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Il Cagnolino Tobia

II EPISODIO

"VAGABONDARE"

Tobia era finalmente libero! Camminava senza pensieri lungo il sentiero e assaporava quella nuova dimensione! Ora sapeva da dove provenivano quei profumi meravigliosi! Le rose avevano un colore brillante, i fiorellini sparsi nel prato coloravano quel pomeriggio di mille macchie gialle e arancio, e i fili d'erba si muovevano al ritmo del vento: la natura suonava la sua segreta melodia e Tobia seguiva il ritmo col suo canto!

Il fiume scorreva lentamente poco distante dal sentiero, profumando l'aria di umido, e in lontananza tante ville eleganti completavano il quadro con un tocco di fantasia. Tobia non aveva mai visto il mondo da quella prospettiva! Camminava felice e sereno, accompagnato dalle farfalle, dalle api e dalle prime mosche sparse che volavano senza una meta. Era talmente felice da essere inebriato! Matteo e le sue parole - "stupido cane!"- che tanto lo avevano ferito cominciavano a spegnersi man mano, e lui non le sentiva piu' rimbombare nel cervello come fastidiosi pizzicotti.

Una zampa dietro l'altra proseguiva nel suo cammino e non gli mancava affatto quel recinto di legno in cui era stato confinato in piena solitudine. La sua nuova vita era iniziata e non sarebbe piu' tornato indietro!

Mentre camminava si sentiva vivo! Vivo e forte. Ma ben presto comincio' a sentire uno strano rumorino provenire dalla sua pancia..."Glu! Glu! Glu!"...Cos'era? Non aveva mai sentito nulla di simile prima! E si preoccupo', spaventandosi...finche' si rese conto che era tutto normale: erano i morsi della fame! Matteo nella sua indifferenza, non gli aveva mai fatto mancare acqua fresca e una ciotola piena. Comincio' a camminare piu' in fretta, correndo quasi...Provo' a cercare qualcosa, ma non si era mai procurato da mangiare e non sapeva bene come fare. Provo' ad assaggiare un sasso...Troppo duro! Poi provo' con un filo d'erba...Amarissimo! Si diresse verso il fiume per bere un sorso d'acqua fresca, e per un attimo i brontolii si calmarono. Continuo' lungo la strada per un altro tratto, quando qualcosa attiro' la sua attenzione: un profumino delizioso di carne! Fu quasi un volo a portarlo dalla strada al restro di una villa colorata...Il barbecue era li, incustodito. Dalla cucina, posta dietro una grande porta-finestra, il vociare di una famiglia che si preparava alla cena. Fu quasi automatico: si avvicino' al barbecue scoppiettante e odoro' la carne, la fame era talmente forte da fargli male. Si posiziono' alla giusta distanza e, con tutta l'energia di cui era capace, spinse sulle zampette posteriori e spicco' un balzo preciso, dritto. Afferro' per un lembo una bistecca succulenta e si senti' il cane piu' felice del mondo!

Ma qualcosa improvvisamente interruppe la sua felicita': un signore con i baffi, corpulento, usci' dalla cucina sul restro stringendo un forchettone in mano. Guardo' verso il barbecue e subito la sua faccia cambio' colore, i baffi si rizzarono.

" Cosa ci fai tu qui? Piccolo ladro! Ridammi subito la mia carne!"- esclamo', e comincio' a correre verso il piccolo volpino impaurito.

Tobia, che non conosceva il significato della parola "ladro" e neanche sapeva cosa volesse dire rubare, vide quella montagna precipitarsi verso di lui e d'istinto, cosi' come aveva preso la bistecca, comincio' a scappare. Ancora una volta un'altra fuga, ora pero' non vedeva scampo, ma solo una lunga fila di cespugli che separava la casa dal fiume e dal bosco che saliva verso la collina. In poco tempo l'allegra famigliola fu fuori dalla cucina, inseguendolo. Tobia si nascose in quella macchia verde e tremando, ancora con la bistecca in bocca, cercava di non farsi vedere! Era stanco e stremato, e non sapeva piu' cosa fare, finche' improvvisamente si senti' chiamare:" Ei, Ei! Di qua!" Tobia si volto' e vide un musetto nero, e una macchia  marrone acceso che gli indicava nella lingua canina, a cui lui non era abituato, un sottilissimo tronco disteso sul fiume: il suo ponte per la liberta'! Aveva poco tempo per decidere: o il tronco o l'uomo panciuto che si avvicinava di fretta, col volto sempre piu' rosso dalla rabbia e il forchettone ancora nella destra..." Dai muoviti!" Continuo' quella macchia nascosta dall'altro lato del fiume, e fu allora che Tobia prese la decisione: le sue piccole zampette stanche decisero di compiere l'ultimo balzo. Con una forza che veniva dalla paura si spinse fuori dai cespugli, verso il fiume, lo superarono e raggiunsero il piccolo consigliere. " Bravissimo!- gli disse- e ora seguimi!".

Così, inseguiti dalle urla della famiglia col pranzo rovinato, i due cagnolini risalirono la collina verso il bosco, correndo. Ormai erano salvi!

Continuarono a correre per un lungo tratto, finche' Tobia non dovette fermarsi per la troppa stanchezza. Era completamente digiuno dal giorno prima! Cosi' poggio' la bistecca a terra e comincio' a mordicchiarla. Quando alzo' lo sguardo vide il suo nuovo amico che lo osservava, speranzoso. " Vieni, dividiamola!" Gli disse, e lui  si avvicino' scodinzolando, assaporando il prelibato bocconcino dall'altro lato. Si sorrisero. Willy era un bastardino marrone chiaro, con gli occhi lucenti, che da sempre viveva nella liberta'. Tobia era un volpino, piccolo e peloso, ma nulla impedi' ai due cuccioli di diventare amici. Tobia scopri' che il suo nuovo amico era in perlustrazione in cerca di cibo, e che oltre il bosco c'erano altri tre amici ad attenderli. 

" Non appena ti sarai riposato li raggiungeremo". E cosi' fecero. Il mattino seguente, dopo un bel riposino, i due si incamminarono verso nuovi orizzonti, nuove strade, nuove avventure...

FINE SECONDO EPISODIO

A PRESTO CON LA TERZA AVVENTURA DEL NOSTRO TOBIA

VI ASPETTIAMO CON L'EPISODIO "AMICIZIA"