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Post n°2818 pubblicato il 06 Aprile 2007 da rigitans
Per la prima volta l'Italia, grazie a Italian Blogs for Darfur, aderirà all'iniziativa ma serve anche il vostro impegno. Più saremo e più ci dovranno ascoltare... Carissimi, come vi sarete accorti, da qualche tenpo non riesco ad essere presente quotidianamente in questo spazio. Ma, anche se non scrivo più tanto spesso, il mio impegno è rimasto immutato. Anzi. In questa fase sono proiettata sull'organizzazione della giornata mondiale per il Darfur. Per la prima volta, da quando si tiene nel mondo il Global Day for Darfur, anche l'Italia aderirà grazie alle iniziative di Italian Blogs for Darfur, di cui faccio parte. La data è il 29 aprile e la manifestazione si terrà a Roma. Il programma dovrebbe essere diviso in due parti la prima dedicata a un dibattito sulla situazione in Darfur, con politici impegnati per i diritti umani e addetti ai lavori, a una mostra di vignette e alla raccolta di firme per l'appello rivolto alle testate televisiva italiane affinché parlino più della questione Darfur. La seconda parte, nel pomeriggio, prevede un corteo-fiaccolata organizzato dall'associazione dei rifugiati del Darfur in Italia al termine un concerto-spettacolo con i personaggi che hanno aderito alle iniziative di Italian blogs for Darfur, almeno speriamo! Attraverso il messaggio che ci hanno inviato alcuni cantanti e personalità famose abbiamo compreso che c'è qualcuno nel mondo dello spettacolo e della cultura che condivide con noi la speranza che la televisione italiana dia più spazio all'informazione sulla crisi del Darfur anche se, come sottolineo spesso, non è semplice cambiare le cose. Intanto in Darfur si continua a morire nell'indifferenza più vergognosa... Cinque soldati della forza di pace dell'Unione africana (Ua) sono stati infatti uccisi ieri in un attacco nella regione sudanese dove nelle scorse settimane si erano verificati degli attacchi ad alcuni villaggi, gli obiettivi più facili per le milizie janjawid che scorazzano in quell'area. I ribelli del Darfur che si contrappongono a questi macellai, sostenuti dal governo di Khartum, hanno denunciato il nuovo massacro nella regione meridionale del Paese devastata dalla guerra civile e dalla carestia. "Ho i nomi di 43 esponenti della trib§ araba di Torjam uccisi in un attacco delle 'Guardie di Frontiera' (le milizie janjawid, ndr) nella zona a ovest di Nyala", ha detto Ibrahi Ahmed Ibrahim, il capo dei ribelli contattato telefonicamente a Londra. Ma nessuno gli ha dato ascolto nonostante che pure un esponente della tribu' Torjam a Nyala avesse confermato l'attacco. Dal blog della stimata NeverInMyName |
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