Creato da stellacucc il 09/05/2007
Salute

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

 

 

« R: PORCO GUIDA HA RAGIONESBRANATO DAI SUOI CANI, ... »

La morte del piccolo Mattia, sbranato da un randagio, è solo l'ultimo caso: ogni anno aggredite 70 mila persone

Post n°10 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da stellacucc

Gli animali in Italia continuano a uccidere ma c'è chi chiede meno regole. Ecco perché

Ancora vittime della guerra dei pitbull
Ma l'Italia difende i cani-killer

ROMA - Sul luogo dell'assalto è rimasta solo una macchia scura, il sangue annerito di un bambino. Mattia Maddalena, si chiamava. Aveva nove anni. Sabato sera è stato sgozzato da un cane inferocito (a cui si continua a dare la caccia), mentre giocava davanti a casa sua, nella campagna di Benevento. È lui l'ultima vittima di una guerra vera, una guerra senza armi e senza comandanti, che però ha già sparso tanto sangue innocente.
Quello di Alessia Caponet, per esempio, che aveva nove mesi ed era in braccio alla nonna, quando il rottweiler che faceva la guardia alla villa dei genitori la addentò prima al collo e poi all'addome, sbranandola come una preda. O quello di Paola Dessole, 77 anni, che tornava a casa con la spesa in mano quando venne azzannata alla gola dal suo pitbull, che non mollò la presa finché lei non smise di respirare. O quello di Paola Palmieri, 61 anni, che una mattina a Pontecagnano impedì al suo pitbull di mordere una sua amica, ma quello allora le si rivoltò contro, come una belva, sgozzandola in pochi minuti. O, ancora, quello di Salvatore Rizzello e Vincenzo Ramis, che gettavano lo zolfo nella vigna, vicino a San Pietro Vernotico, quando furono assaliti, prima uno e poi l'altro, da due pitbull inferociti che se ne andarono solo dopo averli uccisi, staccando a morsi la testa di uno dei due. Bambini ignari, padroni colti di sorpresa, passanti che diventano bersagli, vicini di casa che hanno appena il tempo di sentire l'ansimare affannoso di un cane all'assalto prima di capire che stanno per essere inghiottiti da un incubo mortale. Sono loro le vittime di questa strana guerra: la guerra dei pitbull. Dietro la prima linea, quella dei cani e delle loro vittime, si fronteggiano due schieramenti trasversali, uno più agguerrito dell'altro. Da una parte i difensori dei pitbull (e dei rottweiler, e degli american bulldog, e di tutti i cani capaci di uccidere un uomo). Dall'altra, quelli che difendono le loro vittime: gli uomini. Finora hanno vinto i primi: l'Italia, sui cani pericolosi, ha le regole più permissive dell'intero continente.

