Il regno vegetale
una goccia di verde in un mare di cemento« Il ciclamino | Pinus Longaeva aristata » |
Le ginestre erano graditissime ai greci e ai romani che le coltivavano in abbondanza per attirare le api e ricavare così un ottimo miele.
In Spagna, erano molto apprezzate per il loro delicato profumo ed inoltre la fibra delle radici veniva adoperata per produrre cordame per navi.
Nell’area mediterranea i rami spogli venivano tagliati per farne scope. Il re Enrico II d’Inghilterra fu nominato il Plantageneto (planta genista) in memoria dello stemma della sua famiglia, un ramo di ginestra. In Francia il re Luigi IX fondò l’ordine della ginestra. Secondo la tradizione siciliana la ginestra deve essere considerata pianta non gradita; si racconta che il rumore delle sue fronde agitate dal vento abbia disturbato Gesù mentre pregava nel giardino dei Getsemani. La ginestra rappresenta la modestia e l’umiltà, è una pianta, infatti, che cresce anche in terreni estremamente aridi.
Leopardi scrisse il suo testamento spirituale ispirandosi proprio a questo fiore. Qui di seguito i primi versi:
Qui su l'arida schiena
del formidabil monte
sterminator Vesèvo,
la qual null'altro allegra arbor né fiore,
tuoi cespi solitari intorno spargi,
odorata ginestra,
contenta dei deserti. Anco ti vidi
de' tuoi steli abbellir l'erme contrade
che cingon la cittade
la qual fu donna de' mortali un tempo,
e del perduto impero
par che col grave e taciturno aspetto
faccian fede e ricordo al passeggero.
......
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Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 06:48
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