Rigitans

il culto del dolore

"Addio, Signori che fate della tortura infinita il mezzo, lo strumento obbligato di realizzazione o di difesa dei vostri valori ."

Piergiorgio Welby .

Piergiorgio Welby ci ha lasciato. Non si sa se sia morto soffrendo, o sia morto illegalmente. Qualunque di queste due opzioni NON VA BENE, corrisponde ad una situazione grave.
Era settembre quando si parlò per la prima volta della sua vicenda. Welby scrisse all'associazione luca coscioni pronto ad intraprendere quella battaglia politica che l'ha accompagnato fino ad oggi.
Mi stupisce che affari italiani dica che"con il suo decesso finisce la lotta da lui intrapresa per il diritto a una morte naturale". Evidentemente è finita dal punto di vista personale, ma non generale. Credo che Welby fosse consapevole di avere poche possibilità di veder esaudite le proprie volontà, ma sapeva che con la sua uscita pubblica avrebbe smosso le coscienze, avrebbe fatto un atto altruistico. Quindi la sua battaglia POLITICA non è affatto finita. Deve anzi continuare, perchè la sua morte non sia il "sollievo" del parlamento italiano.

la chiesa dice che non è accettabile l'eutanasia perchè va preservata la naturalità della vita. Ma giustamente Welby (e tutti noi) si chiedeva cosa c'era di naturale nella sua di vita, e in tutti quelli nelle sue stesse condizioni.
C'è allora chi ricorre ai ripari dicendo che è giusto che rimangano in vita persone in suddette condizione poichè è la depressione a spingere alla morte, non si può quindi accondiscendere al momento di crisi di una persona. Ed anche in questo caso sono stati smentiti da una persona che invece era ben lucida nelle sue affermazioni e che definiva la morte come"un orrore"; ma purtroppo anche come una"liberazione dallasua prigione infame".
Infine c'è chi parla della causa per la cura, perchè in futuro una cura potrebbe essere possibile. Io dico a questi signori: una cura ci sarebbe, partendo dalla ricerca sulle cellule staminali, grande lotta di un altro radicale, Luca Coscioni. Ma la Chiesa, la stesa Chiesa che invoca la vita, ha fatto di tutto per non dare l'unica possibilità a queste persone di sperare.

A tutti quelli che parlano di "preservare la vita" dico sprezzantemente: perchè nessuno ha detto una parola quando qualche mese fa ci fu quella donna che non volle farsi amputare una gamba, sapendo che sarebbe andata incontro ad una morte certa? Dov'erano quando il medico non intervenne, pur sapendo benissimo che quella donna dopo l'eventuale intervento sarebbe sicuramente sopravvissuta ma soprattutto avrebbe potuto condurre una vita in qual modo dignitosa? Sono sconcertato di fronta alla volontà reazionaria di chi ciecamente ha voluto confondere le idee e le menti degli italiani, quelli che in un sondaggio hanno espresso in maggioranza la volontà di legalizzare una qual forma di eutanasia/morte assistita.
Indifferenti anche a ciò questa clase politica ha continuato un dibattito inutile e straziante, dimostrando quanto portino avanti interessi particolari a scapito di quello generale, della nostra società.

Quindi io saluto Piergiorgio che ha voluto aprire il dibattito, MA CHE NON DOVRA' ASSOLUTAMENTE CHIUDERSI CON LA SUA MORTE, e do le mie piu' sentite condoglianze a tutti coloro che ora stanno piangendo la sua morte.

Ricordando che noi non dobbiamo essere i cultori del dolore come successe nei confronti di un certo Gesù di Nazareth due mila anni fa. quel gesto da parte dgli uomini del tempo corrisponde al "peccato" della pazzia umana che noi dovremmo invece sempre lottare, con ogni mezzo disponibile.

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