Creato da ruggero1949 il 13/07/2009

DISCUSSIONI

Discussioni di carattere religioso.

 

Il prezzo da pagare e il coraggio del credente.

Post n°386 pubblicato il 04 Dicembre 2021 da ruggero1949

Da “Servizio cristiano”:

 Quelli che si danno da fare per la causa della verità scopriranno che non potranno evitare di suscitare la rabbia dei loro nemici. Anche se sono stati chiamati da Dio a svolgere l’opera ed egli approva i loro metodi, non potranno evitare rimproveri e derisione. Saranno accusati di essere visionari, inaffidabili, astuti e ipocriti; di qualsiasi cosa, in sostanza funzionale ai propositi dei loro nemici. Anche le cose più sacre saranno rappresentate sotto un’ottica ridicola per far divertire i miscredenti. Per eccitare la gioia del critico profano basta una minima dose di sarcasmo e uno spirito triviale, unito a invidia, gelosia, irriverenza e odio. E questi presuntuosi buffoni aguzzano la loro ingegnosità e si incoraggiano a vicenda nella loro azione blasfema. La derisione e il disprezzo provocano grande sofferenza all’animo umano, ma devono essere sopportati da tutti quelli che sono fedeli a Dio. Fa parte del piano dell’avversario distrarre le persone dall’opera che Dio {SC 144.3} ha loro affidato. — The Southern Watchman, 12 aprile 1904. {SC 144.4}

Spesso il cristiano è minacciato da tanti pericoli: in quei momenti gli sembra difficile compiere il suo dovere. Egli potrà pensare di trovarsi davanti a una difficoltà incombente e avere dietro di sé solo oppressione e morte. Tuttavia la voce di Dio è chiara e gli dice: “Guarda avanti”. Dovremmo ubbidire a questo ordine, anche se i nostri occhi non riescono a penetrare oltre l’oscurità, anche se sentiamo le onde fredde scorrere sui nostri piedi. Ciò che impedisce il nostro progresso non scomparirà, se avremo un atteggiamento dubbioso ed esitante. Coloro che rimandano la decisione di ubbidire, aspettando il momento in cui ogni incertezza sia svanita e non vi sia più il rischio di un fallimento o di una sconfitta, non ubbidiranno mai. Gli increduli mormorano: “Aspettiamo finché tutte le difficoltà saranno rimosse e possiamo vederci chiaro”; la fede, invece, che “spera ogni cosa” e “crede ogni cosa”, dice con coraggio: “Avanti!” — Patriarchs and Prophets, 290 (1890). {SC 191.7}

 

 
 
 

Che succede all'anima, dopo la morte del corpo?

Post n°385 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da ruggero1949

Nel “Libro di Alma”, che fa parte del “Libro di Mormon”:

Ora, riguardo alla condizione dell’anima fra la morte e la resurrezione, ecco che mi è stato reso noto da un angelo che gli spiriti di tutti gli uomini, appena hanno lasciato questo corpo mortale, sì, gli spiriti di tutti gli uomini, che siano buoni o cattivi, sono condotti presso Iddio, che diede loro la vita. Ed allora avverrà che gli spiriti dei giusti saranno ricevuti in uno stato di felicità, chiamato paradiso, uno stato di pace, ove si riposeranno da ogni loro tormento, da ogni pena e da ogni dolore. E poi accadrà che gli spiriti malvagi, sì, che sono cattivi, che non hanno né parte né porzione alcuna dello Spirito del Signore, perché hanno scelto opere di male piuttosto che di bene, per cui lo spirito del diavolo è entrato in essi, ha preso possesso della loro dimora, questi saranno rigettati dunque nelle tenebre di fuori e là vi saranno pianti, lamenti e stridor di denti, e ciò a causa delle loro iniquità, essendo condotti prigionieri secondo la volontà del diavolo. Ora, questa è la condizione delle anime dei cattivi, sì, nelle tenebre ed in uno stato di orribile e temibile attesa della fiera indignazione dell’ira di Dio su di loro; così essi rimangono in questo stato, come i giusti in paradiso, fino al momento della loro resurrezione.

Ora, ve ne sono alcuni che hanno supposto che questo stato di felicità o di miseria dell’anima, che precede la resurrezione, fosse una prima resurrezione. Sì, ammetto che possa essere chiamata resurrezione, questa elevazione dello spirito o dell’anima e la loro consegna alla felicità o alla miseria, secondo quanto ne è stato detto. Ed ecco quanto è stato affermato: vi è una prima resurrezione di tutti coloro che sono stati o che sono o che saranno sulla terra fino alla resurrezione di Cristo dai morti.

