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Attaccare Berlusconi non è un hobby, nè un questione faziosa. Chi lo fa(e ce ne sono), è un cretino, e fa si che Berlusconi resti lì, perchè gli italiani dopo tangentopoli sono ancora confusi.
Ma non ci si può girare dall' altra parte non denunciando la gravità del fatto che l'uomo piu' ricco e al contempo potente d'Italia vuole plasmare i cittadini a sua immagine e somiglianza dopo aver sfruttato i vuoti di democrazia in un Paesa strascicato come l'Italia.
Il fenomeno Berlusconi è l'ennesimo che l'Italia ha creato, e gli italiani in parte sopportato, in parte accettato e grottescamente apprezzato.
Un uomo che non può garantire di non essere bugiardo, dopo le ultime vicissitudini riguardo la ragazza diciottenne e le sue affermazioni smentite dai fatti. Troppi dubbi, troppe situazioni ambigue per pensare che la magistratura e la sinistra possano incastrarlo a tal modo, e i cittadini italiani, volenti o nolenti, devono prenderne coscienza.
Devono comprendere che va a dire ad una ragazza raccomandata in Rai(il regno della partitocrazia, a cui partecipano anche Berlusconi e la Lega) cosa dire alla stampa se non riesce ad evitarla, e cioè che in Rai lavori se sei di sinistra. Cazzate, enormi. Ma val bene se riesci a sembrare coerente, i cittadini ti seguiranno.
Berlusconi si vantava di essere liberale, aperto, disposto ad accettare le critiche da chi lavora nel suo gruppo. Non a caso allora la sua casa editrice Einaudi non pubblica un libro del premio Nobel Saramago proprio perchè attacca il Cavaliere. Sfatato il mito...della cazzata ovviamente.
Potremmo anche raccontare che Mediaset dal 1994 si trasforma in comitato elettorale. Falso dite? Beh, andatevi a trovare il video a reti unificate Fininvest di Silvio, oppure dei presentatori dei programmi (da Raimondo Vianello a Mike Bongiorno...) che in maniera piu' o meno indiretta spingevano i telespettatori a votare Berlusconi.
Queste cose le ha dette di recente Mentana, come se fosse improvvisamente cascato da un però (Enrico, finchè hai spazio accetti, poi alla fine sbatti la porta ma loro la chiudono a chiave!), tanto che Filippo Facci, giornalista de Il Giornale, conferma facendo capire che Mentana ha accettato la situazione.
Io mi fermo qua cari euroelettori ( e andate a votare, coscienziosamente ma fatelo), ma potrei andare avanti per molto ancora, ma chi vuol capire capisce sono con questi tre esempi, per capire che un 73enne con 15 anni di carriera politica alle spalle, 5 candidature consecutive e due sconfitte come candidato presidente del consiglio, dopo 5 anni consecutivi ("il piu' longevo governo della storia della Repubblica" amava vantarsi)senza cambiare l'Italia, senza assomigliare nè a Einaudi nè a De Gasperi, non sembrando nè un liberale nè tantomeno un moderato, basta guardare tutte le politiche fatte in questi 12 mesi.
Ciarpame, non tanto politico quanto mediatico, perchè Berlusconi è l'illusione dell'italiano medio che non si rende conto che si potrebbe avere di piu' di questa italietta di Pd con elle o senza.
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