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DISCUSSIONI

Discussioni di carattere religioso.

 

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E' possibile ottenere tutto pur restando in famiglia?

Post n°326 pubblicato il 10 Agosto 2019 da ruggero1949

Nello “Srimad Bhagavatam” (5):

1:17 Anche se viaggiasse di foresta in foresta, colui che non ha il controllo

di sé deve sempre temere l’incatenamento alla materia, perché vive in

compagnia di sei mogli legittime, cioé la mente e i cinque sensi che

servono ad acquisire la conoscenza. Al contrario, la vita di famiglia in sé

non può causare danno all’uomo illuminato, che ha conquistato i suoi

sensi e trova la soddisfazione in se stesso.

4:14 Come manifestazione di Dio, la Persona Suprema, Sri Rsabhadeva

godeva di un’indipendenza totale, perché la Sua forma era spirituale,

eterna e piena di divina felicità. Egli era eternamente al di là delle

quattro forme essenziali della sofferenza materiale [la nascita, la

malattia, la vecchiaia e la morte] e non era minimamente attaccato alla

materia. Sempre equilibrato, Egli considerava tutti gli esseri con occhio

uguale; vedere gli altri infelici Lo rendeva infelice ed Egli desiderava il

bene di tutti. Benché fosse perfetto, essendo il Signore Sovrano e il

maestro assoluto di tutti gli esseri, Egli agiva ugualmente come se fosse

stato un’anima condizionata. Osservò quindi rigorosamente i principi

del varnasrama-dharma. Col tempo i principi del varnasrama-dharma

erano stati trascurati; cosi, con le Sue qualità e la Sua condotta

personale, Egli insegnò al popolo incolto il modo di compiere i doveri

nell’ambito del varnasrama-dharma. In questo modo fece rispettare le

regole della vita familiare tra i Suoi sudditi, permettendo loro di

coltivare la religione, di migliorare la loro situazione economica, di farsi

una buona reputazione, di avere figli e figlie, di godere della felicità

materiale e infine di accedere alla vita eterna. Con le Sue istruzioni Egli

mostrò come diventare perfetti rimanendo capifamiglia, purché si

aderisca ai principi del varnasrama-dharma.


5:3 Gli uomini che desiderano ravvivare la loro coscienza di Krishna e

accrescere il loro amore per Dio non sono interessati a fare ciò che non

è in rapporto con Krishna. Essi non cercano la compagnia di coloro che

si preoccupano soltanto di mantenere il corpo, di mangiare, dormire,

accoppiarsi e difendersi. Anche se sono uomini di famiglia, essi non

hanno attaccamento per la casa, né per la moglie, i figli, gli amici o i

possessi materiali. Allo stesso tempo essi non rimangono indifferenti al

compimento del loro dovere, ma si accontentano di guadagnare il denaro

necessario per il proprio mantenimento.

 
 
 
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