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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIł GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Maggio 2020

*

Post n°1312 pubblicato il 17 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

Avevo fatto un post, ma non mi va di pubblicarlo,

 e non lo pubblicherò.

Domani ri-torneremo ad una sorta di normalità...

no comment mi dico... quale normalità?


penso a Roma, mia.

Penso e spero che ce la farà anche stavolta..

e spero di farcela anche io, e Matteo.

DSCN4701

 

foto mia luglio scorso... 

https://www.youtube.com/watch?v=O6p8eY2m9X8

 
 
 

luna maggese...

Post n°1311 pubblicato il 17 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

 

Ciao Superluna di maggio 2020

volevo metterla in tempo reale, non fa niente...

DSCN5669[1]

 

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DSCN5650[1]

luna allo specchio prove di superluna

DSCN5637[1]

 

grazie, luna del 4 maggio 2020.

DSCN5610[1]

 
 
 

foto...

Post n°1310 pubblicato il 17 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

scatti.. a piedi... vicino casa, nel resto del quartiere, e nei quartieri confinanti..

 

(casa e targa P. De Filippo, montesacro talenti vicino casa mia)

peppino de filippo targa

 

 

 

peppino de filippo abitazione

 

 

 

 

ville nel verde via nomentana (andando verso il raccordo)

ville nel verde

 

 

 

 

villa nel verde 2

 


stessa strada parte opposta  -----> proseguendola tutta (è lunga assai) ....

 

 

 

villa torlonia,(particolare) via nomentana andando verso il centro storico...

 

 

villa torlonia particolare

 

via nomentana deserta !!!

via nomentana deserta ...

 

 

via di villa paganini ...

via di villa paganini, che costeggia l'omonima villa, di fronte villa torlonia...

 

 

 

via dalmazia particolare

via Dalmazia (particolare) quartiere trieste ...

 

 

incontri

ci ha seguiti... 



corso trieste particolare 

 

palazzo corso trieste, particolare

 

Corso Trieste verso Coppedè: ambasciata Russa (particolare)

coppede' ambasciata russa particolare

 

un regalo  per un'amica (verso porta pia ....)

IMG_20200509_171757

 

porta pia .... monumento al Bersagliere con annessa poesia dannunziana...

a memoria

 la mia ruota in ogni raggio è temprata dal coraggio, 

e sul cerchio  in piedi splende la fortuna senza bende  :-)

porta pia

 

 

per piazza fiume, verso via salaria, VIlla albani, chiusa (dal cancello)

villa albani

 

di fronte università la sapienza ... (un distaccamento di facoltà)

 

 

La Sapienza

 

Storia.... (di fronte) .....

targa

 

 

proseguendo... per viale liegi... e ricongiungendosi.. naturalmente


via salaria particolare...

via salaria particolare

 

via salaria, villa Ada (già villaAdaSavoia) entrata

villa ada entrata

 

 

 

 

 

 

rovine dietro il mausoleo di costanza vicino casa mia...

mausoleo di costanza

 

 

 

 

 

targa .. a due passi da casa... città giardino (montesacro)

FLAIANO

 

rosa di Maggio Romano spontanea rosa

rosa

 

città giardino particolare case popolari liberty

citta giardino (case popolari libery) particolare

 

 

città giardino costruzione anni '70 ex distaccamento municipio ora scuola per stranieri

montesacro particolare

 

città giardino particolare, abitazione deluxe giornalisti....

città giardino particolare

 

sotto casa, particolare...

primavera sotto casa

 

 
 
 

segue dal penultimo post..

Post n°1309 pubblicato il 17 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

a gentile richiesta... provo ad inserire le foto (però mi dico che ci deve essere un modo più veloce per farlo !)...

 

allora, questo post, fotografico (prettamente) segue dal mio penultimo di una settimana fa.. ci ho unito le altre foto sempre di questo stesso periodo, sono fortunata... abito in un quartiere semicentrale, che confina con quartieri pieni di bellezza, a piedi, ho potuto arrivare già in centro... - da domani potrò riaddentrarmi nel cuore di Roma... che ha cuore ovunque e storia ovunque...

 

vi porto a spasso con me... sperando di far cosa gradita !

buona domenica!

 

segue...

 
 
 

post di servizio

Post n°1308 pubblicato il 13 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

Egregio portale che mi ospiti. Vorrei sapere, se ho la possibilità di continuare a gestire il mio profilo come in precedenza al quale ero e sono molto legata, nella funzione precedente. Questa a mio parere è molto caotica. Non discuto sulle scelte editoriali, ma sulla possibilità di poter continuare ad usufruire della versione classica. 

 

Mi ero svegliata presto. Fatta torta salata, ciambellone ieri sera. 

Stirato. E mentre stiravo, ho ascoltato musica... e mentre ascoltavo musica ho voluto cambiare un box laterale, del mio blog. In tempo reale mi accorgevo della modifica sul profilo, che tuttavia manteneva la possibilità del vecchio profilo.

Senonchè, la prof. di mio figlio, mi manda per mail un modulo che in nessun modo riesco a stamapare. E' il modulo di adesione - ma è solo per vedere l'adesione appunto ad usufruire eventualmente degli assistenti della scuola a casa, non garantendo (ovviamente) gli stessi che lavorano con il ragazzo. Dopo 200 tentativi non sono riuscita a stampare il modulo completo.

 

Ora io mi dico... ma perchè ci dobbiamo complicare la vita, e non continuare ad usare gli strumenti i mezzi con le stesse metodologie semplici? 

