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Quella di “Un’altra tv” è una proposta lanciata per ripristinare il diritto costituzionalmente garantito di ognuno di noi a essere informato in modo libero, plurale e obiettivo, sottraendo il servizio pubblico all'ingerenza dei partiti politici.
L'elenco delle adesioni è disponibile sul sito www.perunaltratv.it, insieme ad un kit e tutte le informazioni utili alla raccolta delle firme. E' stato costituito un comitato promotore, con sede a Roma, a via del Gesù 56. Molti i comitati locali costituiti per raccogliere le 50.000 firme necessarie per depositare, entro sei mesi, questa proposta di legge. Ma si spera che le firme siano molte di più, per assicurarci che il futuro Parlamento (nel quale noi speriamo che i Verdi siederanno numerosi in una nuova maggioranza di centrosinistra) ponga questa tra le prime riforme da mettere in agenda.
Tutte le proposte sono perfettibili, e questa sicuramente non fa eccezione. Quello che non è in dubbio, dopo un così straordinario inizio, è la nascita di un movimento sociale e culturale, primo ancora che politico. Che ha trovato nella Federazione dei Verdi il primo (e finora unico) partito a garantire un’adesione piena e convinta. Non resta che impegnarsi, concretamente, perché quella lanciata con “Un’altra tv” sia una sfida vinta, a suon di firme.
appoggio l'iniziativa promulgata da"pensiero verde" e sponsorizzata da "lo snorki", dove troverete il testo integrale dell'argomento
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