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Attenuanti generiche.

Post n°473 pubblicato il 10 Marzo 2019 da Santajusta_Cultura

Non ho smesso di fare l'avvocato, faltaría más. Sarà ancora un mestiere, o piuttosto una dipendenza, vista la decadenza materiale, ma soprattutto umana, del mio settore? Conservo il mio bello studio, al 26 di Paseo de la República e il mio bel socio, l'Ernesto Sanjuán. Da un paio d'anni, anche lui dà segni di nevrosi... non al mio livello, ma mi domando: sono stato io, a contagiarlo, o la crisi della giustizia? Uhm...
    Penalisti? Penaliiiiistiiii...?!?,  si meraviglia chi non sospetta che il penale, giuridicamente parlando, è molto più facile del civile. E ci piace scoprire nuove attenuanti, come quel collega che argomentò che bisognava tener conto che il cugino dell'imputato era un Grande di Spagna (Cara Leona, non querelarmi per diffamazione!).
    Colleghi meno ispirati cercano lo sconto di pena quando non è stato concesso o non serve più. In appello, per esempio, quando il presidente si rivolge all'imputato, in gabbia (1), per sapere se ha qualcosa da dire e questi, spacciatore di droga o falsario nummario, invariabilmente risponde: "Mi dispiace tanto, sono pentito" spesso a sei o sette anni dal fatto. È un suggerimento del difensore. Il presidente lo sa, e raramente si commuove.
    La domanda di attenuanti, però, è uscita dai palazzi di giustizia ed ha conquistato le piazze, urbane e telematiche. Ieri, il sito web del primo quotidiano nazionale (ex aequo) riportava l'intervento di una ragazza che denunciava il solito episodio di ordinario razzismo, in un ufficio pubblico; come quando, sul mio luogo di lavoro, fanno finta di non capire il nome del testimone straniero (ed io: HENRY! COME HENRY ROLLINS! Ruggendo allo stesso modo di quest'ultimo).
    Seguiva il forum, con diversi incoraggiamenti e un certo numero di dispensatori di luoghi comuni: "Gli immigrati sono troppi"; "Non si integrano", "Vivono ai giardinetti" e tutte le scemenze che da anni ci tediano e che ascolteremo finché non si abbasserà l'IFS: l'Indice di Frustrazione Sociale, che, come il Dow Jones, è agganciato all'avere: nel nostro caso lo smartphone, il lavoro e il fidanzato, Non ho lo smartphone, lo danno agli immigrati, non ho il lavoro, lo danno agli immigrati, non ho il fidanzato, perché gli uomini, quei mascalzoni!, preferiscono le immigrate (E il correlativo maschile mi fa troppo ribrezzo perché lo scriva).
    Uno di costoro, a mo' di firma, scriveva "Peace and Love". E, per non offendere il nonno, accennerò soltanto ad un "E miei...".
    Ricordi, Sanjuán? Era il performativo preferito della signora Rottenmeier (nome di fantasia): violenta, classista, delinquente relazionale, ma, sul forum degli amanti delle testuggini, dopo aver demolito un neofita, firmava "Peace and love". E a me veniva da rispondere: ma che cavolo ne sai, tu? Ma siccome la conoscevo personalmente, non mi manifestavo. È buona norma, con i delinquenti relazionali.
    Chissà che non sia ancora lei, sotto pseudonimo. Mi sono astenuto anche questa volta: ci hanno pensato altri, e con molta cortesia, al posto mio. Nessuno, però, ha notato questa espressione di nichilismo: tutto vale tutto, tutto può stare insieme, il razzismo e Bob Marley, il vegano e la T-Bone, l'amicizia e la festa dell'amicizia. Datemi le attenuanti: sono razzista, vado in giro col cervello spento a ripetere a pappagallo quello che mi raccontano, ma sono un bravo ragazzo. Vedete! Firmo anche con uno slogan dei figli dei fiori che, come sappiamo, mettevano i decreti di espulsione nelle canne dei fucili!
    Sarei un presidente clemente? Temo di no. Ma supponiamo che lo sia: quale attenuante potrei applicargli? E, innanzitutto, quale sarebbe la pena? E se, come in appello, fosse già ingabbiato, ma senza saperlo?
    Su questo potente interrogativo, vado ad affrontare il mondo reale. Buona domenica.
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(1) Si, lo so, è una violazione dei diritti umani. Ma esiste.

©2019 Idem Sentire

 
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