Ora, noi non crediamo che questa prima resurrezione, di cui si è parlato in codesti termini, sia la resurrezione o l’elevazione delle anime per essere consegnate alla felicità o alla miseria. Non puoi supporre che voglia dir questo. No, ti ripeto, ma significa la riunione dell’anima col corpo di coloro che sono vissuti dai giorni di Adamo fino alla resurrezione di Cristo (1). (40:11-19) 

Nota:

1. Questa è la vera prima resurrezione.

Nella discussione “Ma è così cattiva, poi, la morte?” scrissi:

Sappiamo che ci sono persone che si suicidano, anche giovani e perfino ragazzi: per tutti costoro la vita è più "cattiva" della morte.
Ma cosa ne pensa Dio della morte?
Da "Spigolature":

165:1 Sappi che ogni orecchio che ode, se tenuto puro e
immacolato, deve sempre e da ogni parte ascoltare la
voce che pronunzia queste sante parole: «In verità,
veniamo da Dio e a Lui ritorneremo». I misteri della
morte e del ritorno dell’uomo non sono stati divulgati
e rimangono ancora sconosciuti.
Per la giustizia di
Dio! Se fossero rivelati, provocherebbero un tale
spavento e un tale dolore che alcuni morrebbero,
mentre altri sarebbero colti da tale gioia da desiderare
la morte e implorare con incessante brama l’unico
vero di Dio – esaltata sia la Sua gloria – di affrettare
la loro fine.
2 La morte offre a ogni fiducioso credente la coppa
che è vera vita. Dona gioia ed è apportatrice di contentezza.
Conferisce il dono della vita eterna.
3 Quanto a coloro che hanno gustato il frutto
dell’esistenza terrena dell’uomo, che è il riconoscimento
dell’unico vero Dio – esaltata sia la Sua gloria
– la loro vita ulteriore sarà tale che non possiamo
descriverla. Ne ha conoscenza solo Dio, il Signore di
tutti i mondi.

Direi che nel "Libro di Alma" i misteri della morte e del ritorno dell'uomo a Dio sono stati sufficientemente spiegati. Ovviamente sono possibili approfondimenti. 

 
 
 

Un approfondimento sulla prima missione dei 70 discepoli.

Post n°384 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da ruggero1949

Da “Servizio cristiano”:

In questo primo viaggio i discepoli dovevano recarsi solo nelle località già visitate da Gesù, dove si trovavano alcuni suoi amici. I loro preparativi dovevano essere molto sommari. Nulla doveva distoglierli da quella grande opera o provocare un’opposizione che avrebbe impedito la loro missione successiva. Non dovevano vestirsi come i dottori della legge, ma conservare l’aspetto della loro umile origine. Non dovevano parlare nelle sinagoghe, ma andare di casa in casa. Non dovevano perdere tempo in saluti inutili o lunghi intrattenimenti; in ogni luogo dovevano accettare l’ospitalità di coloro che erano pronti a ospitare i discepoli come se stessero ospitando Cristo stesso. Entrando nelle case, dovevano pronunciare questo bel saluto: “Pace a questa casa!” Luca 10:5. La benedizione sarebbe scesa sulla casa insieme con le loro preghiere, i loro canti di lode, la lettura delle Scritture. — The Desire of Ages, 351, 352 (1898). {SC 96.8}

Tutto ciò si riferisce ai cap. 10 del "Vangelo di Luca":

1Or dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli, e li mandò a due a due dinanzi a sé, in ogni città e luogo dove egli stesso era per andare.

2E diceva loro: Ben è la mèsse grande, ma gli operai son pochi; pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse.

3Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.

4Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate alcuno per via.

5In qualunque casa sarete entrati, dite prima: Pace a questa casa!

6E se v'è quivi alcun figliuolo di pace, la vostra pace riposerà su lui; se no, ella tornerà a voi.

7Or dimorate in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.

8E in qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo dinanzi,

9guarite gl'infermi che saranno in essa, e dite loro: Il regno di Dio s'è avvicinato a voi.

Il verso 4 appare alquanto severo, ma la spiegazione di sorella White lo rende praticabile.Tutto ciò, probabilmente, è applicabile anche ad altri versi della Bibbia, che a prima vista parrebbero poco credibili o difficili da applicare. Per questo ritengo importante questa discussione.

 
 
 

La storia di un uomo come esempio.

