Creato da sangelblog il 13/04/2008

Il Diario di Sangel

Il mio diario on line

 

 

Il dilemma

Post n°52 pubblicato il 17 Maggio 2008 da sangelblog
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A ridere si rischia di apparire pazzi.

A piangere si rischia di apparire sentimentali.

A cercare gli altri si rischia di rimanere coinvolti.

A esprimere i propri sentimenti si rischia di essere respinti.

A esporre i propri sogni di fronte a tutti si rischia il ridicolo.

Ad amare si rischia di non essere corrisposti.

A continuare, pur con pronostici sfavorevoli, si rischia la sconfitta.



Ma bisogna saper correre dei rischi perché il rischio più grande nella

vita è non rischiare nulla. Quelli che non rischiano nulla non fanno

nulla, non hanno nulla, non sono nulla. E' possibile che evitino di

soffrire, ma non possono imparare, sentire, cambiare, crescere od

amare.

Solo chi rischia è libero.

 
 
 

La Pietra

Post n°51 pubblicato il 17 Maggio 2008 da sangelblog
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Il distratto ci inciampa...

Il bruto la usa come un proiettile.

L'imprenditore la usa per costruire.

Per i bambini, è un gioco.

Drummond l'ha poetizzata.

David ci uccise Golia,

e Michelangelo ne ha realizzata la più bella scultura.

E in tutti questi casi,

la differenza non era nella pietra,

ma nell' uomo !

Non esiste "pietra" nel nostro cammino

che non possa essere sfruttata per la nostra crescita.

Ogni istante che passa è una goccia di vita

che non tornerà più a cadere,

approfittiamo di ogni goccia per evolvere...

Dalle opportunità traiamo il miglior profitto,

forse non avremo un' altra occasione.

 
 
 

Gelosia o Paura?

Post n°50 pubblicato il 16 Maggio 2008 da sangelblog

"E' meglio restare in
silenzio, piuttosto che aprire la bocca e permettere che parole delle quali potresti pentirti escano dalle tue labbra. Parlare senza prima riflettere può
causare dolore e sofferenze inutili; impara pertanto a controllare la tua
lingua, e conta fino a dieci prima di aprir bocca. Basta un solo attimo per dire
qualcosa di spiacevole, ma molto più tempo impiega la ferita a guarire"

Questa è la frase che il mio maestro ha pensato di regalarmi stamattina. E sempre con puntualità è riuscito a cogliere nel segno. Fortunatamente sono mesi che seguo questi insegnamenti . E lo dico sinceramente. Ieri sera mi sono serviti.
Per un attimo ho provato una sensazione che è riuscita a destabilizzarmi.. quasi completamente. L'ho scambiata per gelosia, ma dopo un attimo ho capito che non era lei. Per fortuna. Perchè la gelosia è un sentimento tra i più subdoli, ti fa dire e fare cose che non sono tue, che non faresti mai. Poi mi sono resa conto che quello che stavo provando, che mi ha fatto tremare per un attimo, era paura. Paura di perdere qualcosa a cui tengo tanto.. E anche paura di vedere qualcuno a cui tengo stare male. Ma anche paura di non saper rinunciare a quel qualcosa. So che qui il mio maestro avrebbe da ridire. Ed avrebbe forse anche ragione. Ma quando trovi qualcosa che ti fa stare bene, tanto bene, senza bisogno di altro credo sia logico pensare a cosa succederebbe se improvvisamente dovessi rinunciare. Perchè poi mi conosco, e per carattere mi metterei da parte. Stare malissimo, ma verrebbe prima lui e poi io. Come ho fatto in passato. Dico a lui di fare l'egoista, ma alla fine non sono capace di esserlo io. Se fossi egoista, o meglio se ieri sera fossi stata egoista, avrei detto subito "no, non rispondere". Ma non l'ho detto. Le decisioni devono essere prese in modo assolutamente neutro e senza nessun tipo di condizionamento..

 
 
 

Il cambiamento: la vita è cambiamento

Post n°49 pubblicato il 16 Maggio 2008 da sangelblog

Il cambiamento è spesso affrontato con apprensione. Quando
rinunciano a qualcosa, le persone pensano: «Rimarrò senza niente?». Ci
vuole coraggio a rinunciare a ciò che conosciamo per ciò che non
conosciamo.