 

Considerazioni mie. 

 

Passo e chiudo se qualcuno sa come entrare nei propri vecchi profili, me lo dica, GRAZIE!

 

 

 
 
 

*

Post n°1307 pubblicato il 11 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

Ci mancava la scossa di terremoto. Palpitazioni è dire poco, fa pure rima. Ho creduto mi venisse un infarto. Volevo scrivere in tempo reale. Ma mi sono ripromessa di riaddormentarmi nonostante la paura. ME lo sono proprio imposto. E infatti poi sono riuscita a dormire per altre 3 ore scarse. Ora eccomi qui.

E' stato davvero brutto. Certo mica può essere bello,ovviamente. Ma in una situazione già particolare, la scossa di terremoto, abbatte. Certo è andata bene. Anche se si è avvertita violenta, e non ondulatoria, ma sussultoria. 
L'epicentro, poi è abbastanza vicino a me, in linea d'aria. Ho acceso la TV, prima, durante la colazione... non ne hanno parlato. Non voglio dire le mie considerazioni su quello che scorre sulle pagine televisive. Di giornalisti da strapazzo ce ne stanno fin troppi, e poi la penna mia mica è adatta,e stamattina,nemmeno le mie considerazioni.
SOno stanca.
Moltissimo.
Mi fa parecchio male la testa, è da ieri in verità.
Sono stanca di questi tempi, dolorosi, faticosi, orribili. L'ottimismo sembra farsi da parte, gli uccellini continuano a cantare, dolcissimi. Rumori pacati di lavorio là fuori, come stamattina, prima di riaddormentarmi in una notte alla fine, - illuminata solo da squarci di un temporale inesploso - i camion dell'immondizia. Lavoravano. 
Poi uno squarcio di giorno, si è ripreso la notte, e avrei voluto si fosse portata via l'angoscia in una bolla, e dato forza. Ma non è così. Fluttuo in questo giorno,con le gambe indolenzite (ho fatto più di venti 20km a piedi in questi due giorni con mio figlio), - sono a pezzi. Stanca, affaticata, provata.
E' vero che la mamma sta benino, non voglio scrivere bene... voglio tenerlo per me, il bene. 
Siano riusciti ad avere un controllo per fortuna in ospedale, sebbene, lei non ci ha volute, nè a me, nè a mia sorella. Questa è una buona notizia. La situazione del governo invece, la situazione sanitaria che ci sta lasciando, - non hanno lasciato strascichi molto positivi a livello economico. Non mi va di dire altro. Peraltro, in questo io sono abbastanza preparata. Ma questa sorta di sospensione, senza un  minimo di piccolo traino/ponte verso un sano ottimismo e a farcela, mi sospende in questo vortice che pare farmi perdere il baricentro. 
Maggio era bello, fino a pochi giorni fa... pieno di speranze. Poi ha incominciato a tirare fuori un caldo anomalo, una pioggia di polline assurdo, un caldo asfissiante, con le mascherine e i guanti insopportabile. 
Le lezioni al pc con Matteo, stanno prendendo una piega molto e troppo faticosa, assurda irreale.
Oggi proveremo con la classe... (proprio oggi?) anche solo per un ciao.
Abbiamo dovuto fare, scorsa settimana una sorta di GLHO abbastanza inutile insignificante, agli occhi del mio cuore, se non riaprire antiche voragini... non ci sono caduta dentro, per fortuna ma si sono riaperte. Ormai il mio istinto alla salvaguardia della mia mente - mi imponte automaticamente di non andarci ... ma c'è un'area in qui quello squarcio e la sua protezione si fanno labili, e mi levano le forze, mi levano l'energia.
Mi dico, naturalmente, che è la guarigione che fa procedere, e con essa, anche l'abbraccio stesso del limite. Mio. Familiare, strutturale. forse anche animico.
Allora divento semplice semplice. Mi accontento. E non per consolazione. Mi accontento proprio perchè mi dico che è così. Si fa quel che si può anche se poi mi tocca di convivere con il pungolo del dover poter fare meglio... ma non è un istinto nè un'ansia di prestazione, bensì, una consapevolezza anche quella. Quella che sono stanca. Che questi anni, queste primavere, queste stagioni, e tutti i km fatti, pesano.
Come i ricordi, che - durante il sabato passato, arrivavano come proiettili di gomma colorati... dolci, ma improvvisi. Stranissimi. Ora che non si può viaggiare, nemmeno per raggiungere il mare... non troppo lontano da me, - viaggio dentro,  - me. 
RIpercorrere tutta quella strada, con la bellezza di una Roma più vicina ma non meno 'centrale' è senz'altro la preparazione per quando ritornerò ai suoi monumenti più fulgidi e rappresentativi della sua grande immensa bellezza.
Ma stanotte, in un attimo, quando la notte si prepara a raggiungere il giorno e stavolta l'ha fatto con quella scossa orrenda un botto fortissimo al mio armadio che non volevo credere, e il mio povero cuore, brachicardico, sembrava uscire fuori dal petto ed io, perire.., ho come creduto sentito di non avere più spinta a vivere nè a viverla. Come 'morire' nel suo abbraccio... mi dico che è un istinto anche normale, parlare con la precarietà, e dirsi e implorare il cosmo e l'altissimo, che tutte queste piaghe forse ce le meritiamo, in questa scala che è la vita, che se siamo fortunati, ci restiamo sospesi a metà, anelando alla cima.
Le mie mani vanno da sole. Forse è anche per quello che vorrei fare il diario, più centrale e piu centrato. Più terra terra in senso buono. Più realista senza farmi trasportare, ma poi mi dico, che devo pensare a ciò che mi fa bene, e la funzione bozze mi accompagna in tale esercizio.
Le parole di mia madre: calma. Rilassati.
Non devi preoccuparti. E' una parola!!
Alla quale tengo fede senza tradirla, ma tutto l'impianto, il cuore, l'anima, il corpo la mente, vacillano...
ora vorrei solo dormire.
Od anzi, immergermi in una libreria. Magari senza anche comprare nulla, rubare con gli occhi frammenti di pace. DI esperienza di ritrovamento.
Oppure dormire ancora. E ancora. Andare in una sorta di letargo brevissimo,un microsonno come i gatti, - e non posso. Sul fuoco ci sono i peperoni con i pomodori, poi aggiungerò il filetto di tacchino. Dovrei uscire, per comprare il manico di una macchinetta del caffè, mi si è rotto. Comprare il gommino di ricambio dell'altra, introvabile (è una due tazze la seconda). Comprare altre stupidaggini che la spesona l'ho fatta ieri. 
Comprare diabolik le parole crociate.