E adesso la vittoria sta per diventare definitiva, perché al governo è arrivata una dei loro: Francesca Martini, 47 anni, leghista. È lei il nuovo sottosegretario alla Salute che ha la delega a riscrivere le regole di questa guerra silenziosa. Sarà perché è bionda, sarà perché è tosta, sarà perché si è subito schierata con i cani, sarà perché si muove - parole sue - "come un caterpillar" - fatto sta che l'hanno già soprannominata "il nostro pitbull col rossetto". Quando le riferisco il paragone con Sarah Palin, la grintosa vice di John McCain, lei fa una sola precisazione: "Io non uso il rossetto". Ma si capisce che la metafora non le dispiace affatto. Perché lei non ha nulla contro i pitbull. Anzi. Da quando ha varcato il portone del ministero, di fronte all'isola Tiberina, è diventata il loro avvocato nel Palazzo. È a loro che ha riservato il suo primo annuncio, l'abolizione della lista dei cani pericolosi. "Confermo: l'elenco sparirà. Perché le razze pericolose non esistono. Esistono razze storicamente più reattive, ma questo non vuol dire che siano più pericolose". Adesso, alla vigilia dell'emanazione della sua ordinanza (e di un disegno di legge che seguirà a ruota), il sottosegretario leghista anticipa un'altra novità, un altro passo avanti sulla strada della liberazione dei pitbull: la museruola presto non sarà più obbligatoria. "Responsabilizzeremo i proprietari" spiega. "Se uno sa che il suo cane è reattivo e mordace, allora userà la museruola. Altrimenti no. Chiaro?". Chiarissimo. Il vento è cambiato, al ministero della Salute, e presto lo scontro si accenderà nelle aule parlamentari, chiamate ad approvare le nuove regole. Quelle attuali non piacciono a nessuno: troppo crudeli per gli animalisti, troppo permissive per i loro avversari. Oggi, in base all'ordinanza ministeriale firmata nel 2006 dal ministro Livia Turco, i proprietari di 17 razze "a rischio di aggressività" hanno l'obbligo di "applicare sia il guinzaglio sia la museruola ai cani, sia quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico sia quando si trovano nei locali pubblici e sui pubblici mezzi di trasporto". Ora, se riuscite a ricordarvi qual è l'ultima volta che avete visto un pitbull con la museruola, o se vi viene in mente un'occasione - una sola - in cui avete visto i vigili multare chi non teneva il suo rottweiler al guinzaglio, potete farvi da soli un'idea del potere deterrente delle nostre regole. "Il problema vero - commenta la veterinaria Maria Cristina Osella, specializzata nella diagnosi e nella terapia dei disturbi comportamentali dei cani - è che non tutte le razze dei cani sono uguali. Può essere sbagliato creare liste di proscrizione, ma la genetica non è acqua. Uno degli effetti della selezione genetica compiuta dall'uomo è che in alcuni cani la soglia di reattività è diventata sempre più bassa, rendendoli più pericolosi di altri. Poi ci sono cani che hanno un apparato muscolare, una potenza mascellare e una agilità straordinaria che consentono loro di saltare con un balzo alla gola di un uomo. E dunque per i cani di taglia medio-grossa, quelli che sono in grado di provocare ferite gravi o addirittura la morte, è indispensabile stabilire regole rigide". Ogni anno, accusa il Codacons, vengono denunciati 70 mila casi di aggressioni compiute da cani. Certo, la maggior parte sono morsi da infermeria, piccole ferite inferte da piccoli cani. Ma le aggressioni dei molossoidi (come i pitbull e i rottweiler) sono in aumento, e non solo in Italia. E quando le vittime sono le più indifese, i bambini, l'orrore supera i confini nazionali: due anni fa, nel giro di poche settimane, vennero azzannati e uccisi da un rottweiler o da un pitbull una bimba di cinque mesi a Londra, un bambino di 14 mesi nel Sussex, Inghilterra, un neonato a Cuxhaven, Germania, e un bambino di quattro anni a Houston, Texas. Queste sono le storie che finiscono sui giornali. Poi ci sono episodi minori, di cui resta traccia solo nei registri degli ospedali, e nella vita di chi è sopravvissuto: la ragazzina di undici anni ridotta in fin di vita da un cane corso di 50 chili (Belgirate, 1° febbraio 2007), la bambina di sei anni sfigurata al volto, dal naso alla fronte, da un rottweiler che aveva rotto la catena (Cisterna di Latina, 21 agosto 2002), la venticinquenne che pattinava tranquilla e se l'è cavata con cento punti di sutura quando è stata assalita da due rottweiler