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il primo riguarda l'allontanamento per 2 anni del senatore dissidente di rifondazione turigliatto.
dopo un analisi interna(processo) il partito attraverso i consiglieri hanno deciso a maggioranza che era necessario prendere le distanze dal parlamentare.
dico semplicemente che se fossi stato il segretario del partito o colui che avesse avuto il potere decisionale avrei evitato questo processo. perchè ricordo che seppur comportandosi secondo coscienza senza pragmatismo, il senatore eletto in piemonte si è comportato seguendo rigidamente IL PROGRAMMA DEL SUO PARTITO. insomma, mi sembra uno strano paradosso questo...
argomento 2: fiducia alla camera.
dopo il voto al senato( quello piu' complicato), è avvenuta la fiducia a palazzo marini. ma è succeso un fatto durante le dichiarazioni di voti dei capigruppo che non mi è piaciuta affatto.
è successo nell'ultima parte. per forza italia parla berlusconi. fa il suo discorso, dicendo cose abbastanza discutibili, ma conoscendolo si è fin troppo moderato ( spesso i programmi vengono redatti da altri esponenti), seppur con qualche nota stonata nel suo discorso.
interviene per ultimo il capogruppo dell'ulivo, fassino(segretario ds).
a questo punto invece di leggere il suo discorso ha preferito inseguire le parole del cavaliere contrattaccando e polemizzando, alzando la tensione (fino a quel momento tutto abbastanza tranquillo). ed ha continuato per un bel po' di tempo, tanto da essere richiamato dal presidente e moderatore bertinotti.
morale della favola: la polemica con forza italia vale di piu' del discorso preparato. il che preoccupa. fassino era un po' innervosito, ma ha reagito nel modo meno adeguato a mio avviso.
sembrava quasi cercare lo scontro con i fozisti( o forzaitalioti che dir si voglia). e ci è riuscito. a pensare in buona fede mi chiedo come sia possibile che non si sia ancora abituati ai toni e modi di rapportarsi di berlusconi.
ma a pensare male, mi vien da dire che fassino abbia quasi voluto lo scontro e la tensione finale. perchè ad essere cinici la forza dell'ulivo sta nella forte contrapposizione a forza italia. perchè con la discussione della legge elettorale, con l'udc autonoma, con l'avvicinamento alla maggioranza di follini, il rapporto tra ds e margherita, ed all'interno delle varie correnti dei 2 partiti si era un po' congelato.
quale modo piu' semplice di ricompattare la federazione ulivista in odor di partito democratico e della coalizione se non quello di entrare in viva polemica con l'ex premier che ha fatto un discorso "dei suoi", cercando di forzare la mano sul riaccostamento dell'udc e della lega alla cdl (ora ridotta a 2)?
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