Sasha Sans Serif

Dia Domingo... superato il quarto d'ora depressivo, saremo subito a lunedì; per ciò fare, mentre cambio lo sfondo di "Bing", penso al corso di formazione di qualche giorno fa; niente da eccepire, a parte il fatto che mi ha fornito l'ennesima occasione di constatare che i tempi sono cambiati, e nel bel mezzo della mia età adulta.
L'UFO (UFO per me) si è manifestato subito prima del Coffee Break, ultimo relitto di quelli che un tempo si chiamavano cocktail, la maggior parte dei quali ho perso per causa di minore età; gli altri li ho soltanto sfiorati, quando mio padre non voleva, o non poteva, lasciarmi a casa da solo. C'era una bella fauna, noi compresi. Era una bella foresta amazzonica.
È un ragazzo più o meno fresco di studi, intraprendente e agitato, ed esprime quello che Figueredo chiamerebbe "aria fritta"; né sarebbe smentito dalla qualifica con la quale si presenta: "lobbista".
La maggior parte della mia fila capisce "Hobbista". Et pour cause: in ogni famiglia ce ne è almeno uno, di età avanzata ma non maturo per l'ospizio, che coltiva un hobby: dall'antiquariato alle collanine, passando per i dischi... e ne fa una bancarella, che allestisce in fiere e mercati, dell'isola e oltre. La mia amica Moni, con le sue pietre dipinte e assemblate, paga la mutua, che resta la migliore alternativa al sistema americano incipiente.
O finge di capire: salta agli occhi che l'ospite è troppo giovane per fare l'hobbista, ancora più giovane di Roger Taylor quando vendeva gli stracci per pagarsi gli studi. Sideralmente lontano da quella Swinging London. Nonché dal tipo per il quale farsi venire il "Complesso di Brigitte Macron", recentemente brevettato da Jé María. Figuriamoci quando illustra il suo lavoro: mettere in contatto gruppi di pressione e istituzioni... come se fosse una cosa di cui vantarsi, visto che, se non mi è sfuggita qualche riforma, la sovranità appartiene ancora al popolo.
No, non mi arrabbio. Osservo il fenomeno. Con pazienza da entomologo.
Chissà che fine ha fatto Waldemar... oggi potrebbe essere un hobbista a riposo. Poco meno di quarant'anni fa, ai tempi in cui andavo in giro per cocktail con mio padre, capitava in ditta per ricevere i nuovi arrivati, o gli ospiti, rimediando alberghi o idraulici, mettendo in contatto proprietari e aspiranti inquilini, segnalando supermercati e ostacoli stradali. A modo suo, un lobbista. E fatto a mano, non in serie. Tratteneva qualche biglietto di banca, ma era molto più rassicurante: di lui, c'è qualcosa da raccontare. Con i suoi figli, andavo a mangiare pollo a la brasa e patatine fritte (il tutto innaffiato da Komarca Kola, o qualche altra porcheria gassata) (1)
Si, Pollo a la brasa. E patatine fritte nel Motul. Un vaccino contro l'appiattimento tra i più efficaci. Grazie al quale, riesco ancora a distinguere un lobbista da un hobbista. E a preferire il secondo. Un saluto a Waldemar.
© 2017 Pavia Malandra

(1)... Ecco, lo sapevo che mi veniva voglia di "Piña Canada Dry"! E dove la vado a prendere, adesso, la "Piña Canada Dry"?