"Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò. Mi sarebbe tanto piaciuto
essere COLUI CHE PERDONA. Volevo sapere come ci si sente ad essere speciali in
quel senso".
La Piccola Anima capì in quel momento cosa si prova ad essere tristi, ma
un'anima amica si fece avanti fra la folla e disse:
"Non te la prendere, io ti aiuterò".
"Dici davvero? Ma cosa puoi fare?"
"Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare"
"Tu puoi…"
"Certo, posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa che ti
consentirà di dimostrare la tua indulgenza"
"Ma perché, per quale motivo?" chiese la Piccola Anima
"Sei un essere di suprema perfezione, puoi vibrare ad una velocità così
grande da creare una luce così tanto splendente da impedirmi quasi di
guardarti. Cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni fino ad
offuscarla? Cosa potrebbe spingere te, che sei in grado di danzare in cima alle
stelle e viaggiare per il regno alla velocità del pensiero, cosa potrebbe
spingerti a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere questo
atto malvagio?"
"E' semplice -spiegò l'anima amica- perché TI VOGLIO BENE" Sentendo
quella risposta lo stupore invase la Piccola Anima. "Non essere tanto
meravigliato Piccola Anima. Tu hai fatto lo stesso per me, davvero non ricordi?
Abbiamo danzato insieme mille volte tu ed io, nel corso di tutte le età del
mondo e di ogni periodo storico. Abbiamo ballato, abbiamo giocato per tutto
l'arco del tempo e in molti luoghi, solo che non te ne rammenti. Entrambi siamo
stati tutto, siamo stati giù e su, siamo stati la sinistra e la destra, il qui
e il là, l'adesso e il poi, anche maschio e femmina, bene e male, siamo ambedue
stati la vittima e l'oppressore, ci siamo incontrati spesso tu ed io in
passato, e ognuno ha offerto all'altro l'esatta e perfetta opportunità di esprimersi
e di fare esperienza di ciò che siamo in realtà, e quindi - continuò- io verrò
nella tua prossima vita e questa volta sarò il cattivo, commetterò nei tuoi
confronti qualcosa di veramente terribile e allora riuscirai a provare come ci
si sente nei panni di colui che perdona"
"Ma che cosa farai -domandò la Piccola Anima- da risultare tanto
tremendo?".
"Oh -rispose l'anima amica strizzando l'occhio- ci faremo venire qualche
bella idea. Poi soggiunse a voce bassa "Sai, tu hai ragione riguardo a una
cosa".
"E quale sarebbe?". "Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni
ed aumentare a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa, mi
toccherà fingere di essere ciò che non sono, e quindi ti chiedo in cambio un
favore"
"Qualsiasi cosa, qualsiasi cosa" gridò la Piccola Anima, che
intanto ballava e cantava "Riuscirò a perdonare, riuscirò a
perdonare!!".
Poi si rese conto del silenzio dell'anima amica e allora chiese: "Cosa
posso fare per te, sei davvero un angelo, sei così disponibile ad accontentarmi".
A quel punto la Piccola
Anima sentì ancora più forte il desiderio di esaudire la
richiesta e chiese di nuovo: "Cosa posso fare per te?"
E l'anima amica: "Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell'attimo in cui
commetterò la cosa peggiore che tu possa immaginare, in quello stesso istante
dovrai rammentare chi sono in realtà", concluse l'anima amica.
"Lo farò -esclamò la
Piccola Anima- te lo prometto, e ti ricorderò sempre come sei
qui, in questo momento".
Neale Donald Walsch