Creato da naticek il 28/11/2005
O tosco che per la città del foco vivo t'en vai così parlando onesto, piacciati di restare in esto loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria cui forse io fui troppo molesto. (dante , inferno , canto decimo)-Uomini siate non pecore matte, sì che il giudeo di voi tra voi non rida, non fate come agnel che lascia il latte della madre sua e seco medesmo a suo piacer combatte.(Dante, paradiso, canto quinto) COLORO CHE SONO USI OFFENDERE , IRRIDERE, E MANCARE DI RISPETTO, COLORO CHE NON SANNO ACCETTARE CHE ESISTONO PERSONE CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE DA LORO, SONO VIVAMENTE PREGATI DI GIRARE AL LARGO!

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..........................LA VERITA' VIENE SEMPRE A GALLA...............................

Post n°691 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da naticek

Immigrazione: Napolitano, servono ordine e legalita'

REGGIO CALABRIA - Per governare il fenomeno dell'immigrazione ed evitare scoppi di violenza come quelli di Rosarno, occorrono "ordine e legalità", garantire i flussi di ingresso legale, lavorare per una effettiva integrazione degli immigrati, che è compito degli enti locali "ai quali lo Stato deve fornire risorse sufficienti", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano definendo "molto positivo" l'impegno dimostrato dal governo "in questi giorni" per fronteggiare questi fenomeni e quelli legai alla criminalità organizzata.

A Rosarno - ha aggiunto il Capo dello Stato - sono accadute cose brutte, pesanti. Uno scoppio di insofferenza che ha mostrato il peggio di cio' che si era accumulato nell'animo dei cittadini e degli immigrati. E' nostra responsabilita' collettiva di rapresentanti dello Stato non aver saputo prevenire cio' che avremmo dovuto prevenire. Ora dobbiamo evitare che si ripeta e respingere luoghi comuni e pregiudizi che indicano la Calabria come luogo di intolleranza e di razzismo''.

''Noi rappresentanti dello Stato non dobbiamo fare fugaci apparizioni in Calabria - ha continuato il Capo dello Stato - ma sviluppare un impegno sistematico contro la 'ndrangheta e per affermare la legalita'''.

La battaglia condotta "con intelligenza, tenacia e preofessionalità" dalla magistratura calabrese contro la 'ndrangheta ''segna una svolta che promette molto bene per il futuro della Calabria. Stiamo vivendo una pagina nuova nella storia di questa regione", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprimendo piena solidarietà al procuratore generale Salvatore Di Landro, e ai procuratori di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e di Palmi,Giuseppe Creazzo per lo sventato attentato alla Procura Generale, che il capo dello stato ha definito "aggressione brutale".

 

Ho sentito quasi tutto il discorso di Napolitano e lui ha anche aggiunto che l'ndrangheta opera per  fare in modo che non ci sia lavoro se non quello controllato da loro e che questo porta al degrado di una regione che potrebbe essere operativa al 100%.Questo lo sto dicendo da tempo, ma sembrava che dicessi delle eresie, e che al sud non sono le cosche mafiose a fare il bello e cattivo tempo, ma che è la popolazione a non voler lavorare............meno male che il mio pensiero corrisponde a quello del capo dello stato

 
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solonelcielo
solonelcielo il 22/01/10 alle 10:07 via WEB
Non so se è come dici tu Nat, ovvero che la popolazione non vuole lavorare. E se fosse vero, se hanno di che vivere, tutto sommato, vuoi dare loro torto? Chi vorrebbe lavorare? Io no. Comunque, credo che il problema sia più complesso, anche se una tendenza ad evitare il lavoro può anche starci. Prendi ad esempio proprio Rosarno. Che lavorano a fare, se tirare giù una arancia dall'albero e venderla costa più che il guadagno su quella arancia? La Calabria è soprattutto agricoltura, e se, come pare anche dalle continue manifestazioni in tutta Italia, le politiche sono di oppressione di questo settore, con le continue richieste di ridurre la produzione, i prezzi all'origine troppo bassi, gli aiuti comunitari che devo ancora capire realmente perchè vengono devoluti, che lo fanno a fare? Quando hanno un casolare di proprietà, l'orticello che produce tutto il necessario, e un lavoretto o una entrata "integrativa", ma chi li ammazza? E tutto sommato, quasi quasi ci emigro pure io lì. Mi compro una bella casetta in campagna, terreno per le mie cosien, 'na gallina per le uova, ecc... Con quel mare stupendo, sole, verde, .... ma chissenefrega di lavorare, no? Riflettici. Io indagherei a fondo sulle politiche agricole comunitarie e quindi italiane. Secondo me ne viene fuori qualcosa. Sai già dove vorrei andare a parare, ma non dico nulla. ;-) Per esempio mi è venuto in mente che lo sfruttamento degli immigrati sia forzato da poteri che intendono comunque sfruttare il territorio, anche se non conviene. Sai a cosa penso. Poteri che usano o addirittura "creano" organizzazioni che poi vengono etichettate come mafiose o simili. A me questa continua etichetta di mafia, camorra, e 'ndangheta non mi ha mai convinto chiaramente. Non dico che non esistono, anzi, ma che etichettandole così si dà l'impressione che siano organizzazioni ben definite, con una loro storia, una loro anima, che esistano a priori perchè provenienti da tradizioni, o roba simile. E invece presumo che, almeno ora, venga facilmente etichettata ogni attività malavitosa presente lì dove c'è uno sfruttamento, una ingiustizia, delle quali le cause prime si annidano in altri luoghi. Prima o poi indagherò un pò di più, in questo senso, così come ho fatto riguardo alla situazione dei paesi sottosviluppati. Presumo che le cause saranno le stesse, ma non è detto. Un saluto Nat.
(Rispondi)
 
 
naticek
naticek il 22/01/10 alle 12:06 via WEB
Non so, forse mi sono espresso male, non sono io colui che dice che la popolazione non vuole lavorare, io dico che lo farebbe, ma che le cosche mafiose, per loro interesse lo impediscono se non su cose da loro controllate. Vedi ne sia lìintercettazione telefonioca tra i due malavitosi che dicevano che sarà così finchè Rosarno non tornerà completamente nelle loror mani. Io insisto nel dire che finchè ci saranno le cosche mafiose padrone della situazione al sud non cambierà proprio niente, Le cosche dominano la popolazine con la paura, minacciano di ucidere i familiari e via dicendo......finchè la polizia non potrà agire diversamente sarà così. Ho lanciato addirittura l'idea di comportaci come loro, ma lo stato non lo può fare, voglio dire se potessimo interveniore anche sui familiari come ricatto, forse qualcosa comincerebbe a cambiare. Come sai loro se ne fregano di portod'armi, di sparare alle spalle et similia, ma se lo fa un poliziotto va in galera! Per quanto riguarda le politiche agricole bisogna rivolgersi all'Europa, sono loro che determinano quanto puoi produrre o meno, io li maderei tutti a c..... mi sono spiegato vero? c'è stato un periodo in cui l'europa ci i mpose di comperare olio d'oliva dalla Libia anche quando la nostra produzione era eccedente! lo sapevi?
(Rispondi)
 
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