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Secondo Ghandi, il tè serviva un tempo a verificare che l'acqua avesse raggiunto una certa temperatura. Sotto quella temperatura le sostanze coloranti e gustose racchiuse nelle foglie restavano nelle foglie, passata quella temperatura le pareti cellulari si spaccano e l'acqua si colora. Vedere che l'acqua si colorava serviva a confermare la sterilizzazione.
Oggi l'acqua che esce dal rubinetto è potabile, si sterilizza a temperature più alte dei 100 gradi a cui bolle l'acqua e per fare un buon tè gli esperti raccomandano anche di non far bollire l'acqua. Ecco che, usando acqua del rubinetto, diventa possibile farsi il tè senza usare il fornello: basta lasciare le bustine a mollo in un barattolo al sole (provate in campeggio!).
Ghandi non beveva tè perché diceva che la caffeina ivi contenuta rende dipendenti e che alcune sostanze contenute nel tè servivano anche per conciare le pelli e lui non desiderava "conciarsi" le budella. D'altra parte molti studi dicono che il tè verde abbassa il colesterolo cattivo. Io lo bevo.
per chi vuole cimentarsi nell esperimento, o chi vuole comportarsi da"verde", o ambientalista, provateci...risparmierete cosi gas o corrente, avendo il vostro tè! serve solo un po di pazienza...e una bella giornata!
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