Creato da doctor_grey il 13/08/2008
un po' di racconti sulla sanità (veri? noooooooo)

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Il dottor Giovanni vorrebbe  essere eletto...

Post n°8 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da doctor_grey
 

......nonostante la sua corruzione assoluta, il suo atteggiamento da "mafioso", che aiuta gli amici  anche a costo di andare contro la legge. VERGOGNA!

Il mio voto te lo scordi!!!!!

 
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certi giorni....

Post n°7 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da doctor_grey
 

si vedono solo pazienti che non hanno nulla ma si lamentano un sacco......e sempre di mattina, boh!!!!

 
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telefonata

Post n°6 pubblicato il 17 Settembre 2008 da doctor_grey
 

Meredith: " Ciao Roberto (dirigente della ASL), volevo dirti che il pazzo ha ripreso a pazziare"

Roberto: "ah..."

Meredith: "eh, già; proprio per questo, ti avverto che mi sono iscritta a quel corso di aggiornamento, ma un paio di giorni prima ti chiamerò per sapere se c'è anche il pazzo, perché in quel caso non ci vado".

Roberto:"certo, è meglio evitare, sentiamoci un paio di giorni prima e ti dico"

Meredith: "ciao e grazie", ma dentro si sè: (ma se è così evidente a tutti che è pazzo, perché non lo mandate a casa?????? Non ho nemmeno dovuto chiarire a chi mi riferivo.....)

 
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Il caso del Dr. Gentile (post2)

Post n°5 pubblicato il 09 Settembre 2008 da doctor_grey
 
Tag: pazzia

Ecco cosa scrive di una collega, in un forum medico...... se non è pazzo lui, poco ci manca, anche perché la collega in questione (abbiamo capito tutti a chi si riferisce,non è per niente così; nel frattempo chi ha avuto la vista psichiatrica dalla ASL per vedere se era "ancora idoneo all'esercizio della professione" è lui. BELLA UMILIAZIONE!!!!

Ciao a tutti! Sono un medico che purtroppo ha avuto a che fare, per alcuni anni, con una donna che riteneva amica ma il sincero e disinteressato affetto per la quale (senza null'altro, tanto per essere chiari!) gli ha un po' "foderato gli occhi di prosciutto" nonostante da più parti venisse messo sull'avviso riguardo ad alcune persistenti stranezze della stessa, testimoniate praticamente da quasi tutte le conoscenze comuni e ben nota negli ambienti professionali.
Dotata di uno spiccato senso dell'opportunismo, ha con perseveranza e determinazione sfruttato tutto lo sfruttabile ritenendo che tutto le fosse dovuto, essendo ipercritica verso tutto e tutti (comprese amiche e amici di cui ha continuamente parlato alle spalle, finchè ho capito che cosa lei intende per "amico", e cioè un semideficiente che non sappia dirle altro che sì), tra l'altro essendo convinta di essere straordinariamente attraente (nonostante caratteristiche somatiche e di "pelle" che non l'aiutano certo in quest'autoillusione) e dotata di un'autostima di compenso francamente caricaturale.
Non essendo riuscita ad ottenere da me il 100% delle sue richieste, essendosi fermata al 90%, ha ritenuto esaurito il mio "contributo storico" e ha pensato di cominciare a perseguitarmi con scritti inventati di sana pianta, tentativi di diffamazione tutti andati a cattivo fine (le fanno capire di essere dalla sua parte e poi si sbellicano dalle risate), visite a colleghi della mia zona nel tentativo di convincerli di mie presunte nefandezze, da cui ha ricavato solo telefonate di sostegno a me dirette con la domanda costante :"Ma...ha perso la brocca?", ecc. ecc.
Per un po' di tempo ho creduto ad un semplice lato del carattere, come tale da sopportare se si vuole in qualche modo bene, poi a poco a poco, anche per via dell'accentuarsi delle sue fasi di acuzie e messo sull'avviso da suoi "amici" e colleghi, alcuni dei quali ben la conoscono da anni e mi hanno raccontato cose che bellamente ignoravo dei suoi trascorsi, ho iniziato a rendermi conto che c'era dell'altro...
E così qualcuno ha iniziato ad accennarmi all'esistenza del disturbo narcisistico di personalità, ma poichè le mie nozioni psichiatriche non sono delle migliori ho ritenuto di chiedervi se, al di là di ciò che è descritto sul DSM IV che sono andato a vedere, ci siano elementi che in base a ciò che ho sommariamente detto lo facciano ritenere probabile, e/o se debba far caso ad altri aspetti che riteniate di volermi cortesemente suggerire.
In quanto alla perdita del senso della realtà, debbo dire che ne ho notato la comparsa negli ultimi tempi della di lei frequentazione (e non solo io, a quanto ho saputo poi...), ma non so quanto ciò possa essere legato alla patologia di base e quanto all'abuso di alcool ed al concomitante uso di psicofarmaci che fa.
Personalmente provo molta compassione per lei perchè nonostante abbia invano cercato di farmi del male non posso non considerarla comunque un essere umano sicuramente bisognoso di aiuto, ma non essendovi più rapporti personali nè mediazioni non so proprio come fare. Accetto suggerimenti...