fuggiti da una villa (Padova, 9 dicembre 2006). Il fatto che a provocare la tragedia sia quasi sempre il cane di casa, lo stesso che fino a un istante prima era sempre stato "buonissimo, dolcissimo e affettuosissimo", è forse l'elemento più inquietante: possiamo passeggiare tranquilli, quando vediamo venirci incontro, liberi come l'aria, questi cani che in un momento d'ira sono capaci di uccidere persino i loro padroni? "Non esistono cani cattivi, esistono solo cattivi padroni", è la risposta che danno i difensori dei pitbull. Ma chi sono i padroni dei pitbull? "La maggior parte - spiega Giuseppe Bossi, un appassionato cinofilo che con la moglie Floriana dedica da tre anni tutto il suo tempo libero al volontariato nel canile comunale della Via del Mare, a Roma - sono persone che vogliono sentirsi forti ostentando il loro cane. Il pitbull diventa lo strumento del loro machismo, o della loro prepotenza. E dunque più il cane è aggressivo, più loro sono contenti. Pazienza se ci vanno di mezzo gli altri cani. L'anno scorso, a Primavalle, un pitbull ha ucciso sei cani, uno la settimana: il padrone continuava a lasciarlo sciolto. Poi, certo, ci sono i proprietari più responsabili e coscienziosi. Ma neanche loro sono sempre in grado di controllare il loro animale. Un mio vicino di casa aveva un rottweiler, che gestiva con grande scrupolo. Una persona attentissima. Finché un giorno il cane tentò di assalire un bastardino che gli passava vicino, il padrone lo tirò indietro per impedirglielo e quello gli si rivoltò contro furiosamente, all'improvviso. Lo azzannò al braccio e non voleva saperne di mollare la presa. Sangue, urla, botte: niente. Per fortuna una persona riuscì ad infilare un bastone nel collare del rottweiler, torcendolo finché il cane non si staccò dal braccio". L'esperienza, insomma, consiglierebbe di adottare qualche rimedio. Già, ma quale? In Germania, dopo che un pitbull ha ucciso un bambino di sei anni che stava andando a scuola, ad Amburgo, i cani pericolosi sono stati messi al bando. La Francia, che ha vietato il possesso dei "cani d'attacco", ha inasprito l'anno scorso le pene per i proprietari: se il cane uccide un uomo, fino a dieci anni di carcere.
La Gran Bretagna ha proibito dal 1991 alcune specifiche "razze pericolose": la prima è il pitbull. Seguono il Dogo Argentino (un cane che è perfettamente in grado di uccidere un puma), il Fila Brazileiro (creato nell'800 per dare la caccia agli schiavi in fuga dalle fattorie, sbranandoli) e il Tosa Inu (micidiale cane giapponese da combattimento). Fuori dall'Europa sono ancora più drastici: in Australia e in Canada, dal 2005, è obbligatorio sterilizzare gli esemplari già esistenti per arrivare gradualmente alla scomparsa di queste razze. Forse è proprio alle severissime regole adottate al di là dell'Oceano che si è ispirato il senatore Andrea Fluttero (Pdl), quando ha scritto la sua proposta di legge sui cani "potenzialmente pericolosi". Una proposta che va nella direzione opposta a quella del sottosegretario Martini, e che vieta la vendita dei cani "potenzialmente pericolosi" e rende obbligatoria la loro immediata sterilizzazione. "Io adoro il mio cane - dice Fluttero - ma prima di tutto vengono le persone. Proprio come la legge vieta il commercio, la riproduzione e la detenzione di una tigre o di un coccodrillo, sarebbe giusto prevedere lo stesso divieto per quelle razze di cani che mettono a rischio l'incolumità pubblica. E non mi vengano a dire che un chihuahua è uguale a un pitbull. Il primo se mi morde può farmi un graffio, il secondo può uccidermi. C'è una certa differenza, direi...". Ma non dite al sottosegretario Martini che forse - forse - sarebbe il caso di fare qualcosina di più, per evitare di esporre i nostri figli al pericolo di trovarsi un giorno o l'altro davanti a un pitbull che, potenzialmente, può ucciderli. Lei vi risponderà, come ha fatto con me, che questo pericolo non esiste. Neanche potenzialmente. "Potenzialmente, anche lei adesso potrebbe darmi un pugno. Ma io non pretendo che lei vada in giro con le mani legate. Potenzialmente, anche un uomo può uccidere un altro uomo. Cosa facciamo, mettiamo al bando la razza umana?". Una risposta che toglie anche l'ultimo dubbio: è proprio lei, questa leghista bionda di Verona, il nostro "pitbull col rossetto".
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/salute12/trackback.php?msg=5588368