Ma non mi va. Peraltro, oggi dopo pranzo, devo raggiungere il patronato per un appuntamento informale. Devo sistemare delle burocrazie, vedere se c'è stato un errore (da parte loro) prima di presentarle.
Come dice Sonietta, mi sembra ieri febbraio, ed io che avevo appena presentato la documentazione al giudice tutelare. Ero così in pensiero... così come per mamma.. e tutto si è risolto andato a buon fine.
Allora mi aggrappo alle parole di mamma. Cara. Un pochino le cose si normalizzeranno... ci vorrà tempo.
Allora lo vedo il positivo? la scrittura mi aiuta? in questo? le campane suonano, fa un pochino più freschetto, forse le condizioni atmosferiche si metteranno d'accordo per non fare piovere, ma soprattutto voglio lavare il viso con l'acqua gelida. ... E preparare Matteo. Non ho lamette adeguate per la sua barbaccia ispida... ormai il ricordo di quel bambino meraviglioso che fu, è solo un ricordo, - forse dovrò sistemare anche questa situazione... le sue foto... ma mi dico, che è un modo dolce, di stare nel presente. Ora è troppo bello, ed io porto dentro di me, tutto il dolore del mondo.
Stuoli di ragazzi svestiti soprattutto le ragazze, senza mascherina nè guanti incoscienti... e lui più ligio di tutti a guardarli... ed io, a morirne, lentamente... e risorgere subito, con tutta la forza del caso. Lui che saluta, lui l'invisibile, amore mio grandissimo.
Lui che era nervoso, ora c'è il motivo... caldo infernale, - e Roma - e lui. Una roma semideserta... ponte delle valli viale libia viale eritrea corso trieste via nomentana, porta pia... (stavolta siamo arrivati fin là, lui voleva fare via xx settembre e poi quirinale, non ce l'ho fatta), porta pia, piazza fiume, e un fiume di ricordi.. dell'ariccia scarpe (Sonietta mia, mino non c'è più, c'è ancora il cinema gioiello, con le porte di legno, ma non è più nemmeno una sala d'essai), te lo ricordi? dell'ariccia con le scarpe più belle di Roma.. via salaria, l'ufficio di mia sorella, - il primo ufficio mio di fronte. E il cinema rouge et noire, ora sala bingo, e le sale da the, ora negozi di abbigliamento. Via salaria bellissima, villa albani, perennemmente chiusa, roma racchiusa in un quartiere, bellissimo, riscoperto per caso, l'università la sapienza, il monumento della storia contemporanea all'ultima fiammata di terrorismo... e poi via po', tagliata da una piccola via salaria che si fa stretta, che non ti fa dire da dove è partita (dal centro praticamente!) per arrivare fino a rieti... e poi ancora stretta, e i palazzi di traverso in un crepuscolo che si porta appresso tutti i secoli, rivisti rivisitati, in una sorta di gotico periferico per via delle architetture squadrate e spoglie e alte, per l'epoca, e poi il tutto contornato di verde, un verde che acceca, che ti pare ti faccia entrare in una spirale di sogni, tutti a spirale, e il crepuscolo diventa pure esoterico, e so' quello che dico. IL cielo ti ripaga terso come non mai si fa carezza morbida a darti tutte quelle che ti mancano e si fa meno egoista a far essere protanogonista l'architettura bellissima e il verde a cornice, maestoso, imponente - a darti quell'ossigeno a restituirti tutto l'ossigeno degli anni precedenti!
TIpare di entrare nel migliore quadro di Dio, quando ti dici, che sei nella città più bella del mondo, che altre perle e meraviglie sono ovunque, ma qua ci sta qualche cosa, che ti lascia e ti fa sentire sospeso, perennemmente nel crespuscolo eterno dell'eternità, questo Roma, fà. Allora ti ricordi che là c'era un cinema e invece ora ci sta il supermercato. Ti rammenti che all'epoca del tuo peregrinarci e camminarci assorta e più piccola nei tuoi percorsi e trasorsi di lavoro di ufficio impiegatizio - era come un grande tetto che ti era mancato, che c'era il natale, la natalità, e una sorta di leggerezza e profumo di tutta la ricchezza del mondo, quella vera. Quella cornice quadro compreso che rappresentava il bello la bellezza più magnificente, in cui c'era tutta la storia e tutto il mondo, e tu piccola alunna, coi tuoi completini inglesi di principe di galles, te ne sgambettavi felice, e realizzata. Sotto ai tuoi piedi i secoli dei secoli, l'anarchia delle architetture, miste alla severità di un '800 pluriaristocratico barocco ma anche popolare, che ti parlano da dentro le scarpe nella strada, e arrivano fino alle vene tue, perchè tu, qui ci sei nata...
Oppure, leggera come una farfalla, coi colori flou degli anni che furono a registrare, i cambi di corsia della storia, con la tua fascetta che raccontava i 70 di cui eri stata ragazzina protagonista in ombra, piccola comparsa attenta, crescere cogli 80 a rimpiangere i 60 che ti avevano vista nascere, e che hai bevuto insieme al latte materno. Poi i 90 a crescere ancora di più, a far rimanere in disparte Roma, perchè quando si nasce in una bellezza così, ti pare tutto normale...
ma oltre non so' dire...
Posso dire, che ogni angolo, si vestiva di memoria recente. Una bisteccheria argentina che un amico del mio ex capo, avendo fatto il botto peggio del terremoto di stanotte, con una compagnia aerea argentina si era reinventato un negozietto ristorantino argentino.. ora non c'è più nemmeno quello e le risate, fatte, ed un compleanno, il mio che non ricordo quale, con delle scarpe altissime, Matteo un sogno, e il resto frammento... imbevuto nella via che soffiava via insieme al polline... poi, d'un tratto dopo ancora il piccolo stupore, per non avere mai visto quella piccola costruzione rosa, - per dirti, che tante volte, in centro hai cercato quello che cmq resta sospeso anche qui, via salaria taglia viale regina margherita da una parte e viale liegi dall'altra. Allora là il ricordo si fa violento, il crepuscolo se ne va, c'è tutta la potenza, la bellezza, il verde, di villa ada che già chiama... uno dei quartieri più belli di roma il salario che non è ancora parioli, che se ne sta un poco più in disparte... La villa più bella di roma, la passiamo... quante volte e quante e quante... quel verde, mi sono rivista, in ogni età, anche quelle più indietro.. troppi ricordi, appunto diventavano proiettili di gomma insieme al sudore, alle domande di Matteo, a me, che volevo fotografare l'impossibile, e quel possibile che non ricordo più, senza più macchinetta, e stando attenta al telefono, per l'attrattiva di Matteo per le mie ascelle.
