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Discariche...ci risiamo

Il supercommissario DeGennaro
dotato di superpoteri
ed alimentato
da criptonite
ha deciso
in accordo con trombettella Iervolino
di aprire una nuova discarica
in una cava a Chiaiano
all'interno del comune di Napoli.

Siccome sono nato a due passi dal posto
e ci ho vissuto praticamente
per trent'anni
mi permetto di spendere due parole
 in merito a questa scelta
per sollevare dei dubbi
credo leciti.

Conosco bene la cava di tufo in questione,
sotto tale cava e' noto a tutti
che vi sia una falda acquifera molto grande
che alimenta i quartieri circostanti.

D'estate , sia perche si tratta di una vallata
direttamente esposta alla luce
sia perche le pareti di tufo
sono alte e ripide la temperatura interna e' molto alta
e certamente i rifiuti
produrrebbero esalazioni nocive.

In ultima analisi la vera perla
la parte della notizia che viene taciuta
La cava in questione si trova solo
a 500 metri da 2 ospedali
Il policlinico universitario
ed il Cardarelli
che e' il piu grande nosocomio del Sud Italia.

Non sono un NIMBY
(not in my backyard)
e credo sia giustoi avere una discarica in citta'
per gestire la nostra spazzatura.

Cio' detto devo aggiungere che occorre criterio
nel prendere certe decisioni.
DeGennaro ha preso fischi in qualsiasi
cucuzzolo di montagna dove abbia provato
ad aprire una discarica
anche se a suon di manganellate.

Non puo' sinceramente credere lui
e quella insopportabile sindaco trombettella
di crearne una in una cava di tufo
tra Napoli e Marano (Una delle citta' piu popolose della provincia)
in un budello dove quando piove
i liquami finiscono direttamente
nella falda sottostante
e quando c'e' sole e caldo
le esalazioni arrivano in un amen
ai due ospedali vicini.

Tutto questo e' illogico
ed illegale...credo.
Ma siccome ripeto non mi sento un Nimby
propongo anche un alternativa.
Perche non considerare l'ipotesi Bagnoli.
Questo quartiere purtroppo per un secolo|
e' stato martorizzato ed inquinato
dallo stabilimento dell'ex Italsider.
Ora passandoci in macchina sio possono ammirare
i residui industriali della grande fabbrica.
Con tanto di ciminiere ed altoforno ancora li
a dominare il panorama.

Quella sarebbe una zona gia' isolata
 e lontanta dal centro abitato
senza ospedali nelle vicinanze
ed ogetto purtroppo da molto tempo
dello sguardo della camorra.

La quale attende ingorda
l'inizio dei lavori di recupero
dell'intera zona
per mettere le mani
sui soldi degli appalti.