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
eranaeala
eranaeala il 06/10/08 alle 15:25 via WEB
in questo caso stiamo parlando di randagi, in branco. sono cani abbandonati, liberi in natura che formano un branco per la sopravvivenza. ora la mia domanda è colpa del cane se ha aggredito o dei padroni che l'hanno abbandonato? i cani se in mano alle persone sbagliate diventano pericolosi, in mano alle persone giuste un aiuto immenso.
(Rispondi)
Predator45.70
Predator45.70 il 06/10/08 alle 15:33 via WEB
Capisco che i sinistri sono molto legati ai pastori tedeschi , ottimi guardiani dei gulag di lenin-staliniana memoria e del muro di Berlino (quest'ultimi addestrati con pupazzi di paglia al cui interno ,i Vopos , mettevano frattaglie varie per istruirli a sbranare degli inermi fudìggitivi) ma non accetto questo Odio contro i molossi , rei di essere amati da non comunisti. Ahhh , Io ho avuto l'altissimo Onore di condividere 12 anni di vita di un Bandog ( lasci perdere , non conosce la razza e probabilmente neanche i dati psicosomatici ed antropomorfi) e la sua morte , avvenuta per malattia , mi ha lasciato un vuoto incolmabile! Unica cosa , I PitBull e gli altri molossi , non devono e non possono essere lasciati in balia di gente " sinistrata " che li vuol usare per i loro vili programmi o peggio li vuol fare combattere , non avendo loro le "due ghiandole endocrine" che contraddistinguono il maschio terrestre dai vermi .
(Rispondi)
autoretesti
autoretesti il 06/10/08 alle 16:43 via WEB
Oramai la società è dei cani, mi è capitato di attraversare la strada dove abito e di essere aggredito da un cane di mezza taglia, certo non ha puntato alla gola ma ai polpacci sì! ebbene, nell'atto di volermi in qualche modo difendere il padrone mi ha aggredito anche lui perché stavo maltrattando il cane, e per poco, secondo le leggi attuali, rischiavo anche una denuncia penale e una condanna! "se un cane ammazza qualcuno non è colpa del cane", ma del padrone che l'ha abbandonato, c'è in queste parole una negazione di voler regolamentare una materia così delicata e giustificare così, senza prenderse alcuna responsabilità, un episodio così grave di un'uccisione di un innocente.Quante altri dovranno morire non si sa perché vi siano regole di civiltà oblligatorie da rispettare, forse se arriveremo alle soglie di "stragi" si potrà mettere mano a eliminare il problema, oppure verrà il giorno che dovremo farci il segno della croce quando usciamo di casa per il rischio di essere morsi, come martiri immolati perché la legge non ci consente nemmeno di difenderci dal morire.
(Rispondi)
Mr_Forrest
Mr_Forrest il 06/10/08 alle 17:29 via WEB
Io ho dei figli, non sono del tutto tranquillo ora e forse lo sarò anche meno in futuro. Perchè tutto questo? Perchè qualcuno possa esibire la sua belva privata? Mah... cani di destra... cani di sinistra... questa mi mancava! Ci siano le regole e siano fatte rispettare, grazie.
(Rispondi)
SetterIrish
SetterIrish il 06/10/08 alle 18:56 via WEB
La colpa non è del cane, ma del padrone o come in questo caso della società che lascia liberi cani resi pericolosi dalla società stessa... Questo cane sicuramente verrà soppresso e credo sia giusto, ma bisognava davvero aspettare che uccidesse un bambino per accorgersene?
(Rispondi)
elisannasogna
elisannasogna il 06/10/08 alle 20:38 via WEB
ALLORA, SE NON SI POSSONO AMMAZZARE I CANI PERCHE' E' COLPA DEI PADRONI.... AMMAZZIAMO I PADRONI?? IO CREDO CHE SI SIANO SOVVERTITI I TERMINI DELLA LOGICA E DEL BUONSENSO. INOLTRE SONO STUFA DI SENTIRE CHE NON CI SONO SOLDI PER I NS. VECCHI, INVECE CI SONO PER I CANILI.... E BASTA!!!!!!
(Rispondi)
Soul_Inside
Soul_Inside il 07/10/08 alle 01:42 via WEB
scusami sinceramente ho letto solo le prime righe del tuo post perchè ho capito un certo odio e un modo di pensare "con i paraocchi", comunque non mi stancherò mai di dire che la colpa dei cani-killer come li chiami tu è dell'uomo, i cani non nascono cattivi sono gli uomini che ce li fanno diventare... quando ho visto al tg la storia del bambino sbranato dai randagi e sottolineo randagi non pit bul, comunque stavano mostrando immagini di pit!! io questa la chiamo disinformazione e accanimento, perchè dire randagio o pastore tedesco non fa notizia, allora si mettono sempre in ballo i pit bull... penso che oltre a delle leggi più dure per chi maltratta e abbandona i cani servirebbe molta più informazione.. "di quella reale però", perchè molte volte si parla tanto per riempire degli spazi vuoti senza riflettere molto... mi dispiace per il bambino che è morto ma gli unici a non avere colpa sono proprio i cani, poi ognuno è libero di puntare il dito verso chi non può neanche rispondere... per quello che mi riguarda sono contento di avere un magnifico pit bull di 5 anni e aggiungo che mi fanno più paura le persone che i cani.
(Rispondi)
zzzppp
zzzppp il 10/10/08 alle 14:26 via WEB
Ciao Stella! Il problema è sempre nell'uomo che abbandona i cani! Un bacione...
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

stellacuccblumaredgl5strong_passionpcsarpedontigraziamrpenthotalzzzpppfranz67gemelsmilzadnikgiuseppe.nonatonyh80klymenemilionidieuroterrafuocoventobriciolabau
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963