Via clitumno, via panama, via chiana, quartiere coppede', costeggiato appena, - non ci passiamo, ci facciamo guidare dalle chiome folte di villa ada. Allora penso all'altro polmone... villa pamphili.. Matteo quale ti piace di più : tutte e due. Certo... ma ora, sento che è villa ada la più bella la preferita, quella piena di più ricordi, dove il sogno e la realtà si mischiano. VIlla borghese molto vicina in linea d'aria non la penso. qua la storia si intreccia con gli alberi davvero, sono protagonisti entrambi.. qua, c'è una branca forse ancora dei savoia decaduta che vive ancora nella casa degli ex custodi. Forse la mia povera memoria storica delle 4 cose che sapevo mi inganna, sapevo così. ... Intravedo le ambasciate da lontano, anche se a memoria ricordo che stavano a ridosso di monte antenne, lassù dove mi scopro aver fatto pace con un ricordo che ho portato addosso come senso di colpa.
Mi dico che il terremoto di stanotte, forse ha sciolto u n altro nodo. NOn questo che scrivo qui, che era già sciolto, ora l'ho solo scritto.. ma un altro ancora. Che ora non so dire, in simultanea forse arriverà scritto anche lui. Lo devo solo elaborare, tradurre bene, sistemare.
Devo svegliare Matteo mi voglio ripromettere di truccarmi dopo avergli fatto la barba. Anche solo per un ciao, sarà difficile per me... ed è faticosissima la lezione on line che mi sembra una farsa in cui Matteo non ha espresse le sue potenzialità, ma anzi, dimostra tutte le sue regressioni/cadute... eppure dirmi senza consolazione, che questo si può, questo si fà... un sole molto timido, e non al meglio, illumina il varco tra le nuvole nere, che vogliono ancora sfogarsi...
io finirò di preparare il pranzo, lo stesso profumo dei peperoni arrosto che veniva dall'esterno del luglio 2017 si ricongiuge a quest'oggi, e il 2017 non è affatto funesto se penso a questo bisesto 2020 che senza maledire, mi dico, che - saprà trainare e dare la forza necessaria, così come queste lettere mie.
Mi voglio però impegnare di mettere le foto a corredo di questo mio post. 
Le foto della ultima superluna di maggio bellissime...
le foto di Roma... dei quartieri confinanti con il mio in cui ho ritrovato me stessa, oggi.
Il velo di tristezza pare volersi togliere dal sole che sembra farsi più deciso... è vero che amo la luna, ma è di sole anche che ho bisogno, e mentre lo scrivo lui si illumina stella fulgida più fulgida che c'è...
vacanze in forse... via appia antica ci aspetterà insieme a villa ada. la villa degli hippi fotografata da me, gli anni indietro, paradiso in terra, questa cittàeterna.
La mia dichiarazione di amore, è eterna. E mi da la forza per affrontare ciò che devo. Il suo 'sottobosco' è crudele e inenarrabile.. servirerebbero una candid camera - accompagnata perenne dall'autismo del mio ragazzo poi... la gioventù bellissima, antipatica a cui lui è invisibile, è di contrasto, con la sua umanità, altri ragazzi e ragazze meno aggreganti che lo salutano, che col pensiero vorrebbero, ma non possono... lui che è felice lo stesso, io, che mi scopro forte con tutte le mie debolezze e faccio volare via, quella che non sono più per farmela posare come carezza sulle spalle quella che sono adesso, e spero con tutto il cuore di riuscire ancora a farcela.
Mi sono accorta dopo aver pubblicato che il post, non era ancora finito.
Nel frattempo, ho spento il fuoco. Il pranzo è pronto. Ho avvertito Matteo che fra poco lo alzo. Il mio viso è ancore pieno di sonno, soprattutto i miei occhi. I miei trapezi, sono a pezzi, le gambe, pesanti. Sono ingrassata male, malissimo. Prima di questi accadimenti avrei dovuto fare degli accertamenti, quante rime non volute mi sorrido.. da sola. Mi dico che a giugno sistemerò tutto. Per la linea, se sarò costante e ferma, come a riaddormentarmi stanotte, dopo la scossa violenta di terremoto (e lo è stata davvero , mi sono testimoni gli amici di roma?), - allora posso senz'altro, tornare a correre con Matteo dopo che le lezioni on line saranno finite.
Stanotte, ho avuto anche dei flash psichedelici, prima del terremoto, in una sorta di dormiveglia, mentre sbattevo gli occhi vedevo il colore verde, come quello che ora ho lassù sul blog! è incredibile... quanto il corpo sia in connessione con la natura... incredibile, ma vero.
Il mio viaggio, ecco perchè ho ripreso il post.. ha poi proseguito, per via salaria ancora, costeggiando le tangenziali est e per via del foro italico verso san pietro. A ds viale somalia a risalire su per piazza vescovio e poi di nuovo il ponte della valli, MA, Matteo ha voluto proseguire per via salaria (A Mattè ma che vuoi andare a rieti?:-)))   abbiamo attraversato la tangenziale, costeggiato l'aniene, costeggiato la pista ciclabile che Matteo bimbo ciclista e bellissimo, ha fatto centinaia di volte col papà verso ponte milvio fino alla magliana... - e entrati costeggiando la valle dell'aniene riserva naturale, verso via dei prati fiscali, per riprendere via val d'ala e poi via conca d'oro e tornare strematissimi, a casa.
Naturalmente ieri è voluto riuscire. Ho rivisto dopo due mesi e più mia sorella... eravamo un po' tristi e provate... forse lei anche più di me, più in forma forse fisicamente, ma più provata. Non potevamo parlare, Matteo non ce lo ha permesso. Un bagno di sudore, dolore alle gambe, provate e come prova i segni sul nostro viso dagli eventi.. la mamma doveva festeggiare il 15 aprile passato i suoi 80 anni e mio nipotino Daniele fare la prima comunione... non è stato possibile. E questo si va ad aggiungere al tutto. Interrompere la scuola così, per un ragazzo come Matteo, le sue vancanze certamente in forse (ricarica vitale assoluta per me), - mi fanno abbattere ed essere abbacchiata, e allora, la cima diventa davvero più alta, MA, sono qui, in questa terra, e ho ancora tutti gli affetti con me.
Il mio compito, mi dico, ora è un altro. E a quello devo pensare.
Se mi viene in mente un brano, lo aggiungo.
Passo e chiudo!
Roberta

