Creato da rigitans il 03/12/2005

Rigitans

Tutto ciò che ruota intorno a me

 

 

« Silvio Berlusconi è mort...Via il celibato per i pr... »

Come la Tunisia e l'Egitto.

Post n°3768 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da rigitans
 

Incredibilmente la realtà cambia come un soffio improvviso di vento. Le novità quando meno te le aspetti. Tutti a pensare all'Iran, nessuno ad altri Paesi non democratici, come quelli della regione nordafricana del Sahel, Libia esclusa (peccato).

I tunisini hanno reagito, stanchi dei soprusi. L'unione fa la forza, più che la violenza (che ahimé c'è stata). Qualche suicidio, tanta disperazione ma tanta determinazione hanno portato alla fuga Ben Alì, l'uomo che ospitò il politico socialista Bettino Craxi dopo la sua fuga dall'Italia.

i 23 anni di Alì sono poco in confronto ai 30 di Mubarak, il re d'Egitto. Anche lì c'è agitazione, la popolazione è stanca. Ora vedremo cosa accadrà, così come in Yemen, senza dimenticare l'Algeria, di cui si parla poco, ma il malcontento sempre quello è.

Paradossalmente io aggiungerei un Paese a questi: l'Italia. Qualcuno si scandalizzerà, affermando che noi siamo uno Stato democratico, pluralista, non come queste dittature amiche dell'Occidente. L'Italia è un Paese stanco, con la povertà che aumenta in proporzione alle ricchezze prodotte, disilluso, allo sbando, dove le regole sono un optional che danneggia sempre più chi le rispetta. Lo Stato di diritto si fa retorica, le certezze evanescenti. La corruzione è alle stelle, la politica sempre più indegna.

Un signore che fa festini hard e urla in tv, accusando tutti i giudici che lo mettono sotto indagine o cercano di processarlo. Noi se dessimo retta a Berlusconi non sapremo mai se possa essere innocente o colpevole di quei reati, perché dovremmo assolverlo a prescindere. Però queste regole non valgono per noi comuni mortali, anche quando la giustizia sbaglia (perchè a volta sbaglia).

Noi italiani non siamo determinati nel protestare (possibilmente in maniera pacifica) contro corruzione e malapolitica, per una democrazia vera e serie riforme lungimiranti, che ci facciano star meglio, A TUTTI. Dovremmo farci sentire con forza e insistenza, senza far venir voglia di usare la repressione violenta tramite forze dell'ordine.

Anche perché ricordiamo Pasolini, i poliziotti sono figli di "proletari", nel senso che sono persone come noi, solo che lavorano per un sistema, per cui non possono rifiutarsi.

Protestare tutti, decisi, in marcia, a centinaia di migliaia, potrebbe far capire alla politica che l'Italia deve cominciare ad essere un Paese normale, di stampo europeo.

 
Rispondi al commento:
tangoepoesia
tangoepoesia il 28/01/11 alle 21:07 via WEB
il problema, secondo me, inizia dalla condivisione di linguaggi. non parlo d'egitto che non ci sono mai stato, la tunisia che ricordo è un paese povero ma dignitoso, tra i più emancipati culturalmente e ospitali nel mondo islamico da quel che si dice e per esperienza personale posso confermarlo. a monastir un colossale mausoleo dorato a Bourghiba, predecessore di Ali, una grande piazza vuota e popolata solo di turisti, una cittadina di case basse e intonacate di bianco a imposte blu sonnolenta e pacifica in riva al mare. hammammet, una bella medina in riva al mare e una villa che non ho avuto modo di vedere. le mie adidas invidiate dai giovani tunisini, richieste di mars al posto dei proposti datteri in pasta di mandorla, liquori di prugna in vendita abusiva sottobanco. il problema italiano, in un contesto più ricco, abituatosi alla ricchezza degli anni craxiani che manda tutti in isteria quando viene a mancare vent'anni dopo, è prima di tutto culturale, comunicativo e mediatico. vent'anni di Berlusconi hanno spaventosamente abbassato il livello di dialogo del nostro paese, anche a livello di rapporti personali. Berlusconi, capace di dire tutto e il contrario di tutto e poi di negare di averlo detto scredita completamente la possibilità di un dibattito credibile in relazione a ciò che si afferma. aldilà del suo privato che è secondario, è nel discorso politico e culturale (rappresentato dal suo impero mediatico)che si trovano le radici della degenerazione morale italiana. per degenerazione morale non intendo impeccabilità di comportamento privato, ma correttezza di rapporto e di dialogo. tutto ciò che lo riguarda, viene inabissato dietro castelli e piramidi di opinioni, attacchi e difese ed è diventato sistema condiviso. parli dello scandalo sessuale, nella controparte ricorda il caso Marrazzo con tanto di omicidio della trans coinvolta. il tipo di modello berlusconiano ha lasciato segni pesanti, culturali, sull'Italia, dissociando aspettative personali di successo, potere, ricchezza e ambizione, in chiave peraltro priva di classe, e un discorso democratico condiviso.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

MIO BLOG AMBIENTALE

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 169
 

PER UNA DEMOCRAZIA FINANZIARIA

 

PER IL RISPARMIO ENERGETICO

 

RADIO RADICALE (VIDEO&AUDIO)

radio radicale

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

She_wolf_77Frittarellaelyravcelottimiciagrigiacassetta2Z.Venlo_snorkifiordistella3Giuseppe_TVansa007buganiniestempora_neacostanza190lumil_0
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

IN LEGGENDO

 

ANTIPIXEL &CO.


2000Blogger
Blogitalia

Blogs italia
il Taggatore
Contatti msn

SocialDust
Blog Flux Pinger - reliable ping service.
blogCloud

MigliorBlog.it

ShinyStat

 

 

Politics Blogs - Blog Top Sites

Top Italia

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963