Se son fiori . . .

Al telefono

Lui sta cantando dall'altra parte del telefono mentre io dico [pronto].

E' sicuramente la voce più calda e sensuale che conosco.

Avevamo 13 anni.
Stessa scuola, stesso paese.
Mi piaceva da morire.
Gli piacevo da morire.

Una volta sul treno mentre si andava alle superiori, nel passare sotto alla galleria, me lo sono ritrovato addosso.
Labbra sensualissime lo ammetto per quello che posso ricordare del lontano 1986.

Un'altra volta alla festa di compleanno di un amico in comune, mi sono ritrovata in un'altra situazione imbarazzante.
Eppure, mi ha sempre molto attratta.

Cantava questa mattina al telefono ed era da questa primavera che non lo sentivo.
[lì vicino a te, c'è un bar che fa delle brioches buonissime]
[vuoi farmi diventare una cicciona?]
[stupida]

Era calda la sua voce mentre rideva.
Gli ho promesso che passerò a mangiare queste buonissime brioches, una non di più.
[questo è quello che mi ha sempre fatto impazzire di te S.]
[cosa?]
[che non dici mai, ma, boh, forse, vedremo ... o è sì o è no]

Rido, mentre faccio una battuta "pesante".
Ride lui con la sua risata calda.

[Buona giornata A., mi ha fatto davvero piacere sentirti]
[Buona giornata S., un bacio]