 
 
 

4 maggio. (2020)

Post n°1306 pubblicato il 04 Maggio 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Esercizio di memoria. Di maggio. Indietro. Anno 2011.  Ci sarebbe - ed anzi - c'è anche l'esercizio di un altro, di maggio. Ma di quello non voglio scrivere.

Esercizio di memoria per purificare. L'anima. Il cuore.

4 maggio. San Floriano. E tanti altri santi.. Ma anche San Silvano (mio papà). Papino mio.

Che mi ha sorretta nella dignità in quelle scale (mobili) di spalle, tutta di un pezzo. Le scarpe facevano male. Troppa strada, - avevano fatto i miei poveri piedi..., Sognavano un riposo sulle nuvole. Le allucinazioni non erano 'allucinate'... era solo la prosopopea che per dimostrar se stessa si gonfiava a dismisura conferendo immagini (magari psichedeliche!!! ), immagini 'gonfiate' appunto, distorte. Ma, mi dico, in quella distorsione, e poi in quelle altre a venire, "l'allucinazione" buona era solo la voce di ciò che avveniva per rinuncia della totalità. della persona, mia.

Giornata tersa e bellissima. Elegante come non lo fui mai più. Anche se per certi versi lo sono sempre. Ma mai più così. Capello stupendo. Liscio, con riflessi veri e naturali. Orecchini, coi colori del topazio e delle perle.Pantaloni eleganti, molto costosi. Ricordo i complimenti della signora in viaggio. : "lei è a posto!"... e le gambe che tremavano. E la voce che mancava, e la mano che sognava, e la voce che trasognava un trampolino interrotto dopo la prima frase. Nessuna gabbia, no. Se non quella toracica a contenere un battito fortissimo , che subito si arrestava... ci pensavano un mercatino dell'usato, con dei ventagli... (il futuro che si preparava già a sventolare), un caldo anomalo, una giornata tersa, - un castello, molto romantico, e la mia visione, a tratti senza allucinazione, - e oggi la consapevolezza del colpo (e del corpo e l'anima) che non volevano ammettere... perchè per due volte una mano aveva portato più in alto di tutte le stelle del cielo.

un Mistero inspiegabile e rarefatto pigliava fuori dal tempo fuori da tutto.. degli uccellini dolci che insieme si fermavano vicinissimi, e il loro ricordo, negli anni, sosterrà la mia tenacia illusoria. ma oggi mi dico, va bene così. Avrei potuto/dovuto/voluto, affermarmi - al meglio - dir subito, non mi fu permesso da una forza (altra) che comandava su me. Oggi alleno la mia , in un esercizio molto faticoso, doloroso, a tratti rovinoso per me stessa, ma che poi mi rimette a posto. Come a guarire, perchè guarire, può essere assai doloroso. lascia dei segni.