 La mente è come un cavallo che per anni ha trainato il carro delle
consegne. Il cavallo è abituato al suo tragitto quotidiano e non si
lascia convincere facilmente a percorrerne uno nuovo. Anche la mente
non abbandonerà le sue vecchie abitudini con leggerezza, nemmeno quando
è consapevole che causano soltanto infelicità.


 I cambiamenti benefici dovrebbero essere abbracciati con coraggio.
Finché le speranze di cose migliori sono contrastate dalla paura di
realizzarle, la mente non troverà mai pace. Accetta quindi il
cambiamento come unica costante della vita.


 Le nostre vite sono una processione infinita di guadagni e perdite,
gioie e dolori, speranze e delusioni. Un momento ci troviamo minacciati
dalle tempeste delle tribolazioni, qualche attimo più tardi un raggio
di speranza accende le nuvole grigie; poi, all’improvviso, il cielo è
di nuovo azzurro.


 La vita è cambiamento. Rimani sempre calmo interiormente. Fa’ che
la tua mente sia equilibrata. Quando lavori, sii attivo nella calma.


 Un giorno scoprirai di non essere più la vittima delle maree del
destino. La tua forza giungerà da dentro di te; non dipenderai da
stimoli esterni di alcun tipo per trovare la motivazione.


 Come devoto sul cammino spirituale, dai poco peso alle tribolazioni
che ti minacciano. Mantieni equilibrata la mente. Cammina con coraggio.
Avanza di giorno in giorno con calma fede interiore.

 
 
 

Lo zero: la luce della conoscenza

Post n°48 pubblicato il 04 Maggio 2008 da sangelblog

"Interlocutore: Quando contemplo la mia vera natura e mi immergo nella
sensazione di essere, mi sento pervadere da un sentimento d'amore che non ha
alcuna causa. E' qualcosa di reale questo sentimento o è ancora un'illusione?

RANJIT MAHARAJ: E' la beatitudine dell'essere. Avverti semplicemente la
presenza "Io sono". Ti sei dimenticato di tutto, di ogni concetto... E' uno
stato non condizionato. Questa sensazione di beatitudine affiora quando l'oggetto
viene completamente dimenticato. Tuttavia nell'essere rimane ancora una
lieve sensazione, che in fondo è sempre un concetto. Sperimenti uno stato
più alto, che tuttavia fa ancora parte della mente. Il Sé non ha nulla a che
fare né col piacere né con la sofferenza; non ha alcun senso dell'io. L'illusione
c'è ancora, ma non la prendi più per realtà. Se qualcuno ti chiama
rispondi: "Sono qui". Ma tu ci sei ancora prima di rispondere: "Sono qui".
La sensazione di essere non è presente, ma affiora spontaneamente non appena
qualcuno ti chiama. Voi potete esprimere soltanto qualcosa che avete in
qualche modo sperimentato. Non appena avvertite l'esistenza di qualcosa vi
state allontanando dalla realtà, vi state allontanando da voi stessi. Non c'è
nulla di male a vivere nell'illusione, nel mondo; ma poiché non esiste, non
può toccarti. "sperimentare"non è la parola giusta. Nessuna parola è adatta
a esprimere quello che è al di là del nulla, al di là dello zero, dove le
parole non possono esistere. Lo stato che descrivi è senz'altro qualcosa di
buono, ma devi andare oltre. Tu sei te stesso solo quando la mente accetta
che tutto quello che percepisce è illusione.

I.: Vorrei sapere perché certi essere realizzati si reincarnano per aiutare
gli altri.

MAHARAJ: Nessuno va, nessuno viene. Chi ti ha detto una cosa simile? Lo hai
letto da qualche parte e ora lo ripeti? E' una sciocchezza dire che
ritornano. Nessuno va, nessuno viene. Questo non è altro che un sogno. Nel
sogno puoi credere di essere un grande Maestro, ma quando ti svegli torni ad
essere quello che sei. Chi è andato e chi è tornato? Non è successo nulla.

I.: Se tutto è un'illusione, anche lei è un'illusione?

