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Mi è stato chiesto, per la prima volta, di fare un post. Sulla vicenda dei Radicali che non hanno votato per la sfiducia nei confronti del ministro Romano.
C'è chi (compreso un trafiletto sul Fatto quotidiano) lascia intendere che la decisione dei radicali sia legata ai finanziamenti per Radio Radicale. Che, ricordo, fa servizio pubblico, quel che non fa quasi più la Rai, che pure paghiamo anche con il canone.
La verità, a mio avviso, è un'altra. I Radicali hanno subito detto che non hanno votato sapendo di non essere determinanti (e così è stato), altrimenti si sarebbero mossi diversamente.
I Radicali hanno portato avanti, in questi mesi, una campagna di una vera riforma della giustizia, di cui l'Italia ha un dannato bisogno. E sono convinti che un'amnistia sia necessaria perché c'è troppo lavoro per la giustizia ingolfata. Questo garantisce che chi va in prigione è di solito un poveraccio, ricchi e potenti potranno godere della prescrizione raggiunta grazie ai loro validi avvocati profumatamente pagati.
Immagino che, visto l'epoca dei media ad effetto, i Radicali abbiano cercato l'azione eclatante, che facesse riecheggiare su tv e non solo la vicenda del voto per parlare della questione giustizia.
Forse questo può essere criticato, ma non credo il resto, checché se ne dica in giro.
Comunque, se volete dirgli qualcosa hanno aperto una pagina apposita dove ricevere commenti, apprezzamenti e ovviamente insulti.
P.s.: è una mia opinione basata sul fatto che seguo i Radicali nelle loro battaglie, anche se da lontano e da osservatore, e difficilmente si muovono come fanno gli altri partiti, che loro, appunto, definiscono partitocrazia.
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