So' che non si capirà. Non è un messaggio criptico, nè subliminale rivolto a chicchessia . E' una lettera a me stessa che scrivo, - gli occhi che leggono il suggello e la testimonianza, alla lettura di una vita. La mia.

 

 

 

Per ora, passo e chiudo.

Roby

 

 

PS: Aspettavo scuse per avere aspettato così tanto 2010-2011, per essere stata oggetto di tanta derisione fra queste righe, in passato, come oggi, - aspettavo un esercizio alla bontà, che non poteva svolgersi per me. Ma come mi sorresse il mio adorato papà nello spirito eterno della sua bontà ed amore, - anche il mio sangue misto - e tutto quel cielo così terso e familiare per me, nonostante i km di distanza, e regalo per me, a farmi dire, oggi, - che tutto l'amore del mondo attraversava, ogni mio battito, - il sole -  dentro e fuori, me, e la tenerezza come la canzone... sposava, quello che io vidi, al di là di parole e personaggi, al di là di mè. Vidi e sentii, al di là. E in un oltre, di cui io ora so di essere capace.

 

pronto ?   ------>  BENVENUTA ... in quei fili io nacqui, di nuovo. Per poi morire.. tante di quelle volte, che se mi sono salvata.. allora,..... roccia. Sono, e davvero, mica solo qui dietro.


Grazie Angelo !!  (in automatico arrivato;, e secondo nome del mio Matteo,Angelo, Silvano)

 

 

un sorriso a chi avrà la pazienza di leggere, e perdonerà la cripticità non voluta. Le lettere da scriversi sono le più difficili, ma anche le più necessarie. Farlo pubblicamente fa stare meglio. Nessun secondo fine. Ma solo traguardo allo star meglio, allo star bene. Starci veramente. 

 

 
 
 

1^ maggio 2020

Post n°1305 pubblicato il 01 Maggio 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Buona festa del lavoro a tutti. Oggi e sempre.

Buona festa a chi un lavoro ce l'ha, e soprattutto lo/la soddisfa... buona festa a chi come me, un lavoro retribuito non ce l'ha più, ma non ha mai lavorato così tanto!, nei miei msg di auguri, mi è stato scritto, che se facessimo sciopero noi... noi mamme, e donne di casa intendo... che poi mica siamo solo 'massaie' o casalingue, tanto per fare una battutaccia... fantozziana.. siamo ragioniere, maestre, professoresse, assistenti, amiche, badanti, eccetera.

Mi manca da morire il mio lavoro di segretaria.. ora sono la segretaria di me stessa, e a volte non mi piace tanto farlo.. preferivo fare la segretaria di qualcun altro, magari importante, come sono riuscita a fare, nel mio piccolo, avere lo stipendio alla fine del mese, è quanto di più bello, a  mia memoria ricordo. Ho lasciato la scuola, per potere subito lavorare, forse e certamente ho sbagliato, ma ho conosciuto la felicilità di sentirmi importante da subito, e da subito poter realizzare da sola, ciò che mi serviva. Ora da grande, capisco che se non avessi rinunciato, forse ora potrei svolgere ancora UN lavoro che mi potesse soddisfare e dare più indipendenza di quella che ho, e comunque mi dico senza consolazione, che io lavoro e tanto!!

Quindi, ho deciso di fare un post. Non mi posso permettere il diario, purtroppo, anche se è una cosa che mi prefiggo di fare. Mi fa bene, ed è una sorta di orologio scritto.

Per ora, mi 'accontento' di scrivere quando posso. E ora, posso.

Sono giornate difficilissime per me, per tutti. E' chiaro. Per me, di più. Per chi ha una situazione come la mia di più. Non voglio essere pedante, nè pesante. E' la mia vita, la mia realtà.

Quindi, in questo augurio, io aguro anche a tutto il genere umano, alle persone di continuare a lavorare per il meglio, come meglio possono anche nel loro piccolo.(che poi sta là la grandezza, mi dico).

Mi aggancio alla giornata, per scrivere, di me, che sono giornate stranissime, fatte di alti e bassi. A volte l'ansia mista alla vampate (caldane in italiano) sono spilli, che mi si piantano ovunque. Nella similitudine della mia immaginazione, per avere il controllo del mio corpo ed evitarmi dolori in più, - mi sono immaginata 'fachira' su un letto di spilli :-)

come le raffigurazioni delle barzellette.. tanto per strappare un sorriso, e strapparmelo pure io...

