"Pubblicato sul Journal of Natural Product, “Polyacetylenes from Sardinian Oenanthe fistulosa: A Molecular Clue to risus sardonicus” illustra i risultati del lavoro di equipe che ha visto coinvolti chimici organici di tre atenei italiani - Milano, Piemonte Orientale e Napoli - un botanico sardo dell’Università di Cagliari e un gruppo di biofisici dell’Università di Breslavia.
La ricerca ha chiarito la struttura ed identificato il meccanismo d’azione delle tossine dell’enante - Oenanthe crocata L.- detta comunemente finocchio d’acqua o prezzemolino, una delle piante più velenose della flora europea e italiana, presente da noi solo in Sardegna.
Il bersaglio molecolare identificato dall’equipe di ricercatori -il recettore del GABA, acido gamma-amminobutirrico, sito di azione dei farmaci ansiolitici – sembra confermare che questa pianta erbacea perenne che prolifera lungo fossi, acquitrini e corsi d’acqua, sia la leggendaria erba sardonica.
La velenosa herba sardonia che somministrata alle vittime di una particolare forma di uccisione rituale diffusa nell’isola, ne accelerava la morte per intossicazione provocando una sorta di contrazione sul volto - che Omero già definiva “riso sardonico” - documentata dalle numerose maschere dell’archeologia sarda".
http://www.unimi.it/news/37637.htm
http://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/np8007717
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il 02/06/2010 alle 17:45
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il 02/06/2010 alle 16:02
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