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Programma esistenzial-musicale.

Post n°407 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da Santajusta_Cultura
 

 

"En la plaza vacía, nada vendía el vendedor... y aunque nadie compraba, no se apagaba nunca su voz... no se apagaba nunca su voz (1)" . Nossignori, non mi sembra assurdo che ci alziamo alle cinque e mezzo del mattino per metterci a cantare. Figueredo mi ha dato ascolto e, al posto della rock opera solita, sta organizzando un festival pop-miraflorino. Ci siamo iscritti al casting: chi meglio di noi? E, visto che siamo tanti, Josep, Eva e Cecilia hanno scelto una versione corale de "El Vendedor", capolavoro dei Mocedades, energico gruppo del secolo scorso, originario di Bilbao.

Giusto ciel, da quanti anni non l'ascoltavo... e ho aperto gli occhi e mi sono messa a piangere: sono sulla buona strada, ancora fedele al gesto iniziale! Sono cessati tutti i dubbi degli ultimi anni. E torneranno. Ma non m'impediranno di esistere.

Né mi frega alcunché che qualche benintenzionato mi accusi di vedere, in ogni canzone, la storia della mia vita, infermità, pare, tipicamente femminile; ho aggravato certo la mia posizione scoprendo che Stern ha "Los labios que recuerdan la boca que no han besado (1)". Ma allora, come la mettiamo con quelle che prediligono "E trinca trinca trinca e buttalo giù con una spinta"?

Non è la storia della mia vita, ma fa parte del programma esistenziale di una che mastica pop miraflorino dall'Anno Santo 1975. Nota bene: Il "programma esistenziale", cara amica, non è qualcosa che si infrange contro la realtà, cosicché tanto vale non provarci neanche. È dire "Senza di me", quando la realtà è ingiusta.

La mia voce non si è spenta, neanche adesso e men che meno accorgendomi che, in tante occasioni della mia vita, faccio parte di una ridicola minoranza. E di questo vado molto fiera.

Alors, heureux? Mica tanto. Alle prove di oggi pomeriggio, ho accennato ad un'altra canzone che celebra i nostri valori: "Un velero llamado libertad" di José Luis Perales. Subito Dutch, che di "una camisa y un pantalón vaquero(2)" se ne intende, l'ha proposta come unico vero cavallo di battaglia del commando, guadagnandosi vari consensi e altrettanti buuu. Dal concorso "Quale delle due è più melensa?" si è passati all'insulto aperto e alle sedie che volano (compresa una sedia senza gambe del giappo dove siamo andati a cena l'altra sera, chissà chi l'ha fregata).

Sono scappata dal balcone, ma, del resto "pregonero que llevas mil cosas nuevas en tu pregón" (1). No?

 

(1) Mocedades, El Vendedor.

(2) José Luis Perales, Un velero llamado libertad.

©2016 Pavia Malandra

 

 
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