Ma è così. Le file nei market, le mascherine, i guanti obbligatori, - le scarpinate con Matteo per Montesacro di cui ora conosco ogni pietra, le tonnellate di foto, che spedisco agli amici e alle amiche, che non metto qui, solo per mancanza di tempo... la primavera che a mia memoria, si riaggancia all'esercizio che ne faccio.. quando ero ragazza e i profumi erano più intensi, che manco li sentivamo... facevano parte di noi, erano il nostro ossigeno. Le pochissime automobili, memoria presente aggrappata al passato , di domeniche e ferragosti in primavera che non ci sono più.. la natura ci parla un linguaggio che non siamo più in grado di capire. Annichiliti da noi stessi, dalle nostre abitudini malsane, e aberranti. Non voglio immaginare, il futuro più prossimo di dopodomani... certo che i nonni dolcemente potranno riabbracciare i nipoti (non vedo mamma da più di un mese, e Matteo potrà riabbracciarla ) ma, PENSO , a questo cielo terso, alla natura protagonista...e non mi posso permettere questo pensiero, perchè mentre in contemporane arriva una vampata (signora mia!!!!), - mi dico, che oggi c'è chi lavora mentre io scrivo.. chi è disperato, mentre io scrivo, di una disperazione, che non si può narrare tra questi lidi telematici... 

allora io continuo a parlare di natura, perchè la vedo fuori dalla finestra che sembra disegnata... faccio foto che sembrano disegni..mi meraviglio meravigliandomi di continuo. Qui la primavera era già stupenda prima, ora di più. A volte l'ansia arriva, quando vado sopra alle mie forze come sempre. Le lezioni a distanza, sono uno stress indicibile per un ragazzo autistico. Fare solo un'ora anche al giorno, mi fa accavallare tutti i nervi dei trapezi, e allora appello tutta la  mia calma, per dirmi, calma! ... per dirmi che faccio quello che posso ed è un lavoro faticoso. Ecco perchè è anche la mia festa.

Scrivo male, lo so'.. dando spazio ad ogni pensiero e diramazione,cerco di legarli fra loro come fiori colti e raggrupparli tutti assieme... i miei pensieri. la vera me.

Qui. 

Mio figlio tesoro, ha riacutizzato certe sue disarmonie, certe sue fissazioni.. E' fissato con le mie ascelle (è letteratura autistica); molti lo sono per i piedi, alla fine sono fortunata. E' il loro modo sensoriale di entrare in contatto con l'altro. Era una cosa che aveva smesso di fare, - il contatto con me, evidentemente 24h su 24 lo ha riacuito.. e non si fa scrupolo nemmeno di farlo davanti in rete con i due prof (linda e federico) e col suo assistente rudy... potete immaginare? io non sono una tecnologica, non ho mai avuto skipe, non ho mai fatto la video chiamata se non per lavoro in teleconferenza con un grosso monitor(sul tv) col mio ex capo, e quindi potete immaginare la tesione nervosa... e nel contempo, se va in stress perchè la richiesta è troppo , allora se la piglia con me, e tenta di colpirmi. Come spiegare, come un autistico che non sia ad alto funzionamento, può mal sopportare la lezione via web? come. Peraltro, è un iper ipo sensoriale (ondivago tra i due) - e quindi legge piano, parla piano, e se alziamo la voce noi, apriti cielo!! e mettiamoci poi pure la linea ballerina! che ovviamente è imputabile come sempre a me... cioè i prof, ce l'hanno sempre che fila liscia. Poi il dispiacere, di non voler nemmeno salutare i suoi compagni. ... ma qui, amore mio posso capirti... è una botta emotiva per me, vedermi, in tutto il mio splendore (rido da sola dentro di me), - che se rendevo bene in video ero un'attrice 'professionista', - figuriamoci tu, che non hai i canali di filtraggio per le tue emozioni.

Allora mentre scrivo, mi si riacutizza il dolore dei nervi che sostengono tutto questo.. in contemporana la casa da gestire, le file fatte prima, le sudate epocali, - che si ghiacciano addosso, la preoccupazione, e il dolore sempre vivo, che si stempera solo, quando mi sorprendi, amore mio, e rispondi bene, e soprendi anche gli altri. Tesoro mio. Occhi bassi, sulle mie cucine.. che apprezzi, come nessuno mai. E lo fai con una sincerità che ti contraddistingue.

Non sono una stella danzante, mi sposto dalla prima persona alla terza, la funzione bozze mi aiuta, volevo scrivere dell'altro, lascio che il pennello tastiera si immagini in quadro che esce anarchico quando voleva essere geometrico, ma prevalgono tutti i colori, e il quadro geometrico che l'ho naturale fra le dita, uscirà un'altra volta, oppure questo quadro resterà nella soffitta/cantina delle  bozze nel blog.

Io non voglio avere paura, nè rammarico, prima del tempo, della natura che di nuovo sarà testimone dello scempio su di lei... la sua bellezza offuscata dalla patina orrenda dello smog... ieri dalla finestra le tante macchine parcheggiate mi sembravano tanti mostricciattoli stanchi... tante comodità inutili, tutto sbagliato... ma ovviamente c'è una spiegazione, che tutti i saggi del  mondo, lo studio della storia e del pensiero filosofico, non servirebbe a dire, che fallimento che siamo.. Il mio ottimismo realista, mi fa dire,che forse un pochino cambieremo le nostre abitudini? che sapremo vorremmo essere meno perfomanti e sicuri laddove queste due parole, sono false... come invece è vero lo scempio compiuto nei secoli dei secoli.

La giornatina è uggiosetta... fa caldo. Io auspico un diario quotidiano.

Oggi ho fatto, questo, poi quest'altro. Sono diventata bravina in cucina, finalmente ho capito (grazie alla rete) perchè i miei ciambelloni non venivano al meglio: non setacciavo la farina ... Tutto qui.