 
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Il dottor Gentile

Post n°4 pubblicato il 07 Settembre 2008 da doctor_grey

è esattamente l'opposto di ciò che suggerirebbe il suo cognome. 50 anni circa, ma ne dimostra 60, grasso,(nonostante cerchi di lavorare come dietologo), brutto e viscido (sia in senso letterale che figurato). Lavora seppellito nel suo studio. In quello studio non entra MAI la luce del sole. Si è vero: un vecchio detto popolare recita: "dov'entra il sole non entra il medico", ma dubito che sia per questo che tenga sempre tutte le serrande abbassate. Tiene accesa solo la luce della sua scrivania, per cui, i pazienti, quando entrano, se non sono esattamente degli habitué, fanno, perfino, fatica ad orientarsi. Tuttavia alla fine raggiungono, quasi tutti, la scrivania. Il dottor Gentile li accoglie con un caloroso sorriso ed una stretta di mano. Nooo, questo è un altro film! Allora dicevamo di un povero paziente che arriva a stento alla scrivania, dove il dottor G. sta col capo chino, in totale mutismo e con un'espressione torva (così mi è stato letteralmente racconatato da una sue ex-paziente). Naturalmente, è il paziente a dover, suo malgrado, iniziare a parlare; certo non possiamo definirla una conversazione perchè il dottor G. centellina le sillabe come fossero gocce del più prezioso dei profumi. Il povero paziente, a questo punto, piuttosto contrito, chiede il necessario e se ne va quanto prima. Qualche giorno fa è andata da lui una persona che non si sentiva bene. Visitarlo? Nemmeno a parlarne! D'altra parte si capisce subito; il messaggio è chiaro: quando entri nella stanza e vedi che il lettino delle viste è interamente occupato da oggetti, solo un cretino non capirebbe che non lo usa per visitare. A questo punto molte domande sorgono spontanee..
1) Come fa un medico a fare il medico se non parla coi pazienti e non li visita? NON LO SO
2) Perché i pazienti, nonostante questo atteggiamento, non cambiano medico?
Questa è veramente una domanda cui mi piacerebbe avere una risposta.
- Forse pensano che anche gli altri siano così?
- ritengono che dietro questo atteggiamento si nasconda una MENTE SUPERIORE e che, pertanto, non abbia bisogno di visitare e/o parlare con i pazienti?
-hanno un'opinione così bassa della categoria da non aspettarsi nulla più e da ritenere che un simile atteggiamento sia normale? (spero proprio che non sia quest'ultima la ragione...)

Continua nel prossimo post (è un caso complicato)

 
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