Non siamo isole
Storia di un seme che morendo fa nascere un grande albero
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Il sasso è: LEUCEMIA. ok l'ho scritta questa parola che fa paura solo a sentirla nominare, solo a leggerla. Io mi immagino già un bel po' di gente che cade per caso su questa pagina e chiude in fretta in fretta perché gli scappa già la pipì solo a leggere la parolina in maiuscolo.
MA NIENTE PAURA. Perchè anche se leggerai queste righe non sarai contagiato se non, spero, dalla voglia di saperne di più, di capire, di sconfiggere la prima grande malattia che è l'ignoranza.
Bene in quattro righe vi ho detto che forse siete dei fifoni e anche degli ignoranti... ma che male c'è??? e' proprio per voi, scusate per noi, che sono qui a scrivere. Perchè cari ragazzi, ancora troppa gente, e dico bambini, e dico giovani, è lì che vive alla giornata perché non sa se domani ci sarà ancora ed il motivo è: TROPPO POCHI SONO QUELLI CHE SANNO QUELLO CHE IO STO CERCANDO DI RACCONTARVI QUI DENTRO.
Leucemia, linfoma, mieloma: si tratta di patologie relativamente” rare”, rispetto ad altre forme di tumore, ma l'aumento graduale degli ultimi anni le hanno rese sempre più rilevanti. L'Italia, nell'ambito dei paesi occidentali, vanta il poco invidiabile primo posto nell'incidenza della malattia con 10-12 nuovi casi all'anno ogni 100.000 abitanti. Le ragioni dell'aumento sono di due tipi: l'effettivo aumento di incidenza ma anche il miglioramento delle tecniche diagnostiche che oggi riconoscono, e permettono di curare, quelle malattie per le quali un tempo si diceva: “il sangue è diventato acqua e in tre giorni è morto”.
Per fortuna, non sono i numeri del tumore al polmone, ma certo è che 'sta bestia colpisce alla cieca tra bambini, giovani, e adulti (purtroppo non sono in grado di avere statistiche precise in merito, per dirvi quanti, come dove, ma in fondo è così importante?).
Di sicuro, quando ti arriva una forma di tumore in casa, la prima cosa che provi è una grande paura, smarrimento. Poi ognuno affronta la situazione a modo suo: chi cerca tutte le informazioni possibili, chi non vuole crederci, chi si consegna al Sistema Sanitario con una speranza ed una fiducia che dipendono molto dal rapporto che si instaura con i medici che, ognuno con il suo carattere e la sua storia personale, del nostro Sistema Sanitario sono il biglietto da visita. C'è chi è più fortunato, c'è chi ha un carattere "caterpillar" e riesce ad andare avanti, a trovare una scia di briciole di pane nel labirinto degli ospedali. C'è chi ha la sfortuna di trovare medici un po' scorbutici, poco inclini al dialogo e si trova catapultato in un tunnel buio e senza fine.
Non sono qui adesso per spiegarvi cosa succede dal momento della diagnosi in avanti, ma solo per dirvi guardate che molte di queste persone che si trovano un brutto giorno in questa situazione, aspettano solo un nostro piccolo gesto per sopravvivere. Qual è questo gesto? E' un prelievo di sangue che permette di entrare in una Banca Dati italiana (presso l'Ospedale Galliera) nella quale i medici cercano un donatore compatibile di cellule staminali midollari.
Così può succedere che un malato venga trattato in modo da uccidergli tutte le cellule impazzite e gli vengano infuse cellule staminali midollari sane che, ammesso che tutto vada bene, lo rendono una PERSONA SANA. E' il caso di Stefano, se volete, leggete la sua storia: http://www.alpimedia.it/admopiemonte/testim.htm
Foto: Passero dal collare rosso - Copyright Danilo Lombardi
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QUALCOSA CHE VALE LA PENA DI LEGGERE
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