Ne faccio a go go, e sono davvero brava. COn i complimenti della mia cara mamma, che era la regina dei ciambelloni, con cui sono cresciuta.

Domani pomeriggio vorrei tanto riuscire a chiamare mia cugina alessandra. Cara. Nonchè mia testimone di nozze, figlia del fratello più grande di papà.. mi ha mandato delle foto bellissime.. di mio padre, che non avevo. la nebbia del tempo.. mi ha riportato forte il suo ricordo, le sono grata, e voglio esplicitarglielo. Mentre scrivo e contemporaneamente rispondo ai msg di auguri per questo giorno di festa, mi dico, di quanto sto lavorando... per me stessa, come non ho fatto mai. E ' vero, il mio lavoro di segretaria mi manca tanto, - ma tanto sto facendo con amore che mai avevo fatto finora (con così pienamente e saldamente).. un amore anche per me stessa, gestendomi.. e il passato arriva a sistemare, senza nostalgia scorre dentro come sangue senza coaguli , fluido. Le contrazioni anche riesco a gestire.. sebbene, guardandomi a solo un anno indietro ... mi dico, quanto lavoro sprecato, le mobilizzazioni, il fisiatra, lo shiatsu,  poi quella sorta di malevola depressione, la slego, dicendomi, che peggio sarebbe stato non averle fatte... che ogni anno non può essere uguale a prima, che ora è così. E che prenderò pasticche per queste orrende vampate, appena avrò la lucidità normalizzante di farlo. Non ci vuole niente, certo, ad andare in farmacia a comprarle, e magari scriverlo mi farà bene. A volte mi perdo in queste piccole banalità, - perchè è anche normale tutto questo, in questi tempi, che sono inenarrabili, perfino per chi ha illustre penna. forse l'inenarrabile non va narrato ma solo provare a dipingerlo con la speranza, - per scriverlo con lucida razionalità, c'è ancora qualcuno che sa e può farlo, noi, - io - posso solo continuare a vivere, della mia vita, cercando di viverla davvero e come non mai attimo per attimo. Abbandonando la paura. Niente paura, nè senso di deprivazione (al senso di consapevolezza per ciò che non siamo stati capaci di fare), per ora che si dice si tornerà ad una sorta di normalità quando la normalità non sappiamo manco cosa sia e la abbiamo abbadonata da un pezzo.. Eppure mentre lo scrivo mentre il sole gioca tra le nuvole, mi si scioglie la tensione, la concentrazione allo scrivere si fa leggera e a braccio, - faccio il diario, voglio pubblicare foto, non so' se rileggendo, poi posterò.. 

oggi mi aspetta una lunga camminata. Non lo so se mi avventurerò fino a santa agnese, che credo sia chiusa, forse il giardino , no. Vedremo. Devo ringraziarlo mio figlio Matteo.. per le scarpinate. La bilancia non è guasta, e ai sei chili acquistati lo scorso anno, smussati da dieci a sei, dell'anno prima, se ne sono aggiunti sette... ho cambiato i connotati, in linea con l'età anagrafica.. sebbene, anche questi tempi, non hanno contribuito, e la mia stazza  è completamente alterata! non si vede da certi trucchi.. nell'insieme si riesce a mascherare, ma io mi vedo bene! e la bilancia è giusta, (confrontata con altre bilance) Rido da sola, i capelli che erano corti, ora stanno ricrescendo a dismisura; , senza parrucchiere, sono un leone a tutti gli effetti, la carta astrale non sbaglia, il colore è un castano naturale, ma siccome naturale non è per via della chimica, tendono al verdino.. e rido di nuovo da sola. MI si sono ingrassate anche le mani, affusolate, ora leggermente paffute (ari, rido). Non ingrasserò più di così, mi auguro. E correrò ai ripari. Con Matteo andremo a correre, e mi aiuterò con delle medicine locali che fanno effetto. Tengo a bada la dermatite che a tratti somatizza lo stress, della preoccupazione.. non solo per il futuro, ma anche per la natura che a tratti sembra lanciare un grido disperato che non ascolteremo mai...

aspetto il 4 maggio, forse il 6 ci sarà il glho ancora da confermare... tutta l'approssimazione della scuola, io la voglio perdonare, - forse slitterò la data, vedremo.. non voglio avere paura di riprendere la macchina.. lo scrivo qui, vorrei potere cambiare anche atteggiamento rispetto all'esterno... come se la mascherina mi donasse quell'imperturbabilità di cui ho bisogno, e le vampe, (della mia parte passionale, mescolate con quelle del passaggio alla nuova etù) si fissassero solo in cellule salutari alla sopravvivenza, e alla sicurezza di me.

Devo andare... volevo scriver diverso, ma l'importante è liberarsi, del come, non importa.

un sorriso a tutti voi, e un grazie a chi avrà la pazienza e il tempo di leggermi.

Per ora passo e chiudo, a breve (spero) foto... tante. Una cara amica, mi ha detto che sono una brava fotografa. 

BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!

 

nel riquadro, foto mia, Città Giardino (Montesacro(RM) via monte nevoso).


mi piace questa canzone;    (che non conoscevo!)

mi piace molto questa pantera molto acuta;                  

mi piace quest'altra, appena donata ad un amico.

 

Mi piace assai il msg di Caterina:

 " SE FACESSIMO SCIOPERO NOI...MA NON LO FAREMO PERCHE' NOI LAVORIAMO PER AMORE"

 
 
 
 

 

DSC_3039_00047

 

VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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