Post n°383 pubblicato il 09 Ottobre 2021 da ruggero1949

Da “Servizio cristiano”:

Ho letto la storia di un uomo che, camminando un giorno d’inverno

nella neve alta che si era accumulata, si paralizzò per il freddo,

che quasi impercettibilmente stava togliendogli ogni forza vitale. E

quando era quasi congelato e a un passo dalla morte, sul punto di

arrendersi, udì i lamenti di un altro viandante che stava morendo

per il freddo esattamente come lui. Raccolse le proprie forze per

salvarlo. Strofinò gli arti congelati dello sventurato e, dopo aver

compiuto un grande sforzo, riuscì a farlo alzare; ma dato che l’uomo

non si reggeva in piedi, se lo prese in braccio e lo portò attraverso

quella massa di neve, dalla quale pensava che non sarebbe riuscito a

venir fuori da solo. Quando portò al sicuro il compagno viaggiatore,

divenne cosciente del fatto che salvando l’altro aveva salvato anche

se stesso. I suoi sforzi indomiti per soccorrere il prossimo avevano

rianimato la circolazione sanguigna, che stava congelandosi nelle sue

vene, e creato un calore salutare in tutte le sue membra. Insegnamenti

simili devono essere presentati di continuo ai giovani credenti, non

solo come precetto, ma anche come esempio, affinché nella loro

esperienza cristiana possano registrare risultati simili. - Testimonianze per la Chiesa 4:319, 320 (1885).  {SC 79.1}

 

 
 
 

Oggi e domani.

Post n°382 pubblicato il 09 Ottobre 2021 da ruggero1949

Da “Servizio cristiano”:

Faccio questa solenne dichiarazione davanti alla chiesa e affermo che nemmeno il cinque per cento degli iscritti sui registri è pronto a chiudere la propria storia terrena. La maggioranza si trova nella condizione di ogni comune peccatore, senza Dio e senza alcuna speranza nel mondo. Fanno professione di servire Dio, ma in realtà sono decisamente attaccati a “mammona”. L’opera svolta a metà implica un continuo rifiuto di Cristo al posto della piena confessione. Tanti hanno introdotto nella chiesa il loro spirito indomabile, rozzo; hanno una percezione spirituale deformata dalle loro stesse corruzioni indecenti e immorali, dal fatto di rappresentare il mondo con lo spirito, il cuore, le finalità, indugiando in pratiche scandalose e protagonisti di una vita che essi professano cristiana, ma contraddistinta dall’inganno. Vivono da peccatori, sostengono di essere cristiani! Chi si dice cristiano e professa Cristo dovrebbe allontanarsi da questi individui e restarne separato, come si sta lontani da ciò che è impuro. {SC 36.5}

Sono rimasta notevolmente impressionata dalle scene che mi sono state mostrate di recente, durante alcune visioni notturne; sembrava che fosse in atto un gran movimento di risveglio e si diffondesse in molti luoghi. Il nostro popolo si muoveva per farne parte, rispondendo alla chiamata divina. — Bollettino della Conferenza generale, 29 maggio 1913, p. 34. {SC 37.6}

In visioni notturne sono passate davanti a me le immagini di un grande movimento di riforma in seno al popolo di Dio. Molti lodavano Dio... a centinaia, a migliaia visitavano le famiglie, attingendo nuove energie dalla Parola di Dio. I cuori erano convinti della potenza dello Spirito Santo e si manifestava uno spirito di vera conversione. Da ogni parte le porte si aprivano alla proclamazione della verità. Il mondo pareva illuminato da una luce del cielo e grandi benedizioni erano ricevute dal fedele e umile popolo di Dio. — Testimonies for the Church 9:126 (1909). {SC 38.1}

Nel momento dell’angoscia e della perplessità delle nazioni, ci saranno tante persone che non si sono concesse totalmente alle influenze corrosive del mondo e al servizio di Satana, e che si umilieranno davanti a Dio, torneranno a lui in assoluta sincerità per essere accettate e perdonate. — Testimonies for the Church1:269 (1885). {SC 49.3}

Molte persone leggono la Bibbia, ma non riescono a capire il suo vero significato. Nel mondo ci sono uomini e donne che stanno cercando ansiosamente il cielo. Queste anime assetate di luce innalzano a Dio preghiere e, piangendo, chiedono la grazia divina e lo Spirito Santo. Molti sono ai confini del regno di Dio, in attesa di essere raccolti in esso. — The Acts of the Apostles, 109 (1911). {SC49.4}

 
 
 

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