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introduzione caso sandro marcucci

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processo scieri giudici in camera di consiglio

Post n°2654 pubblicato il 13 Luglio 2023 da laura561

https://www.blogsicilia.it/siracusa/la-morte-di-scieri-chiesti-24-e-21-anni-per-i-suoi-ex-caporali-attesa-per-la-sentenza/895620/

Diario lavoro altrui

𝙉𝘼𝘿𝙄𝘼 𝙉𝙊𝙉 𝙀’ 𝙎𝙊𝙇𝘼 𝙋𝙀𝙍𝘾𝙃𝙀’ 𝙉𝘼𝘿𝙄𝘼 𝙀’ 𝙏𝙐𝙏𝙏𝙄 𝙉𝙊𝙄
Pensiamo che sia inutile dire chi sia 𝐍𝐚𝐝𝐢𝐚 𝐅𝐮𝐫𝐧𝐚𝐫𝐢, cofondatrice dell’Associazione Antimafie Rita Atria, specialmente a chi ha avuto la fortuna di averla come amica, il privilegio di averla come compagna nelle lotte o a chi l’ha semplicemente conosciuta, ma per chi non la conoscesse possiamo sintetizzare dicendo che lei è una combattente, una persona che da più di trent’anni è sempre in prima linea avendo come unico scopo quello di perseguire Verità e Giustizia e di dare voce a chi non ce l’ha.
Un impegno silenzioso senza proclami e senza ricompense se non l’affetto e la stima di chi l’ha conosciuta, la certezza di avere fatto il proprio dovere, di essere stata dalla parte giusta, senza se e senza ma.
Ma ora è arrivata la sentenza definitiva e inappellabile della Cassazione…
I fatti: Anni fa il sito della Rita Atria (www.ritaatria.it) pubblicò delle lettere aperte dell’avvocato Fabio Repici, lettere indirizzate alle massime cariche istituzionali, lettere di critica all’allora Prefetto di Messina, Stefano Scammacca.
Lettere che già erano state pubblicate da altri siti del messinese e nazionali, che sono state citate da 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐯𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 nei suoi articoli e quindi riportate in un libro scritto dallo stesso Travaglio per l’editore Garzanti, lettere anche citate dall’onorevole Sonia Alfano durante un comizio.
Nadia è stata citata in un giudizio civile dall’ ex Prefetto per rispondere di diffamazione mezzo stampa perché il dominio internet era stato registrato da lei (che notoriamente è una informatica e tra le tante altre cose si occupa anche di questo, senza oneri per l’Associazione).
In primo grado il Tribunale di Messina rigettò la richiesta evidenziando che non c’era alcuna diffamazione ma in appello La Corte Messina ha poi ribaltato questo risultato.
Non condividendo tale decisione ed essendo nelle nostre facoltà abbiamo deciso quindi di fare ricorso in Cassazione dove eravamo convinti che avremmo potuto dimostrare che non c’era stata alcuna diffamazione e che Noi (perché l’Associazione e non Nadia Furnari ha pubblicato le lettere) avevamo semplicemente pubblicato lettere di dominio pubblico, 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙨𝙘𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙞 𝙜𝙪𝙖𝙙𝙖𝙜𝙣𝙖𝙣𝙙𝙤𝙘𝙞 𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙨𝙞𝙩𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙩𝙤 𝙜𝙞𝙖̀ 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙞 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙞 ❞𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙖𝙩𝙞❞ 𝙙𝙖 𝙢𝙚𝙙𝙚𝙨𝙞𝙢𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙖𝙧𝙘𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙧𝙖𝙜𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙖 𝙣𝙤𝙞 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙞𝙪𝙩𝙚.
Così non è stato.
La Cassazione ha ritenuto di non modificare in alcun punto la sentenza della Corte di Appello rigettando, pertanto, i ricorsi e condannando ciascuno dei ricorrenti al rimborso, in favore del controricorrente, delle spese del giudizio, oltre che al pagamento delle spese forfettarie, degli esborsi liquidati, e degli accessori come per legge, dichiarando la sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte di ciascun ricorrente, dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello, ove dovuto, per i ricorsi.
Certamente le decisioni dei giudici noi le accettiamo anche se non le condividiamo. Sicuramente questa condanna che ci colpisce tutti, anche se colpita in prima persona è stata la nostra vicepresidente Nadia Furnari, che sentendo forte su di sé questa responsabilità voleva affrontarla con le sue sole forze economiche perché come sempre, carica su di sé i pesi maggiori, istintivamente, come uno scudo.
Ma l'associazione "Rita Atria" è un corpo unico e come tale risponderà, con la dignità di chi non scende a compromessi.
Però ora abbiamo bisogno di tutti quelli che condividono il nostro cammino, anche solo idealmente, e considerato che l’associazione è totalmente autofinanziata, tranne che per un piccolo introito proveniente dal 5permille, vi chiediamo di aiutarci e di sostenerci contribuendo, anche con una cifra simbolica, alla raccolta fondi.
𝙐𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙞 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙨𝙛𝙤𝙧𝙯𝙞 𝙖𝙞 𝙫𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙘𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙢𝙤𝙧𝙩𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙛𝙧𝙖 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖, 𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤𝙩𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙨𝙤 𝙘𝙝𝙚, 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤, 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙖𝙨𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙛𝙧𝙖 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞𝙖, 𝙛𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙛𝙞𝙣 𝙙’𝙤𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙫𝙤𝙡𝙫𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙩𝙖, 𝙉𝙖𝙙𝙞𝙖 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙙𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙣𝙤𝙞, 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙗𝙖𝙩𝙩𝙖𝙜𝙡𝙞𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝘼𝙨𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚.
BB:
Causale: contributo straordinario spese sentenza Corte Suprema di Cassazione del del 17/4/2023.
PER LE INDICAZIONI BANCARIE ANDARE AL LINK:

 

 
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