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Un'avventura sul pianeta delle scimmie e... dei cannibali?
Post n°297 pubblicato il 11 Maggio 2019 da ruggero1949
Nello“Srimad Bhagavatam” (9:10): 17 Dopo aver invaso Lanka, l’esercito delle scimmie, che era guidato da generali come Sugriva, Nila e Hanuman, occupo’ tutte le palestre, i granai, le tesorerie, gli ingressi dei palazzi, le porte della citta’, le case di riunione, gli spiazzi davanti agli edifici e perfino le piccionaie. Quando i crocevia, le piattaforme, le bandiere e i vasi d’oro per l’acqua sulle cupole della citta’ furono distrutti, la citta’ di Lanka sembro’ un fiume sconvolto da un branco di elefanti. 18 Nel vedere lo scompiglio creato dall’esercito delle scimmie,Ravana, il signore dei Raksasa (cannibali), fece chiamare Nikumbha, Kumbha, Dhumraksa, Durmukha, Surantaka, Narantaka e altri Raksasa, e anche suo figlio Indrajit. Poi convoco’ Prahasta, Atikaya, Vikampana e alla fine anche Kumbhakarna. Indusse quindi tutti i suoi seguaci a opporsi al nemico. 19 Sri Ramacandra (incarnazione divina), accompagnato da Laksmana (suo fratello) e dai guerrieri delle scimmie come Sugriva, Hanuman, Gandhamada, Nila, Angada, Jambavane Panasa, attacco’ l’esercito dei Raksasa, che era ben equipaggiato con varie armi invincibili, come spade, lance, archi, prasa,rsti, frecce sakti, khao’gae tomara. 20 Angada e gli altri generali dell’esercito di Ramacandra affrontarono gli elefanti, la fanteria, la cavalleria e i carri del nemico, scagliando contro di loro enormi alberi, vette rocciose, mazze e frecce. In questo modo i soldati di Sri Ramacandra uccisero i soldati di Ravana, i quali avevano perso ogni fortuna perché Ravana era stato condannato dalla collera di madre Sita (moglie rapita di Ramacandra). 21 Quando Ravana, il re dei Raksasa, vide che i suoi soldati erano perduti, fu preso da una grande collera. Salì quindi sul suo aereo decorato di fiori e si diresse verso Sri Ramacandra, che era seduto sullo splendido carro guidato da Matali, l’auriga di Indra. Ravana allora colpì Sri Ramacandra con le sue frecce appuntite. 22 Sri Ramacandra disse a Ravana: Tu sei il piu’ detestabile tra i cannibali. In realta’ sei come i loro escrementi. Sei come un cane; infatti come un cane ruba il cibo dalla cucina approfittando dell’assenza del padrone, così tu in Mia assenza hai rapito Mia moglie, Sitadevi. Percio’, come Yamaraja punisce i peccatori, Io ti puniro’ nello stesso modo. Tu sei l’individuo piu’ odioso, peccaminoso e svergognato. Oggi, quindi, Io che non fallisco mai ti puniro’. 23 Dopo aver così rimproverato Ravana, Sri Ramacandra fisso’ una freccia al Suo arco, prese la mira contro Ravana e scocco’ la freccia, che trafisse il cuore di Ravana come un fulmine. A questo spettacolo, tra i seguaci di Ravana fu tutto un risuonare di lamenti: "Ahimè, Ahimè! Cos’è successo? Cos’è successo?" Intanto Ravana cadeva dal suo aereo, vomitando sangue dalle sue dieci bocche, proprio come un uomo virtuoso cade sulla Terra dai pianeti celesti, quando i meriti delle sue attivita’ virtuose si sono esauriti. 30 In seguito, Sri Ramacandra trovo’ Sitadevi che se ne stava seduta in una piccola capanna sotto l’albero Simsapa nella foresta di alberi Asoka. Era pallida ed emaciata per il dolore della separazione da Lui. 31 Nel vedere Sua moglie in quelle condizioni, Sri Ramacandra sentì una profonda compassione. Quando Sri Ramacandra fu davanti a lei, Sita fu perfettamente felice di poter contemplare il suo amato e la sua bocca di loto manifesto’ la sua gioia. 32 Dopo aver dato a Vibhisana il potere di governare la popolazione Raksasadi Lanka per la durata di un kalpa (4.320.000.000 anni), Sri Ramacandra, Dio, la Persona Suprema [Bhagavan], condusse Sitadevi su un aeroplano decorato di fiori e vi salì Lui stesso. Poiché il periodo di esilio nella foresta si era concluso, il Signore torno’ ad Ayodhya, accompagnato da Hanuman, da Sugriva e da Suo fratello Laksmana.
51 Sri Ramacandra divento’ re durante il treta-yuga, ma grazie al Suo buon governo, quell’eta’ era simile al satya-yuga. Tutti erano religiosi e perfettamente felici. 52 O Maharaja Pariksit, gemma della dinastia di Bharata, durante il regno di Sri Ramacandra tutte le foreste, i fiumi, le colline e le montagne, le nazioni, le sette isole e i sette mari erano tutti propizi e fornivano tutto cio’ che era necessario per la vita di tutti gli esseri. 53 Quando Sri Ramacandra, Dio, la Persona Suprema, era il re del mondo, tutte le sofferenze fisiche e mentali — la malattia, la vecchiaia, la confusione, il lamento, il dolore, la paura e la fatica — erano completamente assenti. Nemmeno la morte esisteva per coloro che non la desideravano. 54 Sri Ramacandra aveva fatto voto di accettare solo una moglie e di non avere alcun rapporto con qualsiasi altra donna. Era un re santo e ogni cosa nella Sua personalita’ era perfetta, non contaminata da difetti, come la collera. Insegnava a tutti, specialmente agli uomini sposati, il buon comportamento sulla base del varnasrama-dharma. Così istruì il popolo con l’esempio delle Sue personali attivita’. 55 Madre Sita era molto sottomessa, fedele, timida, casta e sempre pronta a comprendere i sentimenti di suo marito. Così, con il suo carattere, il suo amore e il suo servizio seppe attrarre in modo completo la mente del Signore. |
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