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Elogio della povertà.
Post n°349 pubblicato il 26 Agosto 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (10): 10:8 Narada Muni disse: Tra tutte le attrattive del piacere materiale, quella della ricchezza confonde l’intelligenza più del fatto di avere un bell’aspetto fisico, di essere nati in una famiglia nobile e di essere colti. Quando una persona ignorante s’inorgoglisce delle proprie ricchezze, certamente se ne servirà per godere del vino, delle donne e del gioco d’azzardo. 9 Incapaci di controllare i sensi, i mascalzoni che s’infatuano delle loro ricchezze o della loro nascita in una famiglia nobile sono così crudeli che per nutrire il corpo — nella convinzione che esso non debba mai invecchiare e morire — uccidono poveri animali innocenti senza alcuna pietà. E in qualche caso arrivano perfino a uccidere animali solo per divertimento. 10 In questa vita ci si può inorgoglire del proprio corpo, nella convinzione di essere un grand’uomo, un ministro, un presidente o perfino un essere celeste, ma chiunque noi fossimo, dopo la morte il nostro corpo si trasformerà in vermi, in escrementi o in cenere. Chi uccide poveri animali innocenti per soddisfare gli effimeri capricci del proprio corpo ignora che dovrà soffrire nella prossima vita; simili miscredenti, infatti, dovranno finire all’inferno e subire i risultati delle loro azioni. 11 Nel corso della vita a chi appartiene veramente questo corpo? A chi ci dà lavoro, al sé, al padre, alla madre, o al padre della madre? Appartiene forse alla persona che lo porta via con la forza, al padrone di schiavi che lo compra, o ai figli che lo bruciano nel fuoco? E se il corpo non viene bruciato, appartiene ai cani che lo divorano? Tra tanti che potrebbero reclamarlo, chi veramente potrà dirlo proprio? Cercare solo di mantenere il corpo con le attività colpevoli, senza accertare chi sia il proprietario del corpo, non è certo un bene. 12 Dopo tutto, questo corpo è prodotto dalla natura non-manifestata, poi di nuovo sarà distrutto e si fonderà negli elementi naturali. Perciò è una proprietà comune a tutti. Date le circostanze, quale persona onesta può reclamarne l’esclusiva proprietà e, allo scopo di mantenerlo, commettere crimini come quello di uccidere animali solo per capriccio? Solo un criminale potrebbe comportarsi in questo modo. 13 Sciocchi, atei e mascalzoni, pieni di orgoglio per le loro ricchezze, non riescono a vedere le cose così come stanno. Perciò, gettarli di nuovo nella povertà è il medicamento adatto per i loro occhi, affinché possano vedere veramente. Almeno un povero, conoscendo bene la sofferenza, riesce a capire quanto sia dolorosa la povertà e non vuole quindi vedere gli altri in una condizione penosa come la sua. 14 Vedendo i loro volti, chi è stato punto da un ago può comprendere il dolore di altri che attraversano la stessa esperienza. Poiché comprende che il dolore è il medesimo per tutti, non vuole che altri soffrano nello stesso modo. Ma chi non è mai stato punto da un ago non può comprendere questo dolore. 15 Un povero deve automaticamente sottoporsi ad austerità e penitenze, perché non ha ricchezza per possedere qualcosa. Il suo falso prestigio è quindi domato. Sempre a corto di cibo, di rifugio e di abiti, deve accontentarsi di ciò che ottiene per misericordia della provvidenza. Sottoporsi a queste austerità forzate è un beneficio per lui, perché esse lo purificano e lo liberano completamente dal falso ego. 16 Sempre affamato, bramoso di trovare una quantità di cibo sufficiente, un povero diventa sempre più debole. Potendo disporre solo di una forza limitata, avrà sensi naturalmente tranquilli. Perciò, un povero non è capace di compiere atti pericolosi e crudeli. In altre parole, quest’uomo raggiunge naturalmente i risultati dell’austerità e delle penitenze, che sono volontariamente adottate dalle persone sante. 17 Le persone sante possono stare liberamente in compagnia di persone povere, ma non di quelle ricche. Un povero, grazie al contatto con le persone sante, perde ben presto ogni desiderio materiale e in breve purificherà il suo cuore da ogni sporcizia. |
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il 25/04/2020 alle 10:28
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il 28/07/2019 alle 10:39
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il 14/07/2019 alle 14:32
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il 05/01/2019 alle 18:37
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il 14/07/2018 alle 17:05