Sasha Sans Serif

Ferreñafe, 13 maggio 2014

Cara Gringa,
è mio dovere rammentarti che, una buona quindicina di anni fa, ricevetti un messaggio in cui espressamente negavi di essere la mia fidanzata e/o il mio pigmalione, equivocando, e non poteva essere altrimenti, sulle mie intenzioni, nonché invitandomi, non ricordo se con le buone o con le cattive, ma mi è facile propendere per la seconda ipotesi, a non romperti più le scatole.
E' parimenti mio dovere rammentarti che, di lì a qualche tempo, cessai effettivamente di romperti le scatole. E non vedo per quale motivo o in memoria di quali sogni trilustri, dovrei riprendere questa peraltro poco efficace attività.
Non escludo che, notando, buona ultima, un certo profumo di primavera nel mio incedere ed agire, un brillio qualche ottava al disopra del normale nei miei splendidi occhi blu (Lo dice Boris, e Boris non mente MAI!), nuovamente equivocando sulle mie intenzioni, tu abbia pensato che stia cercando ancora un fidanzato e/o un pigmalione (a proposito, ma cos'avevi, quindici anni fa, da offrirmi, per arrogarti quest'ultimo titolo?). Pure, dovresti star tranquilla, visto che il brillio di cui sopra non si posa MAI su di te.
Certo, mi fa specie che una signora della tua età (Ahò, so' quarantotto!) confonda ancora i sentimenti con l'anguria, come si diceva in un filmetto di tanti anni fa e si dia da fare per proteggere il sugoso frutto, sulla cui spartizione non ho mai accampato né mai accamperò pretese. Come ormai dovresti sapere, niente mi dà più soddisfazione che portare a termine le MIE imprese con le MIE forze. E mi fa specie che un'altra signora della tua età si metta a seguire le mie mosse per vedere se, per caso, dopo il caffè di prammatica al bar sotto il teatro, ritorni in un ben preciso ufficio del Nacional per arruffianarmi al posto suo.
Per progressione geometrica, mi fa specie al quadrato che, le rare volte che Figueredo mi spedisce al Nacional e mi capita di dividere con voi la sala di attesa, dobbiate sfogare la vostra frustrazione artistica con siparietti ammiccanti indegni di due produttori affermati come voi, senza omettere qualche provocazione nei confronti del sottoscritto, reo di sorridere a chi vuole, quanto vuole, come vuole e dove vuole.
Cara Gringa, lo facevi anche con Fangoria, che non è diventato meno amico mio, nel tempo. Né fidanzato (credo che Marisa, sua moglie, non apprezzerebbe), Né pigmalione (è talmente corretto che non lo sarebbe neanche di sé stesso). E, già allora, dicevo "Fino ai crisantemi!!!". Tanto presumevo di doverti sopportare. Non ho cambiato idea. E' solo cambiato chi sedeva alla poltrona di Fangoria, che oggi ho il piacere d'incontrare al "Badabùm!".
Insomma, l'ho messo in conto. Sai cosa vuol dire questo? Che non m'impedirai di provare quello che TU e la tua amica siete incapaci di provare, che non m'impedirai di amare le persone che amo e questo per me non ha nulla a che vedere col fidanzamento; che non m'impedirai di portare a termine i miei progetti, e questo non ha niente a che vedere con "My Fair Lady" (risibile, parlare di "Fair Lady" di fronte a due cafone come voi). Ma ho anche messo in conto che tu non sia per nulla in grado di capire queste finezze. Non avendo io tempo da perdere, ti sollevo da  qualsiasi improbabile tentativo di smentirmi. Tesaludi.
Altrui per sempre,
Geoffroy

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