MAHARAJ: Oh si! Io sono la più grande delle illusioni! Tutto quello che vi
dico con grande passione e franchezza è completamente falso. Ma le falsità
che ascoltate dal Maestro possono condurvi alla meta. Quando andate a
trovare qualcuno, a voi interessa la persona, non il suo indirizzo. Arrivate
a casa di quella persona.a questo punto l'indirizzo non vi serve più. Le
parole servono solo ad indicare qualcosa; in se stesse non hanno alcuna
realtà. Le parole sono false, ma il significato che esse esprimono è vero...
dovete usare l'illusione per capire l'illusione. Quando pensate "io".dite: "
Questa è casa mia, queste sono le mie cose." Le cose dal canto loro non
diranno mai che vi appartengono... Io insegno, ma non mi aspetto che questa
o quella persona debbano capire. Chi è fortunato troverà la chiave.Tutto
dipende dalla sua capacità, dalla sua prontezza a capire.

I.: Un essere realizzato vive in uno stato di felicità? E' così che si
esprime la realtà... o anche questa è un'illusione?

MAHARAJ: La realtà è la realtà; è unica, sempre identica a se stessa. Che
bisogno c'è di dire che si esprime nella felicità? Se perdete il portafoglio
e qualcuno ve lo riporta, siete felici, ma in effetti vi hanno reso qualcosa
che vi apparteneva. La vostra è una felicità temporanea, che non ha nulla a
che fare con la realtà. Voi credete che si possa perdere la realtà, mentre
questo non è assolutamente possibile. Quindi anche quella sensazione di
felicità è un'illusione. Chi dovrebbe provare gioia e a chi potrebbe
esprimerla? Nella realtà non c'è dualità.

I.: Ho sentito dire che l'evoluzione dell'umanità consisterebbe nel passare
dall' "io" al "noi", cioè la coscienza individuale deve diventare coscienza
universale. E' così?

MAHARAJ: Non avete capito come stanno le cose e credete di essere entità
separate. Tutti funzionano nella coscienza; naturalmente anche voi. Se
capite di non essere il corpo, la vostra coscienza diventa universale e
scompare ogni genere di limitazione Quando rompete il vaso, lo spazio al suo
interno diventa una cosa sola con lo spazio dell'intera stanza.ma qui dovete
capire che anche questa coscienza è un'illusione, è ancora ignoranza. L'ego
divenuto coscienza universale è il peggiore che esista, perché potrà dire ."Io
sono il creatore del mondo." Ma a che serve creare un'illusione? Le persone
ignoranti. secondo loro, (i saggi)non dovrebbero sentire alcun dolore. Ma
anche un saggio è una persona viva, non è un cadavere, quindi se tocca il
fuoco, sente che brucia. Il saggio prova dolore, ma sa che questo riguarda
il corpo.

Interlocutore: Come facciamo a purificarci. A liberarci dall'ego nella
ricerca della realtà?

MAHARAJ: Si, non rimane più niente. Tutte le immagini sono scomparse. Come
mai? Perché non esistevano. Se ci fosse stato qualcosa di reale sarebbe
rimasto. Quando ti addormenti sparisce tutto, vero? E quando ti svegli tutto
riappare. Da dove viene? E' la conoscenza che lo riporta. Se vai un poco
oltre la conoscenza, lì ci sei tu. E' facile ma ti rifiuti di attraversare
quel limite. La mente non può farlo; deve sempre avere qualcosa da definire,
da capire. Quando una persona muore, non rimane più nulla, perché non c'era
nulla di vero. Quando nasci, non porti nulla con te. Finché c'è il corpo,
dovete lavorare. Il corpo ha le sue necessità. Avete un ruolo da svolgere e
dovete fare la vostra parte; ma dite a voi stessi:"E' tutta una finzione, io
non sono questo personaggio." Nessuno muore, te l'assicuro. I cinque
elementi tornano ai cinque elementi. E' scomparso qualcosa? Si, il nome!
Soltanto il nome. Il mondo che vedete voi non è vero per un cieco. Tutto
quello che accade dipende da voi. L'aereo è in ritardo: dite che siete voi
che avete disposto così. Quello che accade è semplicemente un vostro
pensiero!

