poi ci sono i radicali di sinistra, che sono sinistra libertaria, e reincarnano la volontà politica del partito radicale dal 55 all 89.

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