Creato da segreteria.slmz il 24/05/2009

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[Vengo anch'io, no tu no] - Si puņ pretendere un figlio dal marito in coma?

Post n°34 pubblicato il 03 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

E' giusto che a giudicare su drammi con notevoli profili etici sia qualcuno che non ha vissuto in prima persona la stessa situazione di vita?

In questi casi, è giusto riconoscere ad una *moglie* (persona legalmente coniugata) il diritto alla maternità, e, insieme agli ascendenti dell'uomo (nel caso fosse figlio unico), alla conservazione della propria stirpe?

Desideriamo commentare la notizia che segue:

FIGLIO DA MARITO IN COMA: GIUDICI, NO A RICHIESTA ++ (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 3 GIU - Il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita per uomo di 35 anni ricoverato in coma alla fondazione Maugeri di Pavia e dal quale la moglie vuole avere un figlio. La richiesta per conto dell'uomo era stta avanzata dal padre, nella qualità di tutore. La decisione, depositata oggi dal collegio di giudici presieduti da Anna Maria Peschiera, è stata presa dopo aver svolto istruttoria e aver acquisito il parere negativo sia del giudice tutelare sia del Pm. (ANSA).

Altra citazione della stessa notizia:

VUOLE FIGLIO DA MARITO IN COMA: NO DA GIUDICI  VIGEVANO (PAVIA) - Il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita per uomo di 35 anni ricoverato in coma alla fondazione Maugeri di Pavia e dal quale la moglie vuole avere un figlio. La richiesta per conto dell'uomo era stta avanzata dal padre, nella qualità di tutore. La decisione, depositata oggi dal collegio di giudici presieduti da Anna Maria Peschiera, è stata presa dopo aver svolto istruttoria e aver acquisito il parere negativo sia del giudice tutelare sia del Pm.

L'istanza oggi è stata rigettata anche sulla base del fatto che, in seguito alle testimonianze di familiari e medici dell'uomo, non è stato possibile ricostruire la sua volontà di accedere alla procreazione medicalmente assistita. Non ci sarebbero quindi elementi per stabilire che lui, nel pieno delle facoltà, avesse manifestato la decisione, qualora si fosse trovato nelle condizioni attuali, di avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita. Lo scorso febbraio il professor Severino Antinori aveva prelevato al paziente del liquido seminale, liquido che è conservato nella banca del seme di Roma.

 Il padre dell'uomo in coma (tecnicamente si chiama "interdicendo") qualche mese fa aveva chiesto al Tribunale di ricostruire la volontà del figlio per poi permettergli, in qualità di tutore, di esprimerla ai fini del consenso per l'accesso alla procreazione medicalmente assistita. Procreazione voluta dalla moglie, una donna originaria dei paesi dell'Est Europa, dopo che il marito si era gravemente ammalato fino a scivolare nel coma. L'avvocato Claudio Diani, che assiste la famiglia dell'uomo, ha annunciato che impugnerà il provvedimento dei giudici civili. "Da un punto di vista giuridico e medico - ha detto - lemotivazioni di questo rigetto, a nostro avviso, non stanno in piedi".

***

Conclusioni

Noi, per esempio, vorremmo sbilanciarci a favore della richiesta della moglie.Ci sembra evidente che il fatto di non aver espresso il desiderio di procreare non debba essere ritenuto prevalente su altre considerazioni. Infatti, bisognerebbe prima accertare se l'uomo si era posto o no la prospettiva di entrare in coma.

Naturalmente, sappiamo che una soluzione ad un caso specifico non consente di poterla utilizzare come antecedente logico per affermare principi generali, che possano in seguito trovare applicazione a casistiche del tutto diverse.

L'affermazione di principi generali richiede profonda e illuminata riflessione.

Altro problema è se, in presenza di problemi giuridici a prevalente contenuto etico, e dato che i dilemmi etici sono difficilmente risolvibili in modo univoco, vi debba essere o meno il diritto dell'individuo di scegliere, per la soluzione giurisdizionale del caso, magistrati che abbiano il medesimo indirizzo etico del ricorrente.

Pertinace

 

 

 

 

 
 
 
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