Esiste davvero il problema di purificare la mente? La mente stessa è un
concetto e un concetto potrà mai essere vero? Quello che non è reale sarà
sempre impuro. Qualunque cosa voi percepiate, si sovrappone alla vostra
natura, che rimane intatta. Voi siete assolutamente chiari e puri. La mente
prende per vero tutto quello che percepisce e questo la rende impura. Quando
capite che tutto è falso, la mente stessa si dissolve. E' come svegliarsi da
un sogno ed accorgersi di non aver fatto proprio nulla. Tutto comincia da
zero. Il mondo è zero. Lo spazio è zero. Tutto proviene dallo zero, ma la
realtà è oltre lo zero. Gli scienziati non scopriranno mai Lui, perché è al
di là dello zero. Perché non potete avere la sensazione di quel potere così
sottile che mette in funzione tutte le cose? Perché è niente. Come potreste
sentirlo? Il potere comincia da zero; la realtà è oltre. Per questo potete
dimenticare in un attimo tutto ciò che esiste, come se fosse un sogno.
Quando siete nati, non sapevate nulla. Vi hanno dato un nome e anche voi
avete cominciato a darne, chiamando papà e mamma. Ma che cosa sono papà e
mamma? Sono solo vostri pensieri. Avete un ruolo da svolgere e dovete fare
la vostra parte, ma dite a voi stesi:"E' tutta una finzione, io non sono
questo personaggio." Allora fai il tuo lavoro, ma non identificarti col
personaggio.

I.: L'idea di nascere e di rinascere non significa nulla vero?

MAHARAJ: Nulla. Nessuno rinasce perché nessuno muore. Nascita e morte non
esistono. Immagina di sognare di avere un bambino. Puoi stabilire per lui
una data di nascita? Questo mondo non è altro che un lungo sogno. Tu
vorresti percepire il reale, ma non è possibile. Vorresti capire il reale ed
allora la mente entra in funzione. Ma quando tu sei Lui, cos'altro puoi
volere?
Anche l'amore non è vero. Stai dicendo che quando due cose si fondono, c'è
amore. Se però non c'è nessuno, dove va a finire l'amore? Perché ci sia
amore deve esserci qualcosa da amare: un uomo, una donna, un albero.dicono
che bisogna amare tutti gli esseri, ma se io sono tutti gli esseri, resta
qualcuno da amare? Se fate l'elemosina ad un povero e pensate di aver
compiuto una buona azione, questo è orgoglio. Ma chi siete voi per aiutare
gli altri? Per questo il Maestro vi dice che non aiuta mai nessuno. Lui
parla semplicemente, sta a voi capire.

Tutti gli scienziati hanno fallito. Hanno scoperto i buchi neri dove non c'è
nulla, nemmeno la luce; nessuna macchina può arrivare lì, dove tutto si
riduce a zero. Possono avvicinarsi allo zero, ma non possono andare oltre.
Molti saggi hanno fallito per la stessa ragione, incapaci di andare oltre lo
zero. Ora anche lo zero fa parte della conoscenza. Lo zero è la sorgente
della conoscenza; quindi la conoscenza, venendo da zero, non ha consistenza.
Se non ci fosse lo zero, non ci sarebbe nemmeno la conoscenza.
"Andate oltre lo zero". Quando capite che il pensiero è falso, siete la
realtà che è oltre il pensiero."

 
 
 

L'amore

Post n°47 pubblicato il 04 Maggio 2008 da sangelblog

l'amore è un ineffabile, sfuggente ad ogni definizione e parecchio delicato; sei proprio sicuro che il ridurlo in concetti non lo renda ancor più remoto e inafferrabile?

l'amore era il suo sorriso, non certo quella relazione bislacca che li legava...
o forse sì?

 
 
 

Pensieri e pensieri

Post n°46 pubblicato il 03 Maggio 2008 da sangelblog

Viaggiare in auto mi da sempre modo di pensare.. e anche oggi è andata cosi.. Stavo lì, seduta alla guida della super uno che mio nonno mi ha regalato .. e mi sono trovata a pensare. Pensavo a tutte le cose che sono successe in questi ultimi mesi. Di nuovo pensavo alle persone che ho incontrato, alcune meravigliose altre meno. Pensavo a tutte le parole non dette che invece avrei voluto dire, ma che non potrò più dire.. e pensavo a quello che mi ha detto una persona speciale l'altra notte. E mi sono trovata a fare quello che non facevo da tantissimo tempo. Guidavo e parlavo con lui. Come se fosse lì con me, al mio fianco (per fortuna non parlavo ad alta voce altrimenti mi avrebbero presa per pazza). Gli ho parlato per tanto tempo, quando era ancora qui con me.. e mai forse sono riuscita a dirgli tutto quello che volevo. Così l'ho fatto oggi. Era ancora buio e ascoltavo della musica. Gli ho raccontato del periodo che sto passando, del lavoro che va si e no.. nel senso che i clienti assurdi li trovi sempre.. di Pamela che non sta per nulla bene, gli ho chiesto di darle un occhio (non sono credente, ma mi è venuta cosi.. non si sa mai ;) ) E poi gli ho raccontato di lui, e di come mi fa sentire bene quando stiamo insieme. E di come è bello vederlo ridere e giocare con i bambini. E di quanto a volte mi manchi. E gli ho spiegato che non voglio una storia particolare, che me la vivo alla giornata, che , come con lui, non mi sento per nulla gelosa se esce con altre persone e/o con altre donne. Non so se la suggestione o il sonno, ma mi pareva di vederlo sorridere come faceva sempre. E ad un certo punto ho realizzato. Hai ragione sai?? mi avrebbe detto esattamente "vivitela, io sono qua.. per qualsiasi cosa.. " .. quindi viviamocela che dici?

 
 
 

Catania

Post n°45 pubblicato il 02 Maggio 2008 da sangelblog
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Stanotte parto per Catania. Starò fuori più di una settimana.. vedrò di scrivere cmq qualcosa tutti i giorni.. connessione permettendo :)


 
 
 

A Te - Jovanotti

Post n°44 pubblicato il 01 Maggio 2008 da sangelblog
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A te che sei l’unica al mondo

L’unica ragione per arrivare fino in fondo

Ad ogni mio respiro

Quando ti guardo

Dopo un giorno pieno di parole

Senza che tu mi dica niente

Tutto si fa chiaro

A te che mi hai trovato

All’ angolo coi pugni chiusi

Con le mie spalle contro il muro

Pronto a difendermi

Con gli occhi bassi

Stavo in fila

Con i disillusi

Tu mi hai raccolto come un gatto

E mi hai portato con te

A te io canto una canzone

Perché non ho altro

Niente di meglio da offrirti

Di tutto quello che ho

Prendi il mio tempo

E la magia

Che con un solo salto

Ci fa volare dentro all’aria

Come bollicine

A te che sei

Semplicemente sei

Sostanza dei giorni miei

Sostanza dei giorni miei

A te che sei il mio grande amore

Ed il mio amore grande

A te che hai preso la mia vita

E ne hai fatto molto di più

A te che hai dato senso al tempo

Senza misurarlo

A te che sei il mio amore grande

Ed il mio grande amore

A te che io

Ti ho visto piangere nella mia mano

Fragile che potevo ucciderti

Stringendoti un po’

E poi ti ho visto

Con la forza di un aeroplano

Prendere in mano la tua vita

E trascinarla in salvo

A te che mi hai insegnato i sogni

E l’arte dell’avventura

A te che credi nel coraggio

E anche nella paura

A te che sei la miglior cosa

Che mi sia successa

A te che cambi tutti i giorni

E resti sempre la stessa

A te che sei

Semplicemente sei

Sostanza dei giorni miei

Sostanza dei sogni miei

A te che sei

Essenzialmente sei

Sostanza dei sogni miei

Sostanza dei giorni miei

A te che non ti piaci mai

E sei una meraviglia

Le forze della natura si concentrano in te

Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano

Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

A te che sei l’unica amica

Che io posso avere

L’unico amore che vorrei

Se io non ti avessi con me

a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,

a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,

a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,

a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,

a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,

a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...

e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 
 
 

Essere donna

Post n°43 pubblicato il 01 Maggio 2008 da sangelblog
Foto di sangelblog

A volte mi dicono che sono donna.. nel senso negativo del termine. Cioè che mi faccio un mare di problemi per cose che non ne meritano.. o che me li creo là dove problemi non ce ne sono. Beh forse è vero. Ma ci sono emozioni che sono talmente forti che diventa difficile per me, che in fondo sono anche molto emotiva (ma mi trattengo) capire dove mi portano. Perchè sono donna si, ma anche molto razionale. E mi risulta difficile seguire un istinto cosi come viene. Mi piacerebbe, magari per un attimo ci provo anche, ma subito dopo la mia parte razionale si ferma e comincia a fare i conti. E mi blocco.. Questo è stato per tutti gli anni che ho passato in giro, incontrando persone e gente diversa da me e dal mio modo di vivere. Obbligandomi a gestire tutte le mie emozioni in modo razionale. Poi è arrivata una persona che mi ha fatto liberare anche quella parte di me.. quella che vede una persona in difficoltà, pur non avendo un centesimo in tasca, vede di aiutarla, quella che se una persona la fa stare bene, ma veramente bene, gli corre incontro e lo abbraccia.. Quando me l'hanno portata via, mi hanno tolto una parte di me.. tutta quella parte se n'è andata. Ed è rimasta la parte razionale. Quella che non ha pianto nemmeno quando la figlia poteva morire e stava per morire. Quella che veniva puntualmente ripresa perchè non piangeva mai ed era sempre fredda anche nelle situazioni peggiori. Qualche giorno fa invece ho pianto di nuovo, forse per la prima volta, per una persona che amo da impazzire. E la parte meno razionale di me alcune volte bussa.. non riesco a trovare l'equilibrio che avevo 10 anni fa. Perchè non ci sono più abituata. E' come non guidare per 10 anni e poi riprendere la macchina, all'inizio si litiga con le marce e il motore fa rumori assurdi.. poi però ci si prende di nuovo la mano.. e si guida tranquilli... Chissà se avrà pazienza di vedermi di nuovo imparare a guidare?

 
 
 

a volte basta poco

Post n°42 pubblicato il 30 Aprile 2008 da sangelblog
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A volte basta pochissimo per dire quello che uno vuole...a volte ci vengono incontro le parole per caso.. e allora vale la pena prenderle e usarle... se ci aiutano a esprimere un pensiero... 

 
 
 

Correre liberi

Post n°41 pubblicato il 30 Aprile 2008 da sangelblog
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"Da quanto tempo non correte liberi e senza pensieri?"
questa la frase che ho trovato nel blog di un amico accompagnata da questa foto..

la giro a voi...

che mi dite?

 
 
 

Emozioni & Sentimenti

Post n°40 pubblicato il 29 Aprile 2008 da sangelblog
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Quante volte capita di voler dire qualcosa a qualcuno e di non riuscirci. Non dico di non trovare le parole.. le parole ci sono e sono lì, pronte da usare. Ma diventa impossibile dirle. Perchè l'emozione è talmente forte da inibire l'uso della parola, anche scritta. Si parte per dire una cosa. Una cosa bella, che non può fare male. Una cosa che si sente da dentro, che se contraccambiata o meno è bella da dare e da ricevere. Ma nel momento stesso in cui si comincia a parlare o a scrivere, ci si perde. Capita tutti i giorni, e capita sempre e solo con quelle persone a cui teniamo. Io non so quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui ho provato un'emozione cosi forte da inibirmi l'uso della parola. Dire ti voglio bene a una persona quando vorresti dire altro ma non ci riesci è orribile. Ti fa stare malissimo. Ti fa sentire incapace. Anche se sai che l'altra persona ti ha capito, anche se sai che la persona che hai di fronte in quel momento sa benissimo cosa stai pensando.. e cosa stai per dire. La cosa assurda è che mentre scrivo quello che vorrei dire l'ho bene in mente, ma poi quando vado per scriverle o per dirle non ci riesco. Mi blocco. Non so che cosa sia, paura forse. Non so di cosa. Non riesco a capirlo. Ma mi blocco. E cosi facendo sto male. Forse godo nello stare male.. che dite? Sarebbe molto semplice dire quello che penso (me lo dice sempre) e in genere lo faccio. O forse sono parole talmente importanti per me che ho il terrore di buttarle via. Sono parole che non uso da tanti anni, non le uso nel senso profondo in cui andrebbero usate. E solo ora, in questi due giorni, riesco a sentirle ancora come le sentivo 10 anni fa. Solo ora mi sento come mi sentivo 10 anni fa. Tutto quello che c'è stato in mezzo è stato bello, ma non come quel periodo. HO detto tante volte quelle parole ma non le ho mai sentite come le sentivo fino al 1998, e come le sento ora. E' disarmante non riuscire a dire una cosa quando la si vorrebbe gridare.

 
 
 

Dal blog di kimar 78

Post n°39 pubblicato il 29 Aprile 2008 da sangelblog
Foto di sangelblog

"Per quel che riguarda il giornalismo moderno, non è affare mio
difenderlo. Giustifica la sua esistenza attraverso il principio
darwiniano della sopravvivenza del più volgare. Io ho soltanto a che
fare con la letteratura." O. Wilde

 
 
 

Non essere troppo duro...

Post n°38 pubblicato il 28 Aprile 2008 da sangelblog
Foto di sangelblog

Non essere troppo duro perché la vita è
breve e nulla è dato all'uomo. Non essere troppo duro quando si
vende o viene comprato, poiché deve cavarsela come può. Non essere
troppo duro quando muore combattendo ciecamente per cose che non gli
appartengono. Non essere troppo duro quando dice bugie o quando, a
volte, il suo cuore è duro come una pietra. Non essere troppo duro,
perché presto morirà, spesso non più saggio di come ha
cominciato. Non essere troppo duro perché la vita è breve e nulla
è dato all'uomo. E nulla è dato all'uomo.



Joan Baez

 
 
 

Quando le persone ti tradiscono

Post n°37 pubblicato il 28 Aprile 2008 da sangelblog

Alcune volte ho l'impressione che essere buone non serva.. un mare di gente se ne approfitta e spesso cercano a tutti i costi di avere ragione. Io cerco sempre di non farmi condizionare nelle scelte dai pareri degli altri. Ma spesso mi accorgo che loro avevano ragione. Sono fondamentalmente una che si fida. E questo mi porta spesso a prendere fregature enormi.
Cmq per fortuna mi rialzo sempre.. ma da un po' di tempo non mi lascio più correre tutto adosso.. Farò si che chiunque provi a calpestare la mia buona fede si accorga di cosa sta facendo e paghi ... 

 
 
 

Dedicato a una amica

Post n°36 pubblicato il 27 Aprile 2008 da sangelblog

Chiudete gli occhi e guardate l'amore che vorreste dare e quello che vorreste vi venisse dato!

 
 
 

Sempre vero

Post n°35 pubblicato il 27 Aprile 2008 da sangelblog

"Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità"
NELLA_40

 
 
 

L'amore

Post n°34 pubblicato il 27 Aprile 2008 da sangelblog
Foto di sangelblog

assurdo dice la ragione
quel che è dice l'amore

infelicità dice il calcolo
Non è altro che dolore dice la paura
vano dice il giudizio
E' quel che è dice l'amore

ridicolo dice l'orgoglio
avventato dice la prudenza
impossibile dice l'esperienza
quel che è dice l'amore

Erich Fried

 
 
 

Hey You, dedicato a te.. 

Post n°33 pubblicato il 27 Aprile 2008 da sangelblog
Foto di sangelblog

Hey you, out there in the cold
Getting lonely, getting old
Can you feel me
Hey you, standing in the aisle
With itchy feet and fading smile
Can you feel me
Hey you, don't help them to bury the light
Don't give in without a fight

Hey you, out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me
Hey you, with your ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me
Hey you, would you help me to carry the stone
Open your heart, I'm coming home

But it was only fantasy
The wall was too high, as you can see
No matter how he tried he could not break free

And the worms ate into his brain

Hey you, out there on the road
Always doing what you're told
Can you help me
Hey you, out there beyond the wall
Breaking bottles in the hall
Can you help me
Hey you, don't tell me there's no hope at all
Together we stand, divided we